Multiservizi cedute ai privati. M5s: ‘Infrazione per l’Italia?’

10 Giugno 2022
Affidamenti illegittimi società in house, Italia a rischio infrazione europea? M5S: «La politica prenda posizione. Azioni a tutto campo per impedire che cali il silenzio»
Il Movimento Cinque Stelle Lombardia, insieme all’eurodeputata Tiziana Beghin, ha illustrato le azioni in programma per tutelare i cittadini riguardo alla sentenza della Corte Europea per effetto della quale, in seguito a cessione anche di singole quote ai privati, i servizi in portafoglio alle società in house devono essere restituiti alla collettività e rimessi a gara. Una sentenza i cui effetti a cascata potrebbero rivelarsi devastanti per gli enti locali ed in merito alla quale i rappresentanti del Movimento chiedono chiarezza. Presentate un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere in merito all’eventuale avvio di una procedura d’infrazione e un’interrogazione a risposta immediata, per conoscere nel merito la posizione della Giunta regionale, che martedì prossimo sarà presentata in Consiglio Regionale.
Tiziana Beghin (eurodeputata M5S): «Ho presentato una interrogazione alla commissione Eu, per chiedere se la commissione intenda avviare una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, in merito alle società in house cedute ai private e che hanno mantenuto gli appalti. I giudici comunitari hanno confermato che in seguito a cessione, sia necessaria una nuova gara, prima che il servizio venga nuovamente affidato. Il mancato rispetto di quanto previsto dalla sentenza della Corte Europea espone i cittadini al rischio di essere penalizzati due volte. In primo luogo, rispetto ad una minor tutela dell’interesse pubblico, in seconda battuta rischiano di dover pagare il costo della procedura di infrazione. Attendiamo per la prima settimana di luglio una risposta chiara, da parte della Commissione».
Marco Fumagalli (M5S Lombardia): «Non vogliamo che i cittadini paghino per gli errori della politica, ma chiediamo sia la politica ad evitare che i cittadini paghino perché la politica non ha rispettato la legge. In questo ambito Regione Lombardia ha rilevanti responsabilità. La normativa, infatti, prevede che l’istituzione regionale sia obbligata per legge a dare conseguenza alle sentenze europee. Io chiedo che intervenga esattamente laddove esistono sentenze che stabiliscono l’illegittimità delle procedure, come nel caso della cessione di AeB ad A2A avvenuta presso il Comune di Seregno. Questo è quello che chiederò martedì in Consiglio Regionale. Noi non ci fermeremo. Non è solo un problema di legittimità, ma anche di costi. I cittadini stanno pagando bollette alte i sovraprofitti stanno andando a chi ha sbagliato».
Marco Degli Angeli (M5S Lombardia): «Dobbiamo anticipare gli effetti potenzialmente devastanti di questa sentenza nei nostri Comuni. Queste operazioni sono a decine sui nostri territori e secondo quanto stabilito dalla sentenza europea sono illegittime. Occorre subito una ricognizione sulle procedure da parte dei Comuni. Si tratta di servizi strategici e fondamentali: acqua, luce, gas, rifiuti. Noi vogliamo portare questa situazione all’attenzione dei consigli comunali, i sindaci devono mettersi a disposizione dei cittadini per fare chiarezze e dare risposte, perché gli effetti su di loro potrebbero essere nefasti. L’Europa ha tracciato una linea di demarcazione netta e chiara, d’ora in avanti bisogna muoversi in quella direzione e lavorare per sanare le irregolarità del passato».
Dino Alberti (M5S Lombardia): «Noi chiediamo venga attuata la sentenza della Corte di Giustizia Europea e lo chiediamo senza attendere mastodontiche riforme sul Codice degli Appalti. La sentenza rappresenta un’interpretazione autentica della normativa nazionale e riconosce quando contrasta con la normativa comunitaria e di conseguenza deve essere cambiata. Non bisogna aspettare, bisogna agire ora. A Brescia il servizio idrico integrato è totalmente pubblico, quindi affidato a società in house. Sappiamo che nel 2015 era stabilito che sarebbe diventato misto pubblico privato. È evidente che questa sentenza cambia tutto. Quando subentra un privato la società cambia ragione sociale. Quindi quegli stessi servizi ora dovrebbero tornare a gara. Con quale criterio e coraggio adesso le parti coinvolte intendono procedere nell’operazione? Il giorno dopo in cui A2A acquista una quota di Acque Bresciane, quest’ultima deve restituire i servizi alla collettività. Questo è scritto nero su bianco da sentenza. Si fermino, perché sostenere che non si stia violando nessuna norma è in contrasto con l’evidenza».
Simone Verni (M5S Lombardia): «Il tema non è solamente giuridico, ma anche, e forse soprattutto, politico. È sorprendente che solo il Movimento Cinque Stelle parli di quanto sta accadendo. Ciò che colpisce di più è il silenzio della politica, che sembrerebbe voler far passare la tempesta tenendola sottotraccia, di modo che nessuno se ne accorga e si possa andare avanti come nulla fosse, tanto al massimo a pagare saranno i cittadini. Noi stiamo lavorando per impedire che questo accada. Continueremo ad alzare la voce su questo tema che tocca le tasche di aziende e famiglie, finché le istituzioni non saranno costrette e a prendere atto del problema e risolverlo».

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