Il Comitato Cemento Picenengo aveva inviato all’Amministrazione provinciale di Cremona, Settore Ambiente e Territorio, un documento contenente le osservazioni sul procedimento di verifica di assoggettabilità a Valutazione d’Impatto Ambientale del progetto di realizzazione di una piattaforma ad uso logistico nel Comune di Cremona, nella frazione Picenengo, nell’area del Piano Attuativo denominato CR27. La ditta che propone l’insediamento del polo logistsico è la Ways Advisory S.p.A.
Il Comitato spontaneo di cittadini di Picenengo, in qualità di portatore di interessi puntuali e a tutela di beni comuni per la collettività e le generazioni future, proponeva le proprie osservazioni in seguito alle integrazioni istruttorie da parte di Ways Advisory S.p.A.
Il Comitato di Picenengo rilevava innanzi tutto come le sue osservazioni, quelle di Legambiente e i lori riferimenti puntuali siano stati disattesi, liquidando la loro trattazione con la dicitura “L’istanza di verifica di assoggettabilità a VIA e le relative integrazioni contengono gli approfondimenti afferenti i temi posti. Tutti i punti trattati nei vari documenti sono stati inclusi per quanto dovuto nello Studio Preliminare Ambientale in conformità a quanto richiesto dalla normativa applicabile”.
”Non sono state fornite risposte puntuali alle nostre interrogazioni – scriveva il Comitdato – in particolare riferite agli impatti ambientali, idraulici e socioeconomici, necessarie affinché il decisore possa definire in modo completo ed esaustivo il quadro di riferimento del progetto e utili a soddisfare le esigenze di informazione della popolazione. Appare evidente che la ditta riconosca quali propri referenti e interlocutori esclusivamente gli enti territoriali, escludendo di dare riscontro ai cittadini residenti e ai portatori di interesse locali. Questo atteggiamento evidenzia una mancanza di correttezza e trasparenza nei confronti dei cittadini e degli stakeholder non istituzionali, che sono direttamente interessati dagli effetti del progetto. Questo comportamento non solo rallenta il processo di valutazione dei diretti richiedenti, ma anche degli enti decisori che non trovano puntuali riscontri a tutte le osservazioni presentate. Rappresenta inoltre una evidente mancanza verso la cittadinanza che patirà gli effetti dei nuovi insediamenti e che dovrebbe al contrario essere coinvolta attivamente e informata adeguatamente’. Pertanto, confermiamo la richiesta di un dialogo aperto, trasparente e inclusivo, che coinvolga non solo le istituzioni ma anche i cittadini e tutti i portatori di interesse, garantendo la partecipazione attiva nei processi decisionali e la piena accessibilità alle informazioni, che solo il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale sarà in grado di garantire”.
Sotto il link del documento redatto dal comitato Cemento Picenengo, contenente le osservazioni relative al progetto, integrate con i punti emersi dalle documentazioni supplementari fornite dalla ditta proponente.
VER0176-CR_OsservazioniAdIntegrazioni (1)
Sotto il link col render del polo logistico di Picenengo
t013_fotoinserimenti e fotosimulazioni.pdf.p7m (1)
5 risposte
Idea. Costruiteci in fretta e furia un Santuario lì vicino e vedrete che, parola di cristiano,questa chiesa sempre più credibile e sempre più vicina alla gente, in breve tempo metterà uno stop al polo logistico. A mali estremi, sacri rimedi. Non è successa un’apparizione lì negli ultimi 2000 anni? Possibile?
Un plauso ai cittadini di Picenengo ed al Comitato spontaneo che con senso di responsabilità si stanno battendo contro il proliferare di poli logistici che poco hanno a che fare con le attività produttive…che siano di esempio ai piadenesi ( ambientalisti compresi) che guardano sonnecchiando la distruzione del loro territorio…una nota positiva e di buon senso la notizia del raddoppio Rfi in affiancamento…ma già osteggiata da chi si professa ecologista …..
C’è da dire che il raddoppio della ferrovia proprio in quei di Piadena creerà non pochi danni all’ambiente circostante peraltro pregevole come ho potuto direttamente constatare. Ma non tutto si può ottenere rispetto al progresso che avanza vero? Trattasi di capire se di vero progresso si tratta e soprattutto se di opera assolutamente necessaria…..
Ecco perché è necessario il binario in affiancamento…
Le aziende agricole avranno comunque dei danni sia per i cantieri che andranno a costituirsi sui terreni sia per il consumo di suolo necessario alla nuova viabilità…e non è cosa da poco…
Non parliamo poi della rete irrigua….
A San Felice è stata chiesta la VIA? Esiste un comitato o chi abita in zona è contento?