Liste d’attesa in ospedale: protestate con lettere e mail

20 Febbraio 2023

Voglio parlarvi di un problema… “La dinamica della gravitazione quantistica a loop?”. Noo, tranquilli, quella la lascio agli scienziati! Piuttosto è: “La dinamica delle liste di attesa per essere curati!” È molto più semplice, ma essenziale. Se hai un disturbo grave, per la diagnostica, le prenotazioni vanno oltre i 6 mesi. Chiedere una radiografia, una risonanza, una Tac?
Ti rispondono: “Verrete contattati da un numero anonimo che vi darà disponibilità, mi raccomando rispondete!” (Chissà poi perché Numero Privato e non Ospedale di Cremona). Se stai male a causa di un’ernia, di una colecistite, se hai diverticoli, o qualunque altra patologia, pur dolorosa, ma non tumorale, a Cremona non riescono ad operarti. Come sapere se ho qualcosa se non riesco a fare un controllo?

Potrei citare la telefonata di una amica con il cuore d’oro, che segue una coppia di anziani, semplici vicini di casa, che non hanno figli, disperata perché lui soffre moltissimo, aspettava senza successo la chiamata dall’ospedale, e la chiama per chiederle aiuto, visto che lei aveva lavorato nel settore sanitario… Ma pur occupandosene, telefonando nel reparto di competenza, la risposta è sempre la stessa: liste d’attesa lunghissime. Bisogna aspettare di essere chiamati e intanto passano i mesi.

Potrei raccontarne di casi, ovunque senti lamentele simili. Per essere curati, operati, radiografati, qualunque tipo di cura che non abbia il bollino rosso, i tempi di attesa si allungano, ovunque telefoni è un loop, sempre la stessa risposta, tranne naturalmente se sei disposto a pagare, allora nelle cliniche convenzionate il posto si trova entro pochi giorni.

In campagna elettorale, tutti i candidati hanno promesso di fare qualcosa per il problema delle liste di attesa. Ora la campagna elettorale è finita, credete che possa cambiare qualcosa?
Non credo, visto che ha vinto sempre lo stesso che aveva contribuito a peggiorare la situazione.

Quindi rimane la questione aperta:

A Cremona, che diritto alla cura hanno quelli più fragili, quelli anziani che non hanno parenti che li possono agevolare con la mastodontica burocrazia e passaggi per farsi curare? … Che non hanno i soldi per pagare l’intervento, le diagnostiche, le cure, privatamente? … Quelli che soffrono, hanno dolori e non gli viene data in tempi brevi la possibilità di stare meglio? Quelli che fanno il numero unico per tutta la Lombardia e si vedono mandare a 40 chilometri o più da casa per un esame?

A Cremona, chi è il referente da coinvolgere?
Molti di noi lo sanno, ma lui lo sa?

Importante per tutti gli utenti:
Scrivete all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico)
Scrivete alla direzione ospedaliera
Sommergeteli di lettere e mail scritte, con copia conoscenza in regione Lombardia e al Ministero della Salute … è la nostra unica arma. Usiamola!

 

Paola Tacchini

Cremona

6 risposte

  1. Aggiungo che non sempre il bollino che chiede l’urgenza della prestazione è sufficiente: se non c’è spazio si attende anche oltre le 72 ore previste. Inoltre mi è capitato un medico di famiglia che ha negato in partenza di apporre il bollino alla richiesta di una TAC con questa motivazione: ‘Tanto non gliela fanno perché non c’è possibilità di inserirla velocemente!’.

  2. Io personalmente sparerei a tutti quelli che sostengono l’Ospedalino nuovo e non si attivano per risistemare le grosse mancanze di medici! È vergognosa questa situazione 😠

    1. Carissima Elda se mi aiuti con l’arma sono disposto ad aiutarti perché in due è meglio.
      Libertà comunque ad altri di aggregarsi.

  3. Beh, si può sempre fare, a prezzi stracciati e senza alcuna lista di attesa, una consulenza per il microbiota intestinale. Proprio in centro a Cremona e senza dover prenotare una visita al Johns Hopkins, Baltimore, USA.

  4. Nei destinatari delle nostre legittime proteste, non ho visto il Centro tutela diritti del Malato. A proposito, esiste ancora?

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