Oglio Po, apre il day hospital oncologico dono del territorio

13 Dicembre 2022

La riqualificazione del reparto è stata finanziata da una raccolta fondi di portata eccezionale: promossa dal Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po ha coinvolto imprenditori, associazioni e cittadini. Il reparto sarà punto di riferimento per oltre 3mila pazienti oncologici del distretto casalasco-viadanese.

Questa mattina il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha inaugurato “Il cielo in una stanza”. Si tratta del nuovo Day hospital oncologico frutto di una donazione straordinaria che ha dato vita ad uno spazio di cura innovativo, pensato per il benessere di pazienti e operatori. Dotato di otto poltrone per le terapie e quattro posti letto, risponde a criteri organizzativi e di comfort di altissima qualità ispirati ai principi di umanizzazione. Non sono mancati momenti di tensione sintetizzati dalla scritta sul cartello piazzato nel prato antistante l’ospedale, pubblicato in calce a quest’articolo: ‘Basta passerelle. Mantenete le promesse. Modello lombardo vergogna!!!’.

L’intero progetto è stato finanziato da una raccolta fondi di portata eccezionale, iniziata nel 2019 e promossa da Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po in collaborazione con l’associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po Asst Cremona. Fondamentale è stato il supporto di Cassa Rurale e Artigiana di Rivarolo Mantovano, Prometeo Onlus, Rotary Foundation, Fondazione Comunitaria, Fondazione Cariplo e Gal Terre del Po, oltre al coinvolgimento dell’imprenditoria locale e di molti cittadini.

I lavori di riqualificazione sono stati avviati nel marzo 2022 (grazie ad una disponibilità di più di 400mila euro) e si sono conclusi a dicembre, nel rispetto dei tempi previsti.

L’evento si è svolto nel giorno del trentesimo anniversario del presidio ospedaliero casalasco – la cui attività è iniziata il 13 dicembre 1992 – e ha visto la partecipazione di autorità locali, sindaci del territorio, operatori sanitari, donatori e associazioni di volontariato.

Ad accogliere il presidente Fontana sono stati il direttore generale dell’Asst di Cremona Giuseppe Rossi, il direttore sanitario Rosario Canino, il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, il direttore generale Ats Val Padana Salvatore Mannino e del direttore del Distretto Oglio Po Casalasco-Viadanese Elena Mariani.

Dopo la benedizione del cappellano dell’Oglio Po don Alfredo Assandri, il taglio del nastro ha aperto la visita ai nuovi spazi destinati alla cura dei pazienti oncologici, guidata dagli architetti Paola Tagliavini e Daniel Damia, autori del progetto.

Al termine della cerimonia, il presidente dell’associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po Claudio Toscani ha consegnato al presidente Fontana una copia del libro “Trent’anni di Oglio Po”, realizzato in occasione delle celebrazioni del trentennale dall’apertura dell’ospedale casalasco.

IL DG ROSSI: LA GENEROSITÀ DI UN TERRITORIO CHE CONTINUA A SORPRENDERE

Il direttore Rossi ha espresso a nome dell’Asst di Cremona un grande ringraziamento a tutti i sostenitori che hanno reso possibile la realizzazione di questo bellissimo progetto iniziato nel 2019, parte integrante del potenziamento dei servizi offerti dall’Oglio Po. «Un’autentica impresa realizzata da un territorio generosissimo che non finisce di sorprendere. Il day hospital è un luogo che funge da punto di incontro tra ospedale e servizi territorialimantenendo al centro la persona», ha affermato.

«Ispirato a modelli di eccellenza internazionale nel campo delle cure oncologiche, il nuovo reparto nasce dall’analisi delle esigenze degli operatori e dei pazienti e trova i suoi punti di forza in percorsi terapeutici e assistenziali che puntano a migliorare l’efficacia dei trattamenti e la relazione tra individuo, ambiente e paesaggio. La cura, oggi, deve occuparsi sia del corpo sia del benessere psicofisico della persona, alleviando il più possibile la sofferenza, l’ansia e la paura, soprattutto di chi affronta un problema oncologico. Questo day hospital rappresenta la massima espressione del concetto di cura inteso come cultura, un esempio da esportare e replicare».

FONTANA: “FORMIDABILE INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ”

«A nome di Regione Lombardia ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questa formidabile iniziativa di solidarietà», ha affermato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. «Una struttura che nasce da e per i cittadini, coniugando modelli di vera eccellenza sanitaria con l’esigenza di dare risposte concrete a vantaggio di operatori e pazienti, testimonianza che l’Ospedale è un bene cittadino cui tutti gli attori convergono e si riconoscono. Anche questo presidio dimostra di cogliere un aspetto cardine del nuovo welfare lombardo: il collegamento e la complementarità tra ospedale e servizi territoriali, in cui l’unica centralità è la persona».

L’OSPDEALE OGLIO PO È NEL CUORE DELLA COMUNITÀ

Come ha sottolineato il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, «Il nuovo day hospital, nato dal progetto “il Cielo in una Stanza”, dimostra la grande forza e generosità del territorio casalasco, rappresentato dal Rotary Casalmaggiore Oglio Po e dall’associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po. Questa iniziativa attesta l’impegno di una serie infinita di aziende e persone singole che hanno donato ancora una volta per la propria Comunità migliaia di euro, con l’aiuto di Gal Terre del Po e Fondazione Comunitaria e Cariplo. È la prova diretta di quanto le persone tengano al proprio ospedale per acuti, a trent’anni dalla sua inaugurazione».

