In arrivo dati parziali, Studio epidemiologico depotenziato

7 Dicembre 2022
“Dopo aver saputo dall’assessore Bertolaso che la conclusione dello studio epidemiologico cremonese non ha ancora una data certa (risposta alle Itr 21572 e Itr 21588 ndr), oggi in aula non ho ancora avuto adeguati chiarimenti in merito ai 4 filoni necessari alla chiusura progettuale, con i quali lo studio era stato inizialmente progettato”. Così Marco Degli Angeli, consigliere regionale del M5s che ieri, martedì 6 dicembre, ha presentato in aula consiliare un’interrogazione a risposta immediata (IQT 1379). Obiettivo far chiarezza sullo stato dello studio epidemiologico iniziato 6 anni fa e non ancora giunto ad un punto fermo, nonostante le molteplici criticità sanitarie”. Aggiunge il consigliere: “Sono passati 5 anni e tre assessori diversi tra Gallera, Moratti e ora Bertolaso, a dimostrare l’incapacità regionale di gestire la Sanità lombarda e non di meno è l’inerzia da parte del Comune”. I dati provinciali dimostrano un quadro clinico allarmante: numeri alla mano, Cremona è la prima città più inquinata di Italia e la seconda in Europa. Le prime indagine epidemiologiche hanno rilevati un + 23% di leucemie, un +14% di ospedalizzazioni dovute a patologia respiratorie e un +7% di tumori al polmone. A fronte di queste evidenze scientifiche – precisa Degli Angeli – mi chiedo come sia possibile aspettare tutti questi anni per avere risposte chiare su un approfondimento così importante.
Domanda lecita, quella del consigliere pentastellato, a cui ha risposto il sottosegretario Fabrizio Turba. In tal senso, ha spiegato Degli Angeli, “le risposte ricevute in aula sono state ancora più allarmanti rispetto alle precedenti”. Lo studio epidemiologico era stato composto da 4 filoni fondamentali per la conclusione dello studio stesso (il calcolo dei morti per polveri sottili, lo studio caso-controllo sulle leucemie, lo studio sugli eventi avversi della riproduzione e lo studio sulle patologie pediatriche ndr).  “Oggi – stando a quanto ha riferito il sottosegretario – parrebbe invece che verrà portato avanti solo il filone delle morti per polveri sottili, senza però differenziare le diverse fonti emissive. Peccato che così facendo cadrà tutto in un calderone generale. Insomma, lo studio epidemiologico di Cremona non solo sta subendo continui ed ingenti ritardi, ma adesso è anche stato depotenziato. Come sarà possibile, ad esempio, comprendere in che modo le aziende AIA (attività a rischio inquinamento) impattano sulla salute dell’ambiente e della popolazione? Come sarà possibile cambiare l’approccio in fase autorizzativa e fare un minimo di programmazione ambientale?”.
Conclude Degli Angeli: “Al più tardi 10 giorni fa Bertolaso  aveva specificato come finora sia stato solo delineato un modello di ricaduta e che le analisi sarebbero state condotte entro 6 mesi, così da poter poi riferire i risultati ai sindaci e alla cittadinanza. Quest’oggi, invece, c’è stato un giro di boa, l’ennesimo. A quanto pare sindaci e cittadini verranno informati il 13 dicembre: mi chiedo però con quali dati, se fino a due settimane non erano ancora disponibili. La confusione di Regione e Ats credo sia palpabile”.

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