L’assemblea ordinaria della Baldesio slitta al 21 giugno

21 Maggio 2025

Gentili socie ed egregi soci,

a causa di un mero errore di calcolo (è stato erroneamente considerato il giorno 7 giugno anziché il giorno 6 giugno quale dies a quo per il calcolo a ritroso dei 20 gg. previsti per la messa a disposizione dei soci dei bilanci) questi ultimi, seppure approvati in data 7 maggio u.s. e tempestivamente depositati in segreteria, sono stati messi a vostra disposizione con ritardo.

Al fine, pertanto, di consentire la consultazione dei medesimi nei tempi statutariamente previsti, l’assemblea ordinaria, già convocata con comunicazione apparsa sul sito ufficiale della Canottieri Baldesio in data 15/05/2025, si terrà, d’intesa con il Collegio dei Probiviri ed il Collegio dei Revisori, in data 21 giugno 2025 in prima convocazione alle ore 8:00 presso la Sede Sociale, Via Del Porto 3 – palazzetto Polivalente – ed in seconda convocazione alle ore 15:00, come da avviso che verrà pubblicato sul sito.

Il Consiglio Direttivo si scusa per l’inconveniente occorso.

Consiglio Direttivo della Società Canottieri Baldesio

46 risposte

  1. E qui ci vorrebbe l’intervento storico di Emilio Fede: ” che figura di m…!” E non è la prima, a quanto pare. Ma di questo pressappochismo e di questa sicumera, al di là delle infinite e ormai pesantissime esternazioni di Corazzi, vogliamo tenere conto? O tutto quello che fanno Guadagnoli and Company va bene a prescindere, e tutto quello che viene da Corazzi pure e viceversa? La dottoressa Fattori e la matematica hanno dato ragione all’uno e torto all’altro, e né l’una né l’altra sono influenzati dalla simpatia. Pensiamoci…

    1. Esatto, non è la prima volta, chissà quante altre gestioni passate avranno fatto errori, in primis quello di non accedere al bando a fondo perduto per gli impianti natatori in periodo covid (e quello è costato svariati centinaia di k di mancato finanziamento). Questa però a mia memoria è la prima gestione che ammette e agisce di conseguenza. Non mi pare un dettaglio di poco conto. Corazzi non lo prendo nemmeno in nota nella riflessione, è andato oltre in tutto, dai modi alle esternazioni alle azioni. Se non siamo in grado nemmeno di ragionare su un lavoro immane che si fa gratis e si è sempre pronti a puntare il dito per tutto allora credo che la società abbia un grosso problema, che non è il consiglio ma la compagine sociale che non ha ben chiaro cosa voglia dire gestire una società come questa. Cordialmente.

      1. A Paolo Adami, che non sa e parla.

        Signor Adami,
        il suo commento sul blog di Zanolli è l’esempio perfetto di come si possa intervenire in una discussione senza conoscere i fatti, le regole, né i documenti.

        Lei parla di una gestione che “ammette e agisce di conseguenza”, e accusa chi – come me – esercita il diritto e dovere associativo di vigilare. Ma la verità, quella documentata e non raccontata, è un’altra.

        L’Assemblea non è stata rinviata per scelta del Consiglio.
        È stata sospesa a seguito di un mio esposto formale, protocollato via PEC il 19 maggio 2025 e indirizzato al Collegio dei Probiviri e al Collegio dei Revisori dei Conti .

        Ecco cosa ho chiesto, nero su bianco:
        1. L’immediato annullamento della convocazione dell’assemblea del 7 giugno 2025, poiché:
        • i bilanci non erano stati messi a disposizione dei soci entro i 20 giorni previsti dallo Statuto (art. 11);
        • tale inadempienza rendeva nulla ogni successiva deliberazione, esponendo la Baldesio a gravi rischi legali e statutari.
        2. Ho segnalato, con testimoni presenti, che il 17 e il 19 maggio mi sono recato personalmente in segreteria con un altro socio, e i bilanci non erano disponibili, né lo erano i verbali del Consiglio Direttivo, anch’essi non accessibili o mancanti.
        3. Ho richiesto:
        • La verbalizzazione formale dell’accaduto;
        • L’immediata convocazione straordinaria del Consiglio per ristabilire la legalità;
        • La trasmissione al Collegio dei Probiviri per accertare le responsabilità;
        • E infine, che l’assemblea venisse rinviata non prima di 20 giorni dalla reale disponibilità dei bilanci, nel pieno rispetto dello Statuto e dei diritti informativi dei soci.

        Questo non è “puntare il dito”, come lei sostiene.
        È chiedere il rispetto delle regole che garantiscono trasparenza, democrazia e parità tra i soci.

        E lei che fa?

        Invece di pretendere chiarezza e legalità, li giustifica. Invece di indignarsi, applaude. Invece di leggere, scrive sciocchezze.
        Si permettere addirittura di dire che “la società ha un problema ed è la compagine sociale”? No, signor Adami.
        Il problema è che c’è ancora chi come lei difende chi sbaglia, solo perché siede al potere.

        Il suo moralismo d’accatto e il suo tentativo di sminuire la mia azione sono irrilevanti.
        Io porto atti protocollati, violazioni documentate e regole scritte.
        Lei porta un’opinione infondata e servile.

        Le ricordo una cosa semplice:
        difendere il rispetto dello Statuto non è polemica. È responsabilità.
        Quella che, evidentemente, lei non si è mai preso.

