I capigruppo del centrodestra in consiglio comunale a Cremona hanno inviato la seguente lettera al presidente del consiglio Paolo Carletti. 
L’aumento di eventi critici nei primi sei mesi del 2022 nella casa circondariale di Cremona ha messo in luce ancora una volta una situazione complessa che merita di essere oggetto di conoscenza, di attenzione e di cura, nella sua specificità, anche da parte di noi consiglieri comunali in quanto il carcere rappresenta una parte importante della comunità locale.
Attenzione e ascolto vanno  rivolti ai problemi del personale: dalle carenze di organico ai bisogni di formazione e sostegno avvertiti da chi lavora nella Casa circondariale. E’ giusto ricordare in particolare che il Corpo di polizia penitenziaria è fondamentale per assicurare l’esatta esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale e indispensabile per il progetto di trattamento e rieducazione del condannato, così come è doveroso sottolineare il  prezioso il lavoro svolto dal personale appartenente al comparto funzioni generali, anch’esso in sofferenza. Ma come ha ricordato recentemente la direttrice Rossella Padula  il vero problema nella struttura di Cremona è quello della carenza di personale, che in ogni area non è mai quello previsto: su 223 agenti di Polizia Penitenziaria ce ne sono solo 187. Ciò rende ancora più complicato e rischioso il lavoro di chi è chiamato a garantire l’ordine e la sicurezza nel carcere come dimostrano gli episodi di incendi appiccati  dai detenuti, offese e aggressioni alla polizia penitenziaria, danneggiamenti dei beni della struttura.
Al contempo è necessario porre attenzione a quei diritti che vanno tutelati anche quando la persona è privata della libertà personale: diritti che riguardano la salute, la sicurezza ma anche il diritto allo sport, al lavoro, alla formazione. Per questo preoccupa il sovraffollamento, la presenza di un numero estremamente alto di persone con patologie di tipo psichiatrico che comporta problemi di gestione sanitaria degli stessi e il fatto che Cremona sia il primo istituto penitenziario italiano per presenza di stranieri.
Alla luce di quanto sopra evidenziato riteniamo importante un contatto diretto della politica locale con il mondo del carcere sia per acquisire una conoscenza non mediata di questa realtà e delle sue criticità sia per poter essere promotori di proposte e interventi consapevoli in questo settore così rilevante e complicato. Inoltre la presenza degli esponenti politici può rappresentare per la polizia penitenziaria e per tutti coloro che operano nella strutture un importante segnale di attenzione, ascolto, sostegno e per i detenuti un’occasione in grado di accrescere la fiducia in quel sistema di regole che sono chiamati a riconoscere e rispettare.
Ecco perché intendiamo proporre una visita istituzionale all’interno della casa circondariale da parte di una delegazione del consiglio comunale per prendere visione di tutti gli aspetti della realtà carceraria, dei problemi sanitari, delle attività di recupero riguardanti la popolazione detenuta e delle condizioni di lavoro del personale penitenziario chiamato a mantenere l’ordine e la sicurezza nel carcere anche in anni difficili come quelli che abbiamo vissuto a causa della pandemia e che vogliamo ringraziare per il lavoro difficile e rischioso che affrontano ogni giorno con grande spirito di abnegazione e senso del dovere. Abbiamo voluto preventivamente verificare la fattibilità di questa iniziativa interpellando la direttrice  Rossella Padula, la quale, molto gentilmente, ha immediatamente espresso la sua disponibilità.
Chiediamo che la citata richiesta venga posta all’ordine del giorno dell’Ufficio di Presidenza già convocato per il 23 giugno.
Carlo Malvezzi – FI
Alessandro Zagni – Lega
Marcello Ventura – FdI
Maria Vittoria Ceraso – Viva Cremona
Luca Nolli – M5S
Rinaldo Burgazzi – Gruppo Misto