Lgh-A2a, il M5S coinvolge la Corte dei Conti

14 Luglio 2023

Gentile direttore,
abbiamo appreso del rinvio a giudizio dei vertici aziendali e del sindaco del Comune di Seregno per l’acquisizione della partecipata pubblica AeB da parte di A2a con un danno stimato di minimo 60 milioni (!) di euro. Ricordiamo che l’operazione è pressoché identica, se non nelle dimensioni almeno nella modalità, a quella dell’acquisizione di LGH. Il Movimento 5 Stelle aveva prontamente attenzionato sia l’ANAC (che l’aveva giudicata illegittima in quanto avvenuta in assenza di procedura ad evidenza pubblica) sia la Guardia di finanza che, dopo aver bussato alle porte dei Comuni di Cremona, Lodi e Pavia e della partecipata cremasca, era intervenuta con un sequestro di tutta la documentazione utile a fine anno 2021. Ci chiediamo i motivi per cui la magistratura penale e contabile non abbia ancora chiuso le indagini rispetto a questa operazione che ha coinvolto i 2 principali Comuni della nostra provincia e che, risalendo al 2016, è addirittura antecedente rispetto a quella di AeB. Auspichiamo che sul caso non intervenga la prescrizione, sarebbe l’ennesima beffa nei confronti dei cittadini e l’immeritato premio ad amministratori che avrebbero fatto meglio a studiare le leggi. Per questo motivo ci siamo fatti parte diligente ed abbiamo inviato un’integrazione documentale alla procura contabile con l’auspicio che quanto prima la Guardia di finanza e la Procura della corte dei conti chiudano l’istruttoria e rinviino gli atti alla procura penale. Quest’operazione sta costando troppo ai cittadini, tanto è vero che ad oggi solo di spese per consulenze, pareri e ricorsi tutti sonoramente bocciati, si sono spesi oltre 64.000 euro di società partecipate dal pubblico. Senza contare eventuali danni erariali che saranno appunto elemento di valutazione da parte della Corte dei Conti.

Quello che dicevamo nel 2015 si è avverato e dobbiamo sottolineare il fatto che il M5S è stato l’unico movimento politico ad aver compiuto azioni concrete e continuative per restituire verità e trasparenza ai cittadini. Tutto questo nonostante gli insulti, i tentativi di delegittimazione personale e l’indifferenza. Senza entrare negli aspetti legali o di eventuali multe o danni, quello che invece sarebbe importante capire è come un rischio tanto evidente non sia mai stato colto dalle diverse forze politiche e dalle amministrazioni Galimberti e Bonaldi che hanno deliberato la svendita, e per quale motivo, anche davanti ai pareri negativi di Anac, i consigli comunali di Crema e Cremona non abbiano mai voluto fermarsi a ragionare e tornare sui loro passi.

 

Marco Degli Angeli
Coordinatore provinciale M5s Cremona

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