Madonne discinte al Cremona Pride. Intolleranti verso gli intolleranti? Parliamone

7 Giugno 2022

Ancora a proposito delle riflessioni sul recente esordio cremonese di una gioiosa manifestazione a favore di LGBT e Madonne discinte e sulle riflessioni che l’hanno accompagnata, piace ricordare Karl Popper che già nel 1945 (La società aperta e i suoi nemici) sosteneva: “se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante, contro l’attacco degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti, e la tolleranza con loro”. Il che ci porta ad ulteriori questioni che ci permettiamo di discutere con i lettori del blog di Vittoriano Zanolli: Bisogna essere intolleranti contro gli intolleranti per salvaguardare la tolleranza? Se estendiamo la tolleranza agli intolleranti, allora potrebbero anche prevalere gli intolleranti. Però se manifestiamo intolleranza verso gli intolleranti, non cessiamo di essere tolleranti?  In altre parole: chi critica le manifestazioni pubbliche e gioiose LQBT è intollerante? Se così fosse è giusto che l’intolleranza vada quanto meno additata al pubblico ludibrio, di fatto proponendo l’intolleranza verso gli intolleranti. In questo modo però se chi si definisce tollerante non tollera gli intolleranti, diventa indubitabilmente anche lui intollerante. La discussione è aperta….

 

OCTOPUS

7 risposte

  1. Che illusa: pensavo che alla labirintica e inevadibile spirale di quesiti su tolleranti e intolleranti una democrazia che vuole rimanere tale avesse da tempo pragmaticamente provveduto definendo un perimetro
    di regole vincolanti per tutti. Per tutti significa per tolleranti e intolleranti: definizioni,queste, estremamente soggettive e pertanto buone solo a imbastire infiniti giochini di parole . Diritto civile, diritto penale, Costituzione. Gli strumenti ci sono. A quanto pare mancano gli strumentisti.

  2. Buongiorno Ada, buongiorno e complimenti, ben poco da dire, visto che hai sintetizzato molto bene: Costituzione, diritto civile, diritto penale, non rimane che applicarlo, tutto il resto è fuffa.

  3. Sembra che il buonsenso del buon padre di famiglia tanto caro ai nostri legislatori sia definitivamente seppellito.
    Mentre la confusione regna sempre più sovrana non esiste salvezza per nessuno.
    Mi viene in mente l’orchestra del Titanic: fino a quando continueremo a suonare per rendere meno evidente il naufragio del nostro mondo?

  4. Poiché esiste il reato di vilipendio alla religione ed esistono delle foto dove probabilmente le persone coinvolte sono ben identificabili, perché non denunciarli e processarli?

  5. Io sono per il rispetto di tutti e, ovviamente, pretendo il rispetto da tutti. L’episodio in oggetto non fa altro che danneggiare gli stessi che l’hanno messo in atto. Ma dove si è andati oltre il segno con l’aver sbeffeggiato l’immagine sacra della Madonna. La satira va bene su tutto, ma c’è un argomento che non ne può essere oggetto: la religione, qualunque essa sia. Facendo questo si violano le sensibilità e le coscienze dei credenti, e ciò non è permesso a nessuno. Forse costoro hanno dimenticato troppo presto ciò che capitò a Parigi a Charly Ebdo. Non è così che si difendono i diritti dei gay. Questo è l’unico modo per allontanare la comprensione della gente da ciò che non deve essere un problema ma un diritto sacrosanto.

  6. se c’è qualcuno di intollerante, è stato chi ha proposto “al pubblico ludibrio” l’immagine sacra della Madonna, tutto il resto è fuffa. Ma se incominciamo a giocare coi sofismi, rischiamo di perdere il contatto con la realtà, come fa l’autore dell’articolo. Se poi per tollerare l’autore intenda lasciar far ogni scemenza che passi per la testa, allora lui si pone anche al di fuori delle regole della comune convivenza. Meglio meno filosofia, se gli fa così male, e più i piedi per terra. Ma qualcuno potrebbe obiettare che si può anche lasciar fare, basta che la manifestazione sia “gioiosa”. Come no!

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