L’Illuminismo e l’Islam, un nuovo libro di Corada

29 Luglio 2022

Prima di interpretare il fatto storico – sostiene Marc Bloch – è necessario conoscerlo, studiarlo con cura e attenzione, e questo è anche il criterio utilizzato da Gian Carlo Corada nei confronti dell’Islam. Corada, nel suo “Maometto filosofo. Illuminismo ed Islam” (Farina Editore, Milano, 2022), racconta di tutte le riflessioni che, nei secoli, sono state avanzate intorno alla civiltà islamica, ma il riferimento, preponderante nel volume, è alle interpretazioni di età illuministica o, più precisamente, a quelle risalenti al periodo cosiddetto di “crisi della coscienza europea” (1680-1730 ca.). È soprattutto durante questi decenni, a partire dal lavoro degli eruditi, dalle numerose relazioni di viaggio, dalle accese polemiche fra cattolici e protestanti, ma anche da nuovi studi e nuove traduzioni del Corano, che si fanno strada differenti interpretazioni della civiltà e della religione islamica. Il cuore pulsante del libro è dunque dedicato ai grandi del pensiero illuminista e alle interpretazioni che hanno offerto dell’Islam; tra questi: Boulainviller, Montesquieu, Voltaire e Rousseau. Corada, oltre a fornire un quadro puntuale ed esaustivo di questi autori, intende anche sottolineare quanto il loro contributo sia stato fondamentale nell’influenzare il dibattito contemporaneo. Infatti, le interpretazioni sulla civiltà islamica non si sono certamente esaurite con l’Illuminismo; il dibattito è ancora oggi molto acceso e Corada, nella parte conclusiva di questo importante studio, non manca di fare alcuni importanti riferimenti, oltre alle interpretazioni di età moderna, anche a quelle che infiammano la contemporaneità.

Insomma, quello tracciato da Gian Carlo Corada è un itinerario davvero ricco e stimolante, che non mancherà di sorprendere e di permettere quasi certamente ai lettori di riformulare quei giudizi – tutti “occidentali” – intorno ad una civiltà sulla quale si è lungamente discusso e sulla quale, sicuramente, si discuterà ancora per molto.

 

Lorenza Mantovani

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