Sono l’aria e l’acqua a costituire le basi della vita, non certo la politica, il consumo di patatine fritte, TikTok e neppure A2A, nonostante le suggestive dichiarazioni. In questo contesto sbaglia chi pensa che Cremona abbia a che fare con acqua sporca e aria inquinata, dal momento che persino in zona Tamoil l’acqua di falda presenta, secondo le dichiarazioni ufficiali, caratteristiche in perenne e “continuo miglioramento”. Anche la presenza di benzene e idrocarburi totali va interpretata come dato positivo, non si sa mai che possano addirittura venire impiegati per l’alimentazione delle auto a gasolio. Purtroppo dal 2035 dovranno essere commercializzati solo veicoli elettrici e quindi, visto il “continuo miglioramento”, l’acqua della Bissolati potrebbe smettere di alimentare i motori a scoppio per diventare una importante risorsa per la città. Basterebbe pubblicizzarla a dovere, magari con slogan tipo “A2B, l’acqua della vita” dove ovviamente A sta per Acqua e B sta per Canottieri Leonida Bissolati. Certamente qualcuno se la berrà, quell’acqua miracolosa.
Invece il dibattito (?) in corso (?) riguardante gli effetti taumaturgici dell’aria di Cremona sulla salute dei suoi abitanti e la fervente attesa di una fabbrica del metano in grado di consolidare il loro benessere, ci porta a considerare che non solo l’acqua, ma anche la valorizzazione dell’aria cremonese potrebbe contribuire al rilancio turistico della città, facendola diventare meta di pellegrinaggi alla ricerca di salute e longevità.
Altro che la Madonna di Fatima e quella di Lourdes! Cremona non ha certo bisogno del ricorso ad entità sovrannaturali per offrire prospettive esaltanti: cosa c’è di meglio di acqua buona (in “continuo miglioramento”), aria sempre più pura e una stecca di torrone per prospettare al visitatore la speranza di una vita lunga, prospera e sana?
OCTOPUS
