Mercato di Cremona, Bonali cerniera tra le persone

21 Settembre 2022

Il mercato di Cremona è un luogo molto frequentato, è dislocato tra gli spazi delle piazze che costituiscono il cuore del centro storico della città. Si entra e si esce dai portici, ci si infila tra strettoie che separano i banchetti, si cercano occasioni, prezzi stracciati, prezzi da boutique, ci si acquista di tutto. Molti sono i commercianti che da tantissimi anni costituiscono un punto di riferimento per i cremonesi: stesso posto, stesse persone che da dietro il bancone ti accolgono. Tra questi il signor Giuseppe Bonali. Il suo spazio è in piazza della Pace, dove inizia via dei Gonfalonieri. Il suo banco è sempre affollato, una merceria così ben fornita e in grado di consigliarti non è facile da trovare. Bonali, cremonese, con il nonno cavaliere del lavoro, pezzo grosso alla Pasta Combattenti di via Ghisleri, è persona schiva, di poche parole, che non si perde mai d’animo e sa sempre trovare una soluzione: non c’è cerniera che non riesca ad aggiustare, semplicemente sostituendo un cursore, stringendo con la pinza un gancio. Davvero grazie alle sue sapienti mani si evita di gettare una borsa, uno zaino, una cintura, un portafoglio, un abito.

Quando, dopo essermi servita da lui come cliente più volte, mi avvicino per chiedergli la disponibilità per un’intervista sorride schermendosi, stupendosi anche un po’ per l’insolita proposta. Mi allunga il suo contatto. Ne nasce alcuni giorni dopo una conversazione piacevole e interessante: ha 60 anni, lavora al mercato di Cremona da ben 31, dal 1991, prima in piazza Marconi e ora nella sua nuova collocazione. La merceria non è sempre stata la sua vocazione: ha studiato alla scuola alberghiera di Salsomaggiore, è un bravo cuoco e in occasione delle gite in gioventù sul lago d’Iseo nasce il desiderio di possedere un proprio banco, ma di alimentari. La vita dell’ambulante non è facile: ha già cambiato tre volte il camion che è impegnativo fisicamente da caricare e scaricare, i tempi sono lunghi, le estati sempre più calde, come quest’ultima, gli inverni invece recentemente più dolci e miti. ‘Tra gli ambulanti c’è sempre stata concorrenza, è vero – ammette –  ma anche tanta disponibilità all’aiuto reciproco. Se si rompe un ombrellone o si ha bisogno di una mano di fronte ad un imprevisto, i colleghi sono pronti ad aiutarti’. Il signor Giuseppe lavora con la moglie e talvolta la figlia, già laureata, li aiuta. La loro è una clientela affezionata, abituale. È un commerciante, è vero, ma le diverse necessità dei clienti lo hanno spinto a specializzarsi, a diventare “artigiano”.

Sono tantissimi gli episodi degni di essere ricordati, gli incontri con persone particolari, ‘Ricordo una signora che veniva sempre con un ombrellino bianco, un insegnante con un ampio cappello, tante persone eccentriche che si distinguevano dall’omologazione’. Mi fa notare come la clientela nel corso del tempo sia cambiata. Oggi sono molti  gli extracomunitari che cuciono, ricamano e svolgono professioni artigiane a cui altri non si avvicinano più. Gli domando se non abbia mai pensato di aprire un negozio abbandonando i mercati. Mi fa notare i costi per l’affitto, l’impegno finanziario richiesto. Tuttavia Giuseppe Bonali sottolinea che da lui si trova tutto. Sono parecchi i clienti che prima frequentavano le ormai rare mercerie della città e che si recano un po’ spaesate al mercato: ma il suo banco è impostato proprio come un negozio. ‘Non ci si serve da soli – spiega ancora – si danno consigli, si offre un servizio’. Una persona che si dedica alla sua clientela e all’acquirente occasionale con grande professionalità e che rappresenta un modello di salvaguardia dell’ambiente, di rispetto per gli oggetti. La cultura dell’oggetto di poco valore purché sia nuovo o alla moda è distante anni luce dalla sua mentalità artigiana, di conservazione, di cura per le cose e gentilezza verso le persone.

Dietro le migliaia di clienti incontrati nel corso degli anni, il signor Giuseppe ha immaginato vite e scoperto le persone più diverse. Intervistandolo ho scoperto un personaggio già conosciuto anche fuori da Cremona per la sua bravura come fotografo naturalistico, ma soprattutto un attento commerciante e artigiano, un uomo disponibile e gentile che dà al mercato il suo senso di luogo di scambio di merci e di incontro tra le persone.

 

Alessandra Fiori

9 risposte

  1. Non sono un frequentatore del mercato.
    Però il sig. Giuseppe Bonali mi è stato suggerito anni fa per valutare un problema di cerniere che nessun’altro sapeva affrontare e che lui invece ha risolto con grande perizia e cortesia. Successivamente mi sono servito ancora da lui più volte e lo consiglio vivamente. Bella persona

  2. Sono fedelissima cliente di questo banchetto! Bella idea fare un articolo sui volti storici del nostro bel mercato!

  3. Tutto ciò che viene raccontato per descrivere il sig. Giuseppe, che tutti famigliarmente chiamano Beppe, è vero. Mia moglie Anna nella necessità si rivolge a lui riscontrando oltre alla competenza molta disponibilità umanità e semplicità.
    Grazie sig. BEPPE si merita proprio questo bellissimo servizio.

  4. Grande persona e anche un grandissimo esperto di fotografia naturalista con importanti riconoscimenti in tutto il mondo .

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