Foderaro (Azione Cremona): ‘Raccogliamo le firme’

7 Agosto 2022

‘Per noi la politica non è un caravanserraglio e non essendolo o si condividono programmi e obiettivi e si formano coalizioni solide o si imbarcano persone e partiti che dicono di non condividere quei programmi. Presupposto della governabilità è la condivisione: Carlo Calenda ha fatto una scelta di coerenza e di responsabilità scegliendo di non entrare in coalizione con Pd, Leu e Verdi’. Giuseppe Foderaro, referente provinciale di Azione, il soggetto politico ‘centrista’ creato dall’ex ministro Calenda, è in sintonia col leader con il quale anche oggi è stato in contatto. ‘Sin da ora siamo organizzativamente impegnati a predisporre le liste – spiega – in attesa dell’esito delle valutazioni tecniche richieste per stabilire se è necessario raccogliere le firme oppure no. Partiamo in un momento complicato. Calenda ha motivato le sue decisioni: è una scelta di coerenza e trasparenza. Noi con lui andiamo avanti a testa alta. Letta sapeva che, se avesse firmato accordi con gente incompatibile con Azione, ci sarebbe stata la rottura.  E così è stato’.

L’annuncio del leader di Azione è avvenuto in diretta tv alla trasmissione Rai ‘Mezz’ora in più’ di Lucia Annunziata: «Convergenza con Renzi? Vedremo». E’ la scelta dell’ex ministro dopo che il segretario Pd Letta ha stretto intese con Verdi e Sinistra italiana. Matteo Renzi di Italia Viva replica: ‘Terzo polo opportunità straordinaria’.

«Il Pd sarà ancora più determinato rispetto a prima. È chiaro che gli italiani, con queste legge elettorale, dovranno scegliere se essere governati da Meloni, dalle destre, o da noi. Questa scelta è netta e Calenda ha deciso di aiutare la destra, facendo quello che ha fatto». Così ha reagito il segretario del Pd, Enrico Letta, intervistato al Tg Uno.

Ed ecco la posizione del leader di Sinistra itraliana, Nicola Fratoianni, intervistato alla Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lucca): «Draghi, due giorni fa, ha detto che l’agenda Draghi non esiste. Siccome non è in campagna elettorale, consiglierei a tutti di non tirarlo per la giacchetta tutti i giorni. Quell’agenda era il frutto di una mediazione fra la destra e chi non è di destra. Pensare che l’agenda di un governo che li tiene insieme tutti e due sia la piattaforma per il futuro…”.

«A Enrico Letta rivolgo un consiglio non richiesto: offri pure i collegi che si sono liberati a Di Maio, Tabacci e agli altri alleati». Lo scrive su Fb, il leader di M5s, Giuseppe Conte, rivolto al segretario del Pd. «Posso solo dire – aggiunge – che questo disastro politico mi sembra lontano anni luce dal progetto riformistico realizzato durante il Conte II».

 

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