    2. Mi permetto inoltre una precisazione, la dottoressa Fattori non ha dato compketa ragione a Corazzi perché gli ha ridotto della metà le richieste. Quindi siamo a 50/50. Ed alla fine dopo tutto questo baccano cosa è risultato dalla visione dei documenti? Il nulla, solo dei gran tempo perso, un ambiente societario rovinato e null’altro, li si ci sarebbe da fare una riflessione.

      1. A Paolo Adami, maestro di mistificazione e ignoranza giuridica.

        Signor Adami,
        lei ha scritto che la giudice Fattori “non ha dato completa ragione a Corazzi” e che sarebbe stato un “50/50”.
        No, signor Adami.
        Lei ha mentito. O peggio, ha parlato senza aver letto una riga della sentenza.

        La verità, documentata dalla sentenza n. R.G. 2917/2023 della giudice Benedetta Fattori del Tribunale di Cremona, è chiara e inequivocabile:

        ECCO COSA DICE IL GIUDICE FATTORI (estratti fondamentali):
        1. Ha accolto integralmente il ricorso in via d’urgenza presentato da Andrea Corazzi, riconoscendo la violazione del diritto di accesso ai documenti associativi.
        Tradotto: aveva ragione Corazzi.
        2. Ha accertato che la Canottieri Baldesio ha illegittimamente negato i documenti richiesti, violando gli articoli 24 e 25 del Codice Civile, nonché l’articolo 11 dello statuto associativo.
        3. Ha condannato l’associazione a mettere a disposizione i documenti richiesti, compresi:
        • Tutti i verbali del Consiglio Direttivo;
        • I contratti e documenti tecnici del progetto ESCO;
        • Le delibere di spesa, preventivi, consulenze esterne, curriculum dei consulenti e documenti fiscali.
        4. L’unica “riduzione” non è sulla fondatezza del ricorso, ma sulla sanzione economica accessoria per spese legali, il che è prassi ordinaria e non incide in alcun modo sul merito della causa, vinta pienamente da Corazzi.

        E ORA LA RISPOSTA FINALE ALLE SUE SCIOCCHEZZE

        Lei parla di “gran tempo perso”?
        Il tempo perso, signor Adami, è quello di chi ha dovuto chiedere a un giudice civile ciò che un’associazione seria avrebbe dovuto fornire spontaneamente a ogni socio.
        Il tempo perso è quello che la dirigenza ha impiegato per nascondere documenti invece di renderli pubblici.
        Il tempo perso è quello che gente come lei impiega a giustificare l’opacità, mentre altri, da soli e senza interesse personale, difendono i diritti di tutti.

        Lei dice che “l’ambiente societario è stato rovinato”?
        No, Adami.
        L’ambiente è stato rovinato da chi ha tradito la trasparenza, l’informazione e lo statuto, non da chi ha avuto il coraggio e la competenza per smascherare l’illecito.

        Lei è libero di avere opinioni, ma non di falsificare atti giudiziari per screditare chi ha avuto ragione in Tribunale.

        La prossima volta, prima di aprire bocca, legga.
        Così eviterà di fare, ancora una volta, la figura del servitore ignorante e disinformato.

  2. Ammissione di colpa che fa onore al consiglio, chi non fa non sbaglia. In altri tempi non ci sarebbe stato nessun rinvio e la cosa con buon senso sarebbe filata via lineare ma oggi girano avvoltoi in società, pochi per fortuna ma molto fastidiosi e con molto buon tempo, subito pronti ad appigliarsi a virgole per screditare a 360gradi senza mai proporre nulla di costruttivo. Bene hanno fatto quindi a spostare l’assemblea anche se l’arrivare a questi punti per pochi soggetti lascia sul serio l’amaro in bocca.

    1. A Paolo Adami: il servo dei forti e il giudice dei giusti.

      Signor Adami,
      lei si conferma per ciò che ormai è evidente a tutti: un cantore dell’abuso, un giustificatore seriale dell’irregolarità, un passeggero servile sul carro dei vincitori.

      Lei parla di “ammissione di colpa che fa onore al consiglio”.
      Quale onore, mi scusi?
      Una violazione dello Statuto, documentata e protocollata, che comporta l’annullamento dell’Assemblea non è un atto nobile: è una figuraccia istituzionale, un’inadempienza grave.
      E sa cosa fa ancora più vergogna? Il fatto che nessuno del Consiglio abbia ammesso pubblicamente il motivo reale del rinvio.
      Altro che trasparenza: questa è vigliaccheria politica.

      Lei poi chiama “avvoltoi” coloro che – come me – hanno difeso lo Statuto e i diritti dei Soci.
      Io le rispondo così: gli “avvoltoi” arrivano quando c’è un corpo in decomposizione. E quel corpo, oggi, è la legalità calpestata da un consiglio che lei idolatra.

      Non siamo “avvoltoi”, signor Adami.
      Siamo sentinelle di un ordine associativo che lei non capisce o che le fa paura, perché richiama alla responsabilità, alla trasparenza e al rispetto delle regole.

      Lei parla di “appigliarsi alle virgole”. Le rispondo con le parole dello Statuto, art. 11:
      “I bilanci devono essere messi a disposizione dei soci almeno 20 giorni prima dell’assemblea.”
      Non è una virgola. È la legge della nostra associazione, ed è stata violata.

      E ancora: dice che “chi non fa non sbaglia”?
      No, signor Adami.
      Chi governa male, sbaglia. E chi sbaglia in modo reiterato, deve andare a casa.
      Lei confonde l’agire con il fare bene. E la sua benevolenza cieca non è altro che una versione codarda del conformismo.

      Infine, lei accusa chi denuncia di “non proporre nulla”.
      Io ho proposto:
      • il rispetto dello statuto,
      • l’accesso ai documenti per tutti i soci,
      • il rinvio dell’assemblea per renderla regolare.
      Lei, invece, ha proposto solo il silenzio.

      La verità è che lei è disturbato da chi ha tempo, competenza e determinazione per denunciare. Ma la Baldesio, mi creda, ha bisogno di questo, non di yes-men da tastiera come lei, che si accontentano delle briciole in cambio di un po’ di visibilità e di gratitudine da parte del potente di turno.

      Il suo intervento è l’ennesimo manifesto del servilismo associativo.

      1. Sentinelle… 😂 😂 😂 😂…. Corazzi guardi che non siamo in guerra o alle crociate, siamo alla Baldesio. Veda di riportare il tutto ai ranghi del buon senso perché, se lo faccia dire francamente, fa ridere, e pure parecchio. La Baldesio non ha bisogno di cavalieri bianchi o paladini della giustizia, presupponendo con molta generosità che lei possa essere identificato in queste figure.

  3. Vale la pena di trascrivere qui integralmente il mio esposto che ha costretto il Consiglio direttivo a rispettare lo statuto e quindi ad annullare l’assemblea per il 7 giugno altro che mio ero errore di calcolo, non ci si può sbagliare tra 20 giorni e 17 giorni.
    Se non sai contare, non fare l’amministratore.

    Al Collegio dei Proviri
    Al Collegio dei Revisori dei Conti
    ASD Baldesio
    Esposto Integrativo – Violazione dell’art. 11 dello Statuto e Accesso
    alla Documentazione
    1. Premessa
    Con estremo dispiacere, ma con spirito costruttivo e senso di
    responsabilità associativa, il sottoscritto Alberto Corazzi presenta il presente esposto integrativo a quello depositato in data 17 maggio 2025, in merito alla reiterata violazione dell’art. 11 dello Statuto da parte del Consiglio Direttivo dell’ASD Canottieri Baldesio. Il documento ha lo scopo di ricostruire i fatti alla luce delle ulteriori condotte ostruzionistiche e documentare con precisione i comportamenti lesivi dei diritti informativi dei Soci.
    2. Normativa statutaria violata
    L’art. 11 dello Statuto prevede espressamente che i bilanci siano
    depositati e resi accessibili ai soci almeno 20 giorni prima della
    data fissata per l’assemblea. Tale obbligo ha la finalità di
    assicurare piena e consapevole partecipazione da parte degli
    associati. Ad oggi, a 17 giorni dall’assemblea prevista per il 6
    giugno 2025, i bilanci non risultano né depositati né consultabili in segreteria.
    3. Ricostruzione dei fatti
    – Il giorno 17 maggio 2025, alle ore 9.00, mi sono recato insieme
    al socio Federico Cerra presso la segreteria per visionare i bilanci, ma me ne è stata negata la consultazione. Ho quindi redatto un primo esposto.
    – Nei due giorni seguenti (sabato, lunedì mattina), non è seguita
    alcuna comunicazione ufficiale.
    – In data 19 maggio 2025, alle ore 15.37, insieme al socio
    Federico Cerra ci siamo presentati nuovamente in segreteria per
    chiedere di visionare i bilanci e il libro verbali del Consiglio
    Direttivo.
    – La segretaria ha riferito che l’ultimo verbale (marzo 2025) non è
    ancora trascritto e che sarebbe stato pronto entro due giorni. Non
    è stata fornita alcuna risposta sulla disponibilità dei bilanci.
    – La mancata messa a disposizione costituisce una violazione
    evidente del termine di 20 giorni previsto dallo Statuto.
    – Inoltre, come già segnalato nel file ‘tutto esco Cora
    19mag25.pdf’, analoghi comportamenti sono stati registrati nei
    mesi precedenti in relazione all’accesso negato ai documenti del
    progetto ESCO Elevion Group e ai verbali del Consiglio Direttivo
    oltre il 20 gennaio.
    4. Comportamento sistematico e strategico
    L’accumularsi di questi episodi, documentati in modo puntuale nei
    precedenti esposti (gennaio – maggio 2025), denota un chiaro
    intento ostruzionistico da parte degli organi direttivi. Si
    osservano:
    – L’omissione costante dei verbali del Consiglio Direttivo successivi a gennaio;
    – L’assenza dei documenti relativi al progetto ESCO, nonostante la
    loro acquisizione da novembre 2024;
    – L’evidente inosservanza delle regole statutarie e dell’obbligo di
    pubblicità dei bilanci.
    5. Richieste al Collegio dei Revisori e Probiviri
    Alla luce di quanto sopra:
    – Si chiede di convocare d’urgenza il Consiglio Direttivo per
    imporre il rispetto dell’art. 11 dello Statuto;
    – Si chiede che venga dato seguito alla richiesta di accesso ai
    bilanci e ai verbali già avanzata;
    – Si chiede la verbalizzazione formale dell’accaduto e la
    trasmissione al Collegio dei Probiviri per valutazioni di
    competenza;
    – Si chiede l’adozione di provvedimenti per tutelare i diritti dei
    Soci alla trasparenza, documentati da mesi da esposti puntuali.
    6. Conclusione
    Il sottoscritto desidera sottolineare che non agisce per spirito di
    polemica, bensì per senso civico e rispetto delle regole. L’esposto
    viene presentato per cristallizzare una prassi anomala e lesiva in
    atto nell’Associazione, documentata nel tempo, e in vista della
    tutela presente e futura dei diritti associativi.
    7. Richiesta di annullamento e rinvio dell’Assemblea
    Alla luce delle gravi e reiterate violazioni dell’art. 11 dello Statuto, documentate in questo e nei precedenti esposti, si chiede con forza al Collegio dei Revisori e al Collegio dei Probiviri di
    procedere con l’annullamento immediato della convocazione
    dell’Assemblea prevista per il giorno 6 giugno 2025.
    Lo Statuto impone che i bilanci siano messi a disposizione dei Soci
    con almeno 20 giorni di anticipo rispetto all’Assemblea. Il mancato
    rispetto di tale termine rende la convocazione irregolare e, se
    confermata, espone l’Assemblea al rischio di impugnazione per
    invalidità delle delibere assunte.
    Si chiede pertanto che l’Assemblea venga rinviata e riconvocata
    non prima di 20 giorni dalla data in cui i bilanci saranno
    effettivamente e formalmente messi a disposizione dei Soci, così
    da garantire piena conformità allo Statuto e tutela del diritto di
    informazione e partecipazione consapevole degli associati.
    Distinti saluti
    I soci
    Alberto Corazzi
    Federico Cerra

    1. Esatto, rimango zitto.
      Faccio parlare i numeri: in un anno sarà il suo 40esimo esposto a probiviri e revisori. Abbinato alla cinquantina di diffide al consiglio, alle 90 pec (e forse sono stato basso di numeri) ed alle decine di mail inviate random in tutta Cremona (ricordo pure delle PEC inviate al prefetto, al comandante della Finanza, ai Carabinieri, manca forse solo la PEC alla Santa Sede).
      Credo che questo sunto dica tutto. Le invidio sinceramente il buon tempo ma si ricordi non sta giocando con il suo giocattolino di casa ma con una società che ha più di 100 anni di storia e composta da oltre 3000 soci.
      Soci che ad un certo punto si potrebbero stufare.

      1. Caro Paolo,

        capisco che contare le PEC sia diventato quasi uno sport, ma più che archiviarle, forse sarebbe utile leggerle. Come dico sempre, non è la quantità che conta, ma la pertinenza. Se c’è bisogno di 20 PEC, se ne mandano 20. Se ce ne vogliono 30, arrivano anche quelle.

        La cosa interessante è che fino a poco tempo fa non ne mandavo nemmeno una. Forse il problema non è chi scrive, ma cosa succede per spingerlo a farlo.

        Quanto al tuo auspicio finale — che i soci si stufino — lo condivido pienamente. Me lo auguro anch’io. E spero che il 21 giugno, in assemblea, lo dimostrino bocciando il bilancio consuntivo. Sarebbe un bel segnale.

        E comunque stai tranquillo: alla Santa Sede non ho ancora scritto.

        1. A me piacerebbe che le sue PEC e le sue diffide venissero messe in bacheca sociale, così almeno i soci si rendono conto di cosa stiamo parlando e del livello a cui siamo arrivati. Probabilmente ne basterebbero due o tre di PEC, magari alcune di quelle da 10 pagine cadauna corredate da tre stili di scrittura e colori diversi.

  4. Apprezziamo l’onestà di Corazzi: avrebbe potuto approfittare della “svista” ed eventualmente impugnare poi i risultati. È già successo che la convocazione non rispettasse i tempi.
    Comunque rispettosamente ricordo che l’armonia della Baldesio è stata assente anche con altri Consigli. Senza andare indietro più di tanto. Se la memoria non mi inganna siamo andati vicini al commissariamento in qualche occasione più lontana nel tempo. Cuntentàa en cumon ghe bòon nison… Miglioriamo la Baldesio, su questo non credo ci siano dubbi. Ma l’attenzione alle spese è troppo importante. Tanto per fare un esempio, era così urgente il rifacimento dell’arredo del ristorante?

    1. Crto che era urgente….se non piace alla first lady si rifà😂😂😂
      Portali gli ultimi numeri di Elixir…non quelli di 5anni fa😂😄

    2. Grazie Vecchio Socio per il sostegno. Ci tengo a chiarire: che non cerco scontri né voglio danneggiare la Baldesio. Il mio unico obiettivo è che le regole vengano rispettate, da tutti.
      Certo, potevo stare zitto e poi impugnare l’assemblea. Ma io non voglio arrivare all’annullamento delle delibere, voglio semplicemente che le cose vengano fatte correttamente.

      Sono contento quindi che l’assemblea sia stata spostata al 21 giugno, così i soci hanno il tempo per leggere i bilanci. Mi auguro anche che venga ripristinato l’ordine del giorno storico e tolto il voto ai minorenni, già bocciato in assemblea straordinaria a dicembre 2023.

      Modificare lo statuto senza una nuova assemblea — come hanno fatto, cambiando ben cinque articoli — non è solo scorretto, è illegittimo. Lo ha scritto nero su bianco anche uno dei revisori dei conti, in un verbale di 7/8 pagine.

      Se le regole esistono, vanno rispettate. Sempre.

    3. Gentile socio, mi fido della sua memoria storica, io di questo non ho ricordi ma sono sempre stato uno smemorato. Trovo che il suo ultimo punto di intervento sia degno di nota, l’urgenza o se vogliamo la priorità. Queste purtroppo non sono dettate da nessuna norma ma ogni consiglio ha espresso visioni differenti, date anche dai gusti dei singoli componenti. Qui sta la facoltà di critica o approvazione, che ci deve assolutamente essere ed anzi risulta vitale per il sodalizio. Ben diversa però è la critica a cui ho assistito in questi mesi, critica che chiama in causa incompetenza, malafede e financo si è ipotizzato il fatto che ci fossero ‘mani in pasta’. Io da socio a questa critica non ci sto’. La trovo assolutamente fuori luogo e financo offensiva. Quindi da par mio chi la espone è già escluso a priori, indipendentemente dall’operato del consiglio.

      1. nessuno ha parlato di “mani in pasta”. Se qualcuno lo ha fatto, si indichi con nome, cognome ed episodio preciso. Altrimenti si smetta di generalizzare per screditare.

        Criticare una gestione, se supportato da fatti e numeri, non è insulto ma dovere. Escludere chi dissente, quello sì, è pericoloso.

        Difendere le regole non è malafede. È amore per la Baldesio.

  5. Ecco un’altra breve storia triste sulla LEGALITÀ : viene spostata l’assemblea ed il sig. Corazzi ieri ed oggi gira tranquillamente per la società con il cellulare in mano a filmare tutto il filmabile.
    Sempre se la matematica non è un’opinione se si sposta l’assemblea si spostano anche i termini in cui pur essendo sotto sospensione si può circolare in società, o è diventata un liberi tutti e chissenefrega tanto riguarda me ed io posso tutto? Si predica bene e poi si razzola male.

    1. Al nostro sceriffo della domenica

      Il nostro sceriffo torna in scena con l’ennesima lezione di legalità, anche stavolta dimostrando di avere più fretta di giudicare che voglia di capire.
      E lo fa, ovviamente, nascondendosi dietro l’anonimato – che, in questi casi, è solo sinonimo di vigliaccheria.

      Il 17 maggio sosteneva che mancassero 21 giorni al 6 giugno. Chiunque sappia contare sulle dita sa che non è così. Ma si sa, la matematica non è per tutti.
      Comunque, ho provveduto io a spiegarglielo .

      L’assemblea era convocata per il 6 giugno. Quindi dal 17 maggio (20 giorni prima), la mia presenza in Società era perfettamente legittima. E i famigerati video? Girati proprio il 21 pomeriggio nel pieno rispetto delle regole.
      (E sceriffo la nuova convocazione è stata fatta giovedì. Sveglia)

      Poi, se qualcuno ha dovuto spostare l’assemblea perché ha violato lo Statuto non depositando i bilanci nei tempi previsti, non può certo prendersela con me. (e comunque

      Le sospensioni non sono luci natalizie: non si accendono e spengono a piacere. Una volta decadute, sono decadute. E la nuova convocazione è arrivata solo il 22 maggio: inutile tentare di riscrivere il passato.

      Quanto alla mia sospensione, l’ho impugnata in tribunale, dove se ne discuterà il 26 giugno. E finora, l’unica causa che ho fatto contro la Baldesio l’ho vinta io. Non ho dubbi che anche questa sospensione, ridicola e infondata, verrà annullata.

      Chi parla a vanvera, conti almeno fino a 20.
      Chi si sente giustiziere, impari prima le regole.
      E chi si improvvisa sceriffo, almeno si firmi. O si compri una calcolatrice.

  6. Corazzi mi permetta una battuta : ma lei lavora? No perché dalla frequenza delle risposte e dalla loro lunghezza sembra che stia in attesa tutto il giorno dei commenti a cui rispondere. Non se la prenda ma visto che in articoli passati scriveva che era un imprenditore impegnato diciamo che da quello che si legge non sembrerebbe.

    1. Caro Luca Sali,

      era inevitabile: si parla di violazioni dello Statuto, di un’assemblea annullata per irregolarità, e… lei riesce a preoccuparsi di quante righe scrivo.
      Che tempismo. Che senso delle priorità.

      Mentre i soci discutono di regole ignorate e di bilanci non depositati nei termini previsti,
      lei è lì che conta i miei caratteri e si chiede se lavoro.
      Sembra quasi che l’illegalità le interessi meno del mio tempo libero.

      Le dico un segreto, visto che ci tiene: sì, lavoro.
      E ho anche una dote che le consiglio: so stare sul tema.

      Lei invece, come da copione, non tocca nemmeno l’argomento centrale:
      l’assemblea è stata rinviata perché il Consiglio ha violato lo Statuto. Punto.
      Tutto il resto – comprese le sue spiritosaggini – è solo fumo negli occhi. E anche piuttosto stanco.

      Ma capisco: quando non si hanno argomenti, si passa al piano B.
      Si attacca la persona, si misura la tastiera, si fa una battutina.
      È l’unico sport in cui certi soci si sentono competitivi.

      La prossima volta provi con una riflessione sul contenuto.
      Così, per cambiare.

  7. Sono socia da 3 generazioni e frequento regolarmente la società. Non conosco personalmente Corazzi e neppure il presidente Guadagnoli mi sento perciò neutrale , ho però seguito il dibattito ed ho compreso che l’attuale consiglio ha speso cifre ingenti in telecamera ( che violano la privacy dei soci) , in rifacimento ristorante e lavori per il gazebo stabilendo arbitrariamente proprietà di spese senza consultare i soci e senza richiedere preventivi per giungere alla migliore offerta . Stessa procedura viene avviata per l’affidamento energetico ad una Esco . Come socio mi sento estromesso dalle decisioni e non mi era mai capitato prima.

