Il degrado di Cremona, piante rinsecchite ai giardini pubblici

21 Luglio 2023

L’estate, il caldo torrido e prima il lungo periodo di siccità sono fattori che influiscono pesantemente sul verde. Tuttavia le condizioni meteo avverse non giustificano il nuovo esempio di degrado urbano di Cremona,  che allunga l’elenco di quelli sinora denunciati. Siamo ai giardini pubblici di piazza Roma, polmone del centro storico. La giunta comunale guidata dal sindaco Paolo Bodini (1994-2004) cambiò la pavimentazione, sostituendo il porfido col calcestre, una trasformazione illogica, che ha creato solo disagi. A quello sfregio oggi si aggiunge la perdurante incuria che penalizza indistintamente tutti gli spazi verdi urbani, da quello di via Trebbia al più esteso di Cremona, il plis (parco locale di interesse sovracomunale) del Po e del Morbasco. Le piante dei giardini pubblici soffrono perché non sono sufficientemente bagnate.  Sono rinsecchiti i cespugli che costeggiano il lato della piazza lungo il quale sostano i taxi. E’ un pessimo biglietto da visita per i turisti che sfidando l’afa padana sostano in questi giorni a Cremona. Senza soluzione di continuità, si passa dall’incanto dei monumenti che incorniciano piazza del Comune, allo sconcerto suscitato dalla trascuratezza dei giardini. E’ un confronto impietoso tra l’antico culto del bello e la moderna incuria. Un abbandono che investe quasi tutti i prati e le aiuole di Cremona.

E’ incredibile che nel parco del Po e del Morbasco dove avanzano nel silenzio generale le ruspe impegnate nella costruzione di un centro d’assistenza per giovani disabili, funghi e infestanti si impadroniscano degli alberi, alcuni pericolanti, altri miseramente crollati e in attesa di uno sgombero che forse arriverà solo quando il cantiere sarà chiuso.  Uno scenario post bellico indegno di Cremona e che offende la coscienza civica. E’ un deficit d’attenzione che potrebbe costare caro all’Amministrazione comunale se si dovesse abbattere sulla zona un nubifragio d’intensità pari a quello che la scorsa estate ha sradicato decine di piante lungo la sponda del fiume.  E’ incredibile che nessuno si muova per bloccare la costruzione in una zona vincolata, promuovendo azioni clamorose, fuori dalla portata dei singoli cittadini. Si organizzano fuori tempo massimo tristissime manifestazioni funebri, una per tutte quella realizzata da Italia Nostra contro  il taglio degli alberi per consentire la costruzione  dell’orrendo parallelepipedo che ospiterà il nuovo supermercato di via del Giordano. Uno struggente addio musicale che è servito solo a testimoniare uno scempio  che si poteva evitare. Ambientalisti non pervenuti su tutta la linea. E amministratori pubblici poco attenti anche al benessere dei cittadini dato che è provato il beneficio prodotto dalla vegetazione urbana che abbassa di due gradi la temperatura.

Mentre si progettano e costruiscono giardini verticali, oggi di moda, il verde si impadronisce di muri e costruzioni antiche, tra i tanti il Torrione all’angolo tra via Piave e via Ghinaglia, prezioso cimelio del castello che dominava la zona più elevata della città medievale. Tempi moderni che suscitano nostalgia del passato.

 

 

 

5 risposte

  1. Già, e Cardaminopsis? E il Polo Logistico a San Felice? E l’autostrada Cremona Mantova? E i Centri Commerciali? E l’Ospedalino? Quanto cemento per noi e i nostri figli.

  2. Cambia tutto e il contrario di tutto……quindi nulla cambia …anzi peggiora, e con la giunta attuale purtroppo tuttto, ma proprio tutto cambia in peggio….Stum schiss…. Spetum, Vardum, Vedarum!!!

  3. Quello che non comprendo, a proposito del Centro per disabili, dando per scontato che una struttura nuova “conviene” di più a determinate categorie rispetto ad una da ristrutturare , perchè collocarla proprio nel Parco del Morbasco, considerati anche i rischi citati in caso di nubifragi, esondazioni…Mistero che mi sfugge. Non c’era proprio altro posto dove collocarla?

    1. Il centro per disabili nel parco del Morbasco, oltre a generare traffico veicolare nel parco stesso, costituisce un’iniziativa privata, sotto ogni punto di vista. Il colore degli occhi ( verdi, blu, marrone) maschera uno sguardo imprenditoriale e di valorizzazione della disabilità

    2. Ci sarebbe da fare una inchiesta giornalistica seria per andare a scovare tutti gli intetessi sotto a questa operazione, che se fatta altrove sarebbe sicuramente stata apprezzata maggiormente visto il fine.

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