‘Informatica e cancelleria ai deputati, adesso si risparmia’

5 Dicembre 2022

Caro direttore, le scrivo a proposito della norma relativa alle spese di informatica e cancelleria. La scorsa legislatura ammontavano a 7500 euro, in quella attuale a 5500 per informatica più un budget di 320 euro per la cancelleria. Perciò si è risparmiato. Per onorare i fatti, riporto un intervento del pentastellato Filippo Scerra.

Paola Tacchini

‘E’ uscito un articolo su una testata giornalistica nazionale in cui si parla di un regalo di Natale da 5500 euro per i deputati. Purtroppo l’articolo è fuorviante e non dice tutta la verità. Provo a ricostruirla. Nella scorsa legislatura ogni deputato aveva a disposizione un budget di spese di cancelleria più un budget per spese informatica. La dotazione per spese di cancelleria era di circa 1000 euro all’anno, quella per le spese informatiche era di 2500 euro per tutta la legislatura. Quindi nella legislatura era previsto un budget per spese di cancelleria più informatiche (1000 x 5 per cancelleria più 2500 per informatica) pari a 7500 euro complessivi. In molti sostenevano che la dotazione delle spese di cancelleria fosse esagerata e che ci fossero state in passato troppe spese superflue sul capitolo. Allora in questa legislatura è arrivata la proposta di accorpare il corrispettivo relativo alle spese di cancelleria più spese informatica e dare la possibilità ai deputati di scegliere su cosa concentrare le loro spese. Il sottoscritto ha chiesto con forza che questa operazione di maggiore flessibilità non avesse ripercussioni sulle casse dello Stato, e anzi che costasse meno rispetto alla scorsa legislatura.

La mia richiesta è stata accolta. Infatti la scorsa legislatura la dotazione era di circa 7500 euro complessivi e adesso si parla di 5500 più un piccolo budget per spese cancelleria (320 euro). Cioè questa operazione ha fatto risparmiare al bilancio della Camera.

Purtroppo si danno informazioni erronee. Non ho visto nessun giornale uscire quando il sottoscritto ha bloccato, lo scorso mese, l’aumento automatico degli stipendi dei parlamentari che sarebbe costato alle casse dello Stato circa 30 milioni di euro. Su quello ho fatto le barricate; sinceramente su questa cosa che non costa un euro in più ho deciso di non farne una battaglia.
Questa è la verità. Ognuno può giudicare ed accetto anche le critiche, ma spero almeno siano basate sull’analisi dei fatti e non su fuorvianti articoli di giornale. Io continuo a lavorare per ottimizzare le spese della camera e per ridurre i privilegi, questo è il mio compito.

P.s: alcuni mi chiedono di eliminare completamente queste spese. Sono spese che ci sono sempre state e che quanto meno dovevano essere ridotte. In questo sono riuscito, ma ricordo che il sottoscritto è in minoranza nel collegio dei Questori e che le decisioni si prendono in maniera collegiale dopo una discussione interna. Il sottoscritto da solo non è in grado di prendere decisioni o deliberare.

Filippo Scerra

questore del M5S alla Camera dei deputati

Una risposta

  1. Mi complimento con chi si è battuto per ridimensionare la cifra che i parlamentari percepiscono oltre allo stipendio senza che nessuno abbia da ridire sulla loro presenza, o meno, in aula .Sarà un primo passo per eliminare tutti i privilegi che sono previsti e che non comprendo. Forse che agli insegnanti ( tanto per fare il primo esempio che mi viene in mente) sono rimborsate le spese di cancelleria, dell’acquisto di supporti tecnologici, degli spostamenti, dell’affitto se si trovano lontani da casa?

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