    1. Cerra ora ti presenti anche in ambiti femminili? 🤣 🤣 🤣 Dai su, almeno tenta di variare le argomentazioni altrimenti sw ti presentassi anche come Goldrake verresti smascherato dopo mezzo secondo.
      P. S. Le telecamere ci sono da anni visto che sei socio anzi no, socia, da 3 generazioni. 😂 😂 😂

    2. Fede apprezzo molto le sue parole, perché ha colto in pieno alcuni degli aspetti più critici della situazione attuale: l’assenza di trasparenza, la gestione unilaterale delle spese, la mancanza di confronto reale con i soci.

      Ha perfettamente ragione anche sul tema dell’ESCo: si sta seguendo lo stesso schema – nessun coinvolgimento dell’assemblea, nessuna comparazione tra offerte, nessuna discussione aperta.
      Il tutto con l’intenzione di vincolare la società per 12 anni a condizioni economiche rigide, senza che i soci abbiano voce in capitolo.

      Questa non è gestione, è esclusione sistematica dei soci.
      E, come lei giustamente osserva, non era mai accaduto prima con questa gravità.

      1. Corazzi ma cosa sta dicendo? Sulla ESCO sono stati fatti due incontri aperti ai soci ampiamente pubblicizzati dove chi c’era ha potuto chiedere ed è stato cortesemente risposto. Ma piantiamola di scrivere falsità una buona volta. Poi basta anche con questo ritornello dei soci che non vengono interpellati, i soci vengono interpellati nei momenti cardine del sodalizio, attaverso il voto che tutti gli anni si fa nelle assemblee, altrimenti a cosa serve un consiglio delegato se ogni volta uno per far qualcosa deve chiedere ai soci? Sono stufa di questo atteggiamento e non sono ragionamenti per cui serve un dottorato in legge ad Harvard per comprendere i passaggi.

        1. Paola Paola … è lei che non sta dicendo la verità.
          Abbiamo diffidato il consiglio più volte, abbiamo presentato esposti ai probiviri … ci nascondono il preventivo che continuiamo a richiedere il preventivo dell’unica Esco che hanno in mano è a casa mia chi nasconde qualcosa ha qualcosa da temere il problema che questo consiglio dimentica che per lo stesso motivo è stato condannato da un giudice del tribunale di Cremona il 23 dicembre 2024. Hanno la memoria corta evidentemente, ma qualcuno gliela farà tornare presto….

  8. Dato che l’assemblea è slittata di 2 settimane per i motivi sopracitati dal Consiglio, per mera curiosità vorrei sapere, ovviamente non ora….al 20 di Giugno, per l’appunto, il numero dei Soci che si sono recati in segreteria per vedere bilancio, spese e conti vari…
    Mi auguro sia un numero considerevole visto che parecchi Soci che si erano tenuti liberi il giorno 7 (c’è chi sgobba anche il sabato) si trovano ora in difficoltà per partecipare il 21 e volendo votare…

    1. Glielo dico io Sig. Tacca, si contano sulle punta di mezza mano, ed erano li subito la prima mattina utile, all’apertura, in una giornata già di per sé inpegnativa visto che era in corso il trofeo master nuoto, alla stregua di quelli che si accampano la sera prima davanti al supermarket per approfittare dell’occasione di acquisto delle mutande firmate con sconto 85%. Gente che ha buon tempo e che soprattutto è li in attesa di qualsiasi passo falso, anche se non voluto, per screditare il prossimo, come degli avvoltoi come qualcuno li ha giustamente definiti. Dall’alto del pulpito dove predica chi non ha ancora capito che criticare a mani basse è facile e comodo, prendere parte attiva assumendosene le responsabilità, gratis oltretutto, un po’ meno.

      1. Caro (si fa per dire) “sceriffo senza stella”,
        quale sarebbe la tua impresa oggi? Offendere pubblicamente i soci che chiedono il rispetto dello statuto e della legge?
        E tutto questo con la spocchia di chi si sente sopra gli altri, ma neppure ha il coraggio di firmarsi con nome e cognome?

        Chi si presenta come “sceriffo” dovrebbe conoscere le regole e farle rispettare. Tu invece le regole le deridi, i diritti li dileggi, e i soci onesti li paragoni a chi fa la fila per un paio di mutande scontate.
        Complimenti: un esempio da manuale di come si tenta di sviare la discussione con l’arroganza e la caricatura, quando non si hanno né argomenti né competenze.

        Ti do una notizia, “sceriffo”: il diritto di visionare i bilanci è sancito dallo statuto e rafforzato dalla legge. È un presidio di democrazia associativa, non una bizzarria per chi “ha tempo da perdere”.
        Ed è gravissimo che qualcuno, anche solo per scherno, cerchi di screditare chi lo esercita.
        Non è “gente che ha buon tempo”. È gente che ha coscienza civica.
        Gente che si assume la responsabilità di vigilare su un patrimonio comune, mentre altri — magari come te — lo guardano passivamente o lo gestiscono maldestramente.

        E non basta.
        Parli di “avvoltoi”, di “predicatori dal pulpito”, ma qui chi predica sei tu.
        Senza argomenti, senza dati, senza nome.
        E chi usa questi toni rancorosi per attaccare chi chiede trasparenza lo fa perché la trasparenza lo spaventa.