PUNTO DI RIFERIMENTO PER OLTRE 3MILA PAZIENTI

«Il Day Hospital oncologico dell’ospedale Oglio Po dà concretezza alla volontà della direzione strategica di garantire la presenza di personale dedicato e un servizio divenuto un punto di riferimento importante per l’area casalasco-viadanese» ha precisato il direttore sanitario Rosario Canino.  «Risponderà alle esigenze di circa 3500 pazienti che potranno trovare qui le cure necessarie evitando di percorrere numerosi chilometri ogni giorno per raggiungere una struttura oncologica. La riqualificazione degli spazi li ha resi più funzionali, contemporanei, in grado di migliorare la qualità dell’intero contesto assistenziale. Ci auguriamo possa essere motivo per un ulteriore rilancio dell’Oglio Po».

L’ORGOGLIO DEI DONATORI E LE CAMERE CON VISTA GREEN

Come ha sottolineato il presidente del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po Francesco Ferron a nome di tutti i donatori, «L’inaugurazione del day hospital oncologico è motivo di orgoglio per tutte le associazioni, le imprese e i privati che hanno scelto di contribuire attivamente a questo progetto. Ancora una volta, il pensiero va a chi potrà beneficiare di questo luogo di cura, accorciando ulteriormente la distanza tra ospedale e territorio. Per questo motivo, l’apertura del reparto verso l’ambiente esterno e la valorizzazione del verde assume un significato particolare».

«Anche Gruppo Saviola ha partecipato attivamente a questo importante progetto per il territorio finanziando, proprio alla luce della vocazione green e sostenibile dell’azienda, la realizzazione dei “Giardini dell’Oglio Po” che arricchiscono di verde la parte esterna del reparto oncologico e donano benessere e serenità ai pazienti. Inoltre, il Gruppo ha donato anche pannelli per la realizzazione di strutture interne come arredi e alberi stilizzati realizzati con il pannello ecologico 100% recycled wood che è il fiore all’occhiello della produzione del Gruppo industriale viadanese».

L’ARCHITETTURA CHE CURA A MISURA DI PERSONA

Curato dagli architetti Paola Tagliavini e Daniel Damia, il progetto ha ridisegnato spazi e fruibilità del reparto per renderlo «un luogo di rigenerazione e guarigione – spiegano – dando priorità alla dimensione umana della cura, al benessere in relazione al verde e alla bellezza percepita. Siamo molto felici di questo risultato, frutto di importanti sinergie: ci auguriamo che “Il Cielo in una stanza” possa essere un modello replicabile, in quanto l’architettura che Cura non è solo un sogno ma una bella realtà che guarda al futuro».

Il reparto si presenta luminoso e ampio, principalmente nella parte di accoglienza in cui verranno svolte attività di supporto a pazienti, medici e familiari, facilitando la creazione di un rassicurante senso di comunità. La scelta dei colori, della luce e degli arredi restituisce una piacevole sensazione di armonia in tutto il reparto.

LE TRE AREE CHE DEFINISCONO IL DAY HOSPITAL ONCOLOGICO

  1. Area accoglienza, ampia e luminosa a favore della comunicazione

La zona che include sala d’attesa e reception è stata ampliata: spaziosa e luminosa, è pensata per favorire l’incontro tra i degenti e i familiari, il personale medico e le associazioni di volontariato nel rispetto delle norme di prevenzione del Covid-19. Affacciata direttamente sull’ingresso, la reception diventerà fulcro e punto di riferimento tra le funzioni.

  1. Area terapia e cura, intimità e comfort

Gli ambienti dedicati alle terapie assicurano privacy e intimità. L’illuminazione sarà morbida e puntuale, sono previste sedute per i familiari, uno spazio per l’attività di lettura ad alta voce, una piccola fontana di acqua calmante e distensiva. Come risaputo, abbassare i livelli di stress aiuta a migliorare l’efficacia della terapia. Le camere saranno trattate come ambienti domestici, non avranno letti ma comode poltrone orientate verso gli spazi verdi per il benessere psicofisico, predisponendo la persona ad una migliore reazione alle cure.

  1. Area verde: Healing garden per il benessere

L’intero intervento di ristrutturazione è caratterizzato dalla presenza di due aree verdi, una ampia e naturale ad est, una ad ovest all’interno del cortile. Nelle stanze dedicate alla cura chemioterapica, le poltrone – rivolte verso le finestre – favoriscono la connessione visiva con il giardino, attivando inconsciamente i benefici dell’Healing garden, ovvero un giardino contemplativo visibile anche dai letti del reparto. Le essenze scelte stupiranno con scenari sempre diversi; la presenza della vasca d’acqua favorirà il ritorno di uccellini, farfalle ed insetti, ricreando un habitat naturale quasi perduto. Il giardino è aperto a chiunque voglia goderne i benefici, riportando il ruolo terapeutico della natura all’interno dell’architettura ospedaliera.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *