Il 5 luglio scorso, il consigliere comunale di Cremona del gruppo misto Pietro Burgazzi aveva presentato un’interrogazione sul disturbo alla quiete pubblica causato dal centro sociale Kavarna. ‘Come ogni anno nel periodo estivo si susseguono problemi da parte dei frequentatori del Kavarna: nusica ad alto volume e schiamazzi talvolta fino alle prime ore dell’alba con problemi di disturbo della quiete pubblica da nessuno mai sanzionati – si legge nell’interrogazione -. I cittadini residenti nelle vie adiacenti, via Cascinetto e via Maffi, non possono più riposare tranquillamente specie nei week end a causa di musica ed urli tenuti a volumi inaccettabili, fregandosene altamente dei cittadini. Questo annoso problema, a detta dei residenti e non solo, non può essere costantemente ignorato in quanto essendo una proprietà comunale il problema andrebbe risolto con efficacia, per rispetto ai cittadini che ne hanno diritto. Ormai il valzer delle responsabilità non trova spazio di interpretazione, che sia la Digos, il Questore, il Prefetto o infine il Sindaco, trovino al più presto una soluzione a questo problema, che oltretutto contrasta
con le regole del vivere civile, tiene ingiustamente in scacco molti cittadini, per accontentare uno sparuto gruppetto di giovani privi, a quanto sembra, di educazione e che non rispettano le regole e il prossimo’. Burgazzi chiedeva al sindaco di usare ‘tutti i mezzi legali disponibili al fine di garantire a chi vive e regolarmente paga l’affitto, di poter
riposare in santa pace’.
All’interrogazione ha risposto ieri in consiglio l’assessore Luca Zanacchi. Ha ripercorso le azioni svolte negli ultimi mesi per il controllo e il monitoraggio della situazione attorno a tutta l’area del Cascinetto. ‘Le fasi più acute della crisi sanitaria hanno di fatto azzerato le attività anche del centro sociale Kavarna – ha detto -. La primavera 2022 ha registrato una ripresa delle attività del centro e con esse si sono riscontrate alcune criticità legate alla
convivenza con il vicinato. A tale proposito la polizia locale è sempre stata allertata anche se, va detto, le segnalazioni sono nel tempo state molto poche e residuali. Segnalo che il vigile di quartiere è sempre operativo in zona. Dai frequenti rapporti con il Comitato di quartiere emerge una situazione in cui certamente si riscontrano alcuni disagi creati dalle attività del centro sociale, ma allo stesso tempo si registrano altrettanti disagi derivanti da altre attività di intrattenimento in linea d’aria vicine al quartiere e poste sulla via Mantova. Queste praticamente ogni fine settimana fino alle prime ore dell’alba. Nell’estate 2022 risulta essersi svolta una festa in data 2 luglio. Questa festa non è stata comunicata al Comune e non è stata chiesta nessuna autorizzazione e/o deroga acustica. Oltre a questo evento non ne sono stati organizzati altri e a parte qualche sporadico episodio non si sono più verificate situazioni riconducibili a feste organizzate. Da una valutazione effettuata dalle forze dell’ordine, su un arco temporale medio lungo, le feste svolte nel tempo si sono ridotte sia nel loro numero che nel coinvolgimento di
partecipanti. Mi preme sottolineare che allo stesso tempo sono di fatto riprese molte altre attività all’interno del Cascinetto, meno impattanti e sicuramente molto utili per la comunità e la vita del quartiere. Lo scorso 28 maggio si è votato per il rinnovo del quartiere che di fatto è entrato in carica lo scorso 9 giugno. Dopo la nomina del comitato di quartiere si è lavorato per riassegnare lo spazio di ascolto nella Sala Maffi. Sono riprese le attività del centro anziani e di alcune altre attività di associazioni all’interno dell’immobile, vedi Ticonzero, Centro Musica,
Esperia calcio e Associazione Nazionale Carabinieri e Centro anziani. La ripartenza delle attività di volontariato nella stessa corte del Kavarna di fatto è da considerarsi un importante implementazione della vivibilità del posto e conseguentemente del presidio sociale che queste realtà operano di riflesso alla loro mission. L’Amministrazione, di concerto e in collaborazione con le forze dell’ordine indicate dal consigliere Burgazzi, continuerà il monitoraggio della situazione con l’intenzione di intervenire qualora si dovessero nuovamente verificare disturbo della pubblica quiete, parallelamente continuerà il progetto di implementazione delle attività di carattere sociale che le altre associazioni del Cascinetto portano avanti da tempo e che sono riprese dopo lo stop imposto dalla pandemia. Questo nella consapevolezza che, in quell’area, sia necessario implementare e sostenere attività che permettano lo sviluppo di relazioni più solide tra cittadinanza e associazionismo con un dialogo più proficuo volto al maggior rispetto possibile delle parti e delle normali regole di convivenza’.
L’assessore Zanacchi ha anche detto che sono previsti ‘interventi strutturali in una parte della cascina e si sta pensando anche a una manutenzione del verde che consenta una maggiore vivibilità dell’aia e del giardino adiacente con conseguente possibilità per i cittadini di fruire in misura sempre maggiore dell’area’.
Una risposta
La questione dell’abbandono di quel pezzo di città viene tirata in ballo strumentalmente in periodo di elezioni, che siano locali o meno, e puntualmente accantonata appena dopo. Viene da sorridere a leggere certe affermazioni per quanto siano lontane dalla realtà vissuta dai residenti.
“ma allo stesso tempo si registrano altrettanti disagi derivanti da altre attività di intrattenimento in linea d’aria vicine al quartiere e poste sulla via Mantova.”
Sebbene residente in zona apprendo solo ora dell’esistenza di questa ulteriore problematica. Detta in questi termini sembrerebbe che non vi sia speranza per quelli del quartiere di poter riposare in santa pace.
“Nell’estate 2022 risulta essersi svolta una festa in data 2 luglio.”
Beh, non c’è da meravigliarsi di questa affermazione. Non c’è peggior sordo di chi… Comunque, quel fatidico 2 luglio (come troppe altre volte) non si sono visti appartenenti alle forze dell’ordine sebbene fosse umanamente impossibile ignorare quanto stava accadendo. Erano state perfino affisse abusivamente delle indicazioni stradali nei dintorni. La mattina seguente il consueto spettacolo post sballo: nonostante la “musica” ad alto volume ancora presente, gente che dormiva coricata nei prati e nei veicoli, rifiuti abbandonati, deiezioni umane sparse ecc. Comunque lo stato in cui si trova la cascina è sotto gli occhi di tutti. Come non vedere il problema igienico, come ignorare il rischio posto da quelle strutture “artistiche” realizzate con materiale di recupero che, accantonate le considerazioni di carattere estetico, minacciano di “volare” in testa agli astanti. Sfido chiunque a piazzare oggetti simili sul suolo pubblico e schivare ogni genere di sanzione.
Ripeto chi non vuole sentire non sente e chi non vuole vedere non vede ma almeno… ci risparmi le favolette, bastano i rave .