        Infine, il solito ritornello stonato: “criticare è facile, amministrare è difficile”.
        Sì, ma più difficile ancora è amministrare male e restare attaccati alla poltrona anche dopo una condanna netta e inequivocabile di un giudice della Repubblica.
        Chi ha fallito, chi è stato smentito in aula dal giudice Benedetta Fattori per non aver rispettato i diritti dei soci, doveva dimettersi all’istante.
        Chi resta, dopo quella sentenza, si porta addosso un marchio di inadeguatezza e di arroganza.
        E chi lo difende, con sarcasmo e metafore da bar, ne è il degno scudiero.

        Noi non siamo accampati.
        Siamo cittadini associati che conoscono le regole e pretendono che vengano rispettate.
        E se per te lo statuto è carta da sconto, per noi è ancora una Costituzione interna.
        Lo sceriffo, caro mio, dovrebbe avere una stella. Tu, purtroppo, hai solo la bava al posto dell’onore.

    2. Tacca capisco la curiosità, ma qui non è questione di quanti soci siano andati a vedere il bilancio.

      Il punto è un altro, ben più semplice e oggettivo: l’art. 11 dello Statuto è stato violato, perché i bilanci non erano disponibili nei 20 giorni previsti.
      E in questi casi non serve una folla di testimoni: basta un solo socio attento per far valere le regole, quando vengono ignorate.

      Chi nota l’irregolarità non è il problema.
      Il problema è chi la commette.

  9. Ma scusate….non vorrei fare la voce fuori dal coro…qui si punta il dito solo contro il Sig. Corazzi che ha le sue idee più o meno condivisibili, ma non ha mai, da quanto mi risulta, insultato o offeso i Soci della Baldesio….da quello che ho letto e sentito in questo lungo periodo, in primis, il sig. Grandi Lorenzo, inizia sempre i suoi sermoni in maniera timida ed ossequiosa per poi perdere la trebisonda e scagliarsi contro i Soci definendoli praticamente una massa di ebeti perché non sostengono le sue tesi, il TESSUTO UMANO, che non è più quello di una volta, inventando poi, last but not least, baggianate colossali per aizzare la gente contro il Consiglio, stronzate tipo che chi entra al bar ristorante è OBBLIGATO alla consumazione, proseguendo con le lampade a FORMA FALLICA, criticando l’arredamento specificando che, TANTO, PER LE GRAN FIGHE CHE CI SONO ALLA BALDESIO, offesa quindi alle signore Socie più altre frasi e uscite infelici note a tutti i frequentatori della chat…
    La Signora (o signorina) Arisi Paola, non capisco sinceramente tutta questa rabbia nei suoi interventi, tipo all’ultimo incontro informale, scagliandosi contro i consiglieri in maniera così aggressiva come se le avessero fatto chissà cosa, molti Soci ricorderanno pure quando, durante un’assemblea, si è messa a gridare in faccia al Consiglio dandogli dei dilettanti allo sbaraglio….
    ….non dimenticando l’episodio del campo di calcio, il “famoso” Acquanegra Mantovana – Baldesio, dove, pensando che non fosse la squadra della Baldesio a giocare, subito a sparare a zero sulla chat chiedendo le dimissioni del Consiglio, “mandiamoli a casa!”…oltretutto, una volta capito (parolone….) di aver fatto una figura barbina, neanche il buonsenso di chiedere scusa per l’errore….acida proprio….
    Per finire, Cerra….va beh…non penso ci sia da commentare….si commenta da solo…

  10. All’Egr. SIG. Luc(!) Besson
    Quando si replica nel
    modo da Lei qui espresso, significa che i bersagli della sua critica, hanno centrato magistralmente l’obiettivo…..il punto nevralgico. A reazioni come la Sua, gergalmente si dice ..” hai la coda di paglia?”
    Chi ha la coscienza a posto non si sente ovviamente offeso ne’ contrariato dai miei e altri interventi, chi invece è in malafede , evidentemente no.
    Quando volgarmente si dice che le donne sono tutte troie, solo chi lo è se la prende, le signore invece perbene no, sanno benissimo che è un modo di dire che non le riguarda.
    Distinti saluti

    1. Da questo ragionamento possiamo quindi finalmente dedurre che per la faccenda delle magliette si potrebbe offendere solo chi si sente uno stronz..? Dopo un anno ci siamo arrivati.

      1. Caro Pirleen el Paradur (nome d’arte? nome di battaglia? o forse solo un nome da tastiera coraggiosa?),
        dopo un anno intero di riflessione collettiva, analisi statutarie, articoli, denunce e indignazione pubblica, tu arrivi con la genialata:
        “si offende solo chi si sente uno stronzo”.
        Ci voleva un talento raro per riportare il dibattito al livello del sottoscala. Complimenti vivissimi.

        Con questo tuo raffinato sillogismo, potremmo concludere che chiunque venga insultato deve prima interrogarsi se, in fondo in fondo, non meriti davvero l’insulto.
        È una perla logica che non si sentiva dai tempi delle comiche mute.
        Aristotele piangerebbe, se solo potesse leggere tanta miseria dialettica travestita da ironia.
        (Tranquillo: Aristotele non è un socio della Baldesio, e no, non è neanche quello che fa i panini al bar.)

        Ti ricordo che un intero Consiglio Direttivo, durante un’assemblea ufficiale, ha pensato bene di togliersi la giacca istituzionale per indossare magliette con insulti rivolti ai soci.
        Non a qualcuno in particolare. Ai soci critici. A chi ha osato pensare, leggere, controllare, chiedere.
        Lo hanno fatto con orgoglio, davanti a centinaia di persone, immortalati su giornali e social, in quello che passerà alla storia come il momento più grottesco mai visto in una società sportiva dilettantistica.
        Un socio — giustamente — li ha denunciati.
        Tu oggi ne ridi, come se fosse una marachella da bar dello sport.

