Criceto-destra cremonese: memoria corta e giri dentro la ruota

23 Luglio 2023

Leggevo che non è vero che i criceti sono poco intelligenti. Il loro problema è che hanno una pessima memoria a breve termine: infatti se una sollecitazione non viene ripetuta moltissime volte, se ne dimenticano in fretta. Il centrodestra cremonese ha lo stesso problema: ha la memoria corta, ha la memoria del criceto. Dimentica le sue iniziative, si dimentica spesso che cosa dovrebbe essere una destra locale, perde i suoi valori di riferimento e si abbandona in polemiche da retroguardia spesso prive di merito e talvolta anche concentrate su oggetti che molti dei suoi attuali protagonisti hanno contribuito a definire in passato.

Alcuni esempi per meglio sollecitare gli amici dell’opposizione.

Strumento urbanistico e varianti: nell’ambito di un mandato amministrativo, le modifiche al  siPgt concludono generalmente alla fine dello stesso. Non è solo una questione di democrazia locale, perché in questo modo si concede ai diversi portatori di interesse la possibilità di definire i propri contributi, ma semplicemente di tempo perché una procedura di variante richiede una lunga interazione con gli enti sovraordinati. La destra cremonese, per esempio, ha definito il suo Pgt nel 2013 andando poi a scadenza di mandato solo qualche mese dopo, ma a quanto pare la memoria corta non consente loro di ricordare le loro stesse iniziative.

Un altro esempio di memoria corta è la vicenda dell’ex Snum, che vede la minoranza pronta a indignarsi di fronte alla nuova costruzione, a sollecitare una maggiore attenzione sull’aspetto estetico. Quella minoranza è la stessa che, con a capo l’ex assessore Malvezzi, cancellò la commissione edilizia e consentì la nascita di medie strutture di vendita fino a 2500 mq di superficie, cosa che noi abbiamo ridotto successivamente perché in quel contesto e in altri l’impatto sarebbe stato ancora più rilevante.

C’è un terzo esempio che è quello della sicurezza: ora la destra governa l’intero Paese, ma in tema di sicurezza e di sostegno alle forze dell’ordine non vedo attenzione, non ci sono provvedimenti concreti e ricadute sui territori. Non parliamo della sicurezza sui treni per i pendolari, non basta qualche comunicato di attenzione da parte dei nostri rappresentanti locali in Regione, serve che la maggioranza in Regione agisca, servono azione, concretezza, non parole.

Lo stesso vale per la gestione migratoria, tutta scaricata sui Comuni senza una vera regia nazionale e con un silenzio imbarazzante da parte di chi nel territorio dovrebbe rappresentare quelle istanze tanto richiamate in campagna elettorale. Oggi, invece, gli esponenti della destra locale fanno spallucce di fronte alle difficoltà dei Comuni e delle Prefetture nella gestione dell’emergenza,

L’assenza della destra cremonese rispetto a questi temi, dimostra la mancanza di una classe dirigente capace di avere il coraggio delle sue idee e dei suoi valori, capitanata nelle sedi istituzionali da chi ancora agisce nel amarcord della loro unica esperienza amministrativa ritenuta fallimentare anche da una parte dello stesso centro destra. La destra continua o a inseguire polemiche inutili o ad accodarsi alle inaugurazioni promosse dalla nostra Amministrazione per presentare i nostri progetti insieme a Regione Lombardia, servirebbe invece altro, perché altrimenti si conferma la sindrome del criceto: con poca memoria e con tanti giri inutili dentro alla solita ruota.

 

Andrea Virgilio

vicesindaco di Cremona

3 risposte

  1. È il criceto un animale
    del consiglio comunale?
    Pensavamo a dei conigli
    pronti a dar mille consigli.
    Inchinati ad A2A
    come dei quaquaracqua’.
    Come disse il saggio alfine
    la vergogna non ha fine.

  2. Apprendo che il sig. Andrea Virgilio è il vicesindaco di Cremona, bene. Ma lei, si è mai fatto un giro in città..? Se ha fegato, provi a chiedere a chi incontra, cosa ne pensa dell’amministrazione!

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