Green pass, non libera scelta ma oscura costrizione

1 Ottobre 2021

Pare che sia endemica nel popolo italiano l’attrazione ricorrente per un governo che solleva dalla responsabilità di scegliere, premia i sudditi diligenti e punisce i reprobi, con la tecnica più classica dei sovrani: divide et impera. Ogni epoca ha le proprie modalità attuative: oggi prevale quella dell’intimidazione insinuante e divisiva che cerca di inertizzare la libertà di pensiero. Le frange degli oppositori sono cadute in trappola contestando il vaccino
come prodotto chimico farmaceutico, citando le più disparate reazioni avverse, affrontando discussioni di microbiologia e infilandosi così in un gorgo da cui non può emergere alcuna certezza scientificamente dimostrabile in modo totalmente soddisfacente: è un po’ come la diatriba sull’esistenza di Dio, non c’è risposta ma solo un atto di fede, nel nostro caso di fiducia.

Personalmente ho presa la mia decisione cercando di comprendere le
ragioni dei contrari alla vaccinazione valutando attentamente le percentuali di reazioni avverse dichiarate da fonti ovviamente straniere il più possibile lontane dalla propaganda governativa; naturalmente ho trascurato come indegni di considerazione i sostenitori delle spregevoli delazioni verso gli ‘untori’ e
quelli che vorrebbero confinare in cantina come topi i non vaccinati
dimostrando così di essere loro stessi delle pantegane di fogna.

Alla fine, valutati i pro e i contro, mi sono vaccinato con la doppia dose regolamentare e in cambio ho ricevuto un validissimo attestato di avvenuta completa vaccinazione. Ora il mio stupore e il mio disappunto sono stati folgoranti quando è dilagata la campagna odiosamente ricattatoria del green pass, una carta verde come il dollaro americano caro ai film western e che forse anche in
questa sciagurata temperie pandemica può avere qualche attinenza: ‘ehi gringo cui prodest?” Di fatto il green pass viene spacciato ipocritamente come libera scelta ma è un’oscura costrizione e perciò stesso dai risvolti applicativi incostituzionali. E poi che bisogno c’è ai fini dell’isolamento dal contagio di un passaporto verde, visto che il certificato di vaccinazione rilasciato garantisce dell’avvenuta sterilizzazione? Non potrebbe invece nascondere lo scopo di
marchiare l’intero parco buoi, di catalogare ordinatamente il 100% del gregge?

E allora Merlino, cui prodest? Tutto il mondo ride di noi e delle restrizioni cui continua a costringerci una politica governativa criptoautoritaria, ma tutt’altro che autorevole, incline ad una deriva che mi piace dire, tra il serio e il faceto, che potrebbe finire in
una ‘notte dei cristalli’ (in senso figurato le vetrine dei bar e dei ristoranti?).

Veniamo trattati come scolaretti da parte di ‘venerati maestri’ con la bacchetta in mano, molti dei quali non sono per nulla migliori culturalmente e per acquisita maturità (anzi!) della scolaresca che vorrebbero impropriamente istruire. Fortunatamente molti italiani si stanno svegliando e non sono i facinorosi, ma persone magari vaccinate che non tollerano il vulnus alla Costituzione e alla normativa europea n.953 cap.30 di cui oltre tutto alcuni ignoti hanno taroccato la traduzione dall’inglese riportata sulla Gazzetta Ufficiale!

E non dimentichiamo la sentenza di Norimberga del 1945 dove il diritto individuale a gestire la propria salute prevale e prevarrà sempre anche sull’interesse collettivo generale. Voglio concludere citando il coraggio civile della dottoressa Nunzia Schilirò, vicequestore di Roma, che per un attimo mi ha ricordato
un’immortale inquadratura dei marinai della Potemkin a Odessa.

 

Gianni Carotti

2 risposte

  1. Non oscura costrizione, ma legittima difesa. Sai bene quanto io apprezzi come te, caro Gianni, la libertà individuale. Il virus è un essere vivente che ha il nostro corpo come ambiente di sviluppo e riproduzione. Vi si duplica in tempi inferiori alle 24 ore producendo un grande numero di mutazioni di caratteristiche sempre diverse ed imprevedibili. Molte mortali o gravemente debilitanti. Solo dentro di noi può essere distrutto dal nostro sistema immunitario debitamente addestrato dai vaccini. Dovere di ciascuno verso sé stesso e gli altri condurre la sua parte di contrasto all’epidemia.

  2. Caro Ermanno, per favore non confondiamo il vaccino che è uno strumento medico validissimo con il Green passa che è uno strumento di costrizione criptofascista

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