        No, caro Paradur, non ci siamo arrivati oggi.
        Ci siamo arrivati da tempo a capire chi ha a cuore la dignità dell’associazione
        e chi invece la riduce a una barzelletta da maglietta.

        Una comunità si guida con il buon senso, con il rispetto, con l’intelligenza.
        Non con provocazioni infantili e battute da circolo del ping pong.

        E chi insulta impunemente o crede furbescamente di poterlo fare senza pagarne mai le conseguenze, non ha ancora capito una cosa elementare:
        il rispetto non è un optional.
        E l’intelligenza dei soci non è in liquidazione.

        1. Alle elementari fanno esercizi di analisi logica e gramnaticale, sono in vendita ancora sussidiari che ne riportano parecchi. Consiglio una lettura.

  11. Sig. Grandi, chiedo per un amico, visto che era presente all’incontro sulla ESCO perché non ha fatto l’intervento dove evidenziava perplessità visto che ha la certezza che tra qualche anno i pannelli solari verranno resi fuorilegge perché cancerogeni?

  12. Buongiorno. Leggo e condivido la risposta del sig. Grandi, al quale, a questo punto, ritengo opportuno chiedere una spiegazione:
    In base a quanto asserisce, dice di aver colto nel segno. Orsù, ora, la domanda è d’obbligo: quando Lei dice, come esempio, che quando qualcuno dice volgarmente che tutte le donne sono troie, solo chi lo è se la prende, le signore invece perbene no….giusto? Parole sue…
    Quindi, mi vien da pensare al suo ragionamento a proposito dell’ormai trita e ritrita questione magliette…….in assenza di nomi, cognomi, immagini, ecc, di qualsiasi cosa riconducibile a qualcuno, in base alla frase “Signori si nasce, stronzi pure”….allora solo chi si riconosce in uno dei sopracitati termini se la prende, i Signori perbene no……è corretto?
    Sono concetti suoi, io non sto esprimendo parere alcuno….sto semplicemente facendo una domanda senza offendere nessuno….come tutti possono leggere…

  13. Egregi Sigg.

    Ognuno è libero di esprimersi data anche l’esistenza di queste tecnologie digitali che tanto piacciono a certe persone: conseguentemente, piaccia o no, pure io l’ho fatto su alcuni temi, chi voleva poteva riflettervi senza alcuna forzatura ovviamente, pur rimanendo ognuno con le proprie convinzioni.
    Chi ha o ha avuto contatti con certe realtà industriali legate a doppio filo con produzioni energetiche, può capire che siamo a una svolta epocale, ma nulla vieta che chiunque, seguiti a dare fiducia alla TV, giornali mainstream e mass media e quindi, installare fotovoltaico, pale eoliche, polistirolo attorno ai muri domestici, ecc….liberissimi. Ci sono comunque stati diversi soci che invece, mi hanno contattato personalmente ringraziandomi per aver loro dato spunti di approfondimento non allineati
    Sabato nel palazzetto, era presente una ditta che come è ovvio, ha cercato di spiegare in modo più convincente possibile il suo prodotto, nella speranza di potercelo vendere: non era quindi la sede per confutare il loro credo, si era semplici uditori.
    Il voto nella prossima assemblea esprimerà le preferenze dei presenti.
    Distinti saluti

    1. Gli stessi soci che continuano a contattare Cerra in privato e a ringraziare Corazzi per l’impegno, non è che siete voi che a turno vi autocontattate e autolodate? L’incontro era comunque aperto a qualsiasi tipo di domanda e non sponsorizzato da nessun mainstream.

  14. Caro Direttore,

    la ringrazio per aver dato spazio, con il suo articolo, a una questione importante: la violazione dell’articolo 11 dello statuto della Baldesio, che ha portato all’annullamento della prima convocazione dell’assemblea.

    La realtà è molto semplice, anche se qualcuno fa di tutto per distorcere o deridere.
    Diciassette giorni prima dell’assemblea, io e un altro socio ci siamo recati in segreteria per visionare i bilanci, come previsto dallo statuto. I bilanci non c’erano.
    A quel punto abbiamo presentato un esposto formale ai Revisori dei conti e ai Probiviri.
    Risultato? Il Consiglio Direttivo ha dovuto annullare la convocazione e spostare l’assemblea al 21 giugno.
    E invece di assumersi con serietà le proprie responsabilità, ha tentato di liquidare tutto come un “mero errore di calcolo”.
    Ma sbagliare di tre giorni non è un errore di calcolo: è la prova evidente che o non conosci lo statuto, o lo hai ignorato deliberatamente.
    In entrambi i casi, non sei idoneo a guidare un’associazione come la Baldesio.

    Ma ciò che più colpisce, Direttore, è il modo in cui il suo spazio di confronto libero e democratico — uno strumento prezioso — viene usato da alcuni commentatori.
    Non per discutere nel merito. Non per difendere o criticare con argomenti.
    Ma per sfogare le proprie frustrazioni, riversare insulti, e dare il meglio di sé, cioè il peggio che si possa vedere.
    Questa deriva non è più folklore: è miseria culturale, scarsa educazione civica, e spesso complicità silenziosa con chi sbaglia.

    Il suo blog, Direttore, merita molto di più.
    E anche la Baldesio.

    Con stima,
    Alberto Corazzi
    Socio Baldesio

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