Legature di pregio, da oggi mostra alla Biblioteca Statale

8 Ottobre 2022

Domenica di Carta: 9 ottobre Mostra “Le legature antiche della Biblioteca Statale di Cremona” e presentazione del piano editoriale del catalogo. Si tratta di un progetto pluriennale che vede ora il primo step nell’esposizione di una settantina di legature antiche di pregio dei secoli XV-XVII. Il catalogo, a cura di Federico Macchi, in fase di pubblicazione per la collezione “Annali” della Biblioteca Statale di Cremona, è pensato come opera in più volumi: l’opera completa comprenderà le schede di 393 legature della Biblioteca Statale di Cremona dal XV secolo ai primi anni del ‘900, più un volume di apparati (glossario, elenco dei legatori, indici). L’inaugurazione della mostra avverrà alle ore 10,30 con un incontro con il curatore Federico Macchi e la visita guidata alla mostra, che sarà visitabile fino al 30 ottobre.

Iniziato da Federico Macchi (uno dei maggiori esperti di legature non solo in ambito nazionale) per mera curiosità bibliofila, al censimento delle legature antiche presenti nelle biblioteche lombarde iniziato a partire da 1994 presso le milanesi Braidense, Sormani, Trivulziana, seguito negli anni da altri istituti di questa regione (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Monza, Pavia), si è affiancata a partire dal 2009 l’indagine delle principali biblioteche emiliane: avviata in Piacenza, si è via via snodata lungo le città di Parma, Reggio, Modena, Bologna, per approdare più recentemente nel Veneto, in particolare a Verona e a Padova.

Dopo la prima mostra del 2010 durante la quale a Biblioteca Statale ha presentato le proprie legature del XIX secolo tra le quali i numerosi lavori del celebrato legatore milanese Luigi Lodigiani, prosegue l’interesse nei confronti di questo argomento, orientato oggi dalla ricerca effettuata tra le produzioni più antiche delle collezioni possedute. La doverosa indagine estesa a tutti i fondi mai sistematicamente realizzata, si è svolta nel periodo ottobre 2009 – marzo 2010, intervallo durante il quale i volumi prescelti sono stati estratti secondo il progressivo ordine di collocazione, fotografati e quindi riposizionati.

Le legature provenienti da tutta Europa sono state scelte in quanto di interesse per la storia della legatura, in relazione alla struttura e al decoro che si completano vicendevolmente, per potere rispondere a tre interrogativi: quando, dove e a quale legatore, nominato oppure connotato in base al prestigioso committente oppure a un caratteristico fregio, sia riferibile il manufatto considerato. Una ventina le botteghe complessivamente proposte. L’entità del materiale individuato è tale da consentire un avvicendamento di manifestazioni scaglionate negli anni. Questo secondo evento, in coincidenza con la «Domenica di Carta 2022» (iniziativa promossa annualmente dal ministero della Cultura per valorizzare il prezioso patrimonio archivistico e librario custodito nelle biblioteche e negli archivi dello Stato), riguarda 50 manufatti europei dei secoli XV-XVI, periodo durante il quale si manifesta la transizione dai volumi tardo medievali a quelli rinascimentali: nei primi spiccano il formato in-folio, le borchie, il decoro a secco (non in oro), i supporti lignei e i fermagli, mentre nei secondi si diffondono i formati minori (in quarto, in ottavo in dodicesimo) su quadranti in cartone decorati a secco e in oro oppure in oro. Queste produzioni non sono solitamente firmate in area mediterranea: il periodo e il luogo/area di produzione sono quindi attribuiti in base alla tipologia dell’impianto ornamentale congiuntamente a quella dei ferri impressi. Esse sono presentate secondo la collocazione assegnata; se la proposta così formulata sfugge, da un canto, alla rigida presentazione cronologica e topica, essa, dall’altro, consente di sfruttare appieno l’alternanza e la varietà delle componenti strutturali e ornamentali realizzate. Può meravigliare a volte la modesta attenzione riservata finora alle legature, visto che il primo contatto sia visivo che tattile con il volume riguarda proprio il contenente, solo successivamente il contenuto con il quale si identifica invece tradizionalmente il libro.

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