Ospedale, risparmiare 350 milioni ed evitare la patente di stupidità

30 Marzo 2024

La crisi economica attuale, in tutti i settori, ci impone un salutare ripensamento: non più la corsa indiscriminata alla produzione edilizia e al consumo che ha accompagnato il falso sviluppo di questi ultimi anni, ma il pieno utilizzo dell’esistente ed eliminazione degli sprechi.

L’ospedale maggiore di Cremona ha 50 anni e al netto della trascuratezza subita, gode di una integrità inalterata di tutte le sue parti strutturali, sancita da ingegneri, architetti, geometri e tecnici del settore. L’attuale ospedale consente, con una riqualificazione-ristrutturazione, di integrare nella stessa struttura l’assistenza sanitaria primaria e specialistica, di ottenere un ospedale del futuro completamente innovativo e tecnologicamente all’avanguardia. Un ospedale dove l’architettura mette il paziente al primo posto,con spazi accoglienti e umani.

La pianta e la disposizione dell’attuale edificio consentono, a pazienti e visitatori, di orientarsi facilmente. La localizzazione, scelta allora da una Giunta comunale intelligente e previdente e la grande superficie verde alberata che lo circonda creano una connessione con il luogo circostante.

La riqualificazione-ristrutturazione permette di intervenire a stralci e di destrutturare i percorsi delle nuove realizzazioni, oltre a garantire la possibilità di perfezionare acquisizioni e realizzare lavori rivolgendosi puntualmente e distintamente agli operatori più competenti e competitivi.

Per l’intervento di ristrutturazione verrà utilizzato il sistema off-site, costruzioni a secco, con elementi prefabbricati che vengono poi assemblati in modo veloce in cantiere. Questo metodo permette di realizzare opere per l’antisismico e l’isolamento termico. Non produce inquinamento, non crea disagi ai pazienti, non produce CO2 (la nuova costruzione al contrario la aumenta del 46%)

Alla fine dell’intervento, durata di circa 5-7 anni, si otterrà un ospedale in assoluto al passo con i tempi, con un risparmio di quattrini pubblici, cioè nostri, di oltre 350 milioni, documentabili.

Nonostante tutte queste ragioni, Fratelli d’Italia, Partito Democratico, Forza Italia, campo grandissimo delle cento pertiche, continuano a sostenere la necessità di un nuovo ospedale. Tutti i
responsabili, politici, editori eccetera. di questa malsana idea, se solo dovessero scommettere un centesimo proprio, rinuncerebbero immediatamente all’operazione. Certo che le persone devono guadagnarsi il proprio stipendio, anche a costo di dover sottostare a diktat antidemocratici, umilianti, putiniani, come la censura dei miei interventi sul quotidiano locale.

Abbiamo il primato di città più inquinata d’Europa. Con l’affaire ‘nuovo ospedale’, se non si cambia rotta, avremo anche la medaglia della stupidità.

Nel frattempo sembra che i nostri ‘cugini’ piacentini abbiano scelto il loro nuovo ospedale. Accattivante e goloso, come per un bambino una fetta di torta. Mentre il progetto del nostro ipotetico ospedale ricorda le balere ed è a un solo giro di valzer, come la biblioteca di Fano, i cuginetti come al solito ci battono,+ e puntano su un ospedale a due giri di valzer più la piroetta. Ecco la sorpresa che i piacentini hanno trovato nell’uovo di Pasqua. Guardate la foto dell’ipotetico ospedale dei nostri ‘cugini’. Ma ovviamente è un paradosso: quelli sono uffici.

 

Giorgio Mantovani

 

 

6 risposte

  1. Caro geometra Mantovani, Pizzetti nella sua intervista rilasciata ieri, dall’alto della sua competenza, ha sentenziato che ormai non dobbiamo più pensare al se fare o non fare, ma al come. E per la realizzazione pratica della sua creatura è anche disposto a ricevere opinioni e consigli. Se non ci sta bene… c’è sempre il TAR a disposizione. Ipse dixit. Che arroganza!

  2. Cari 5000 cremonesi che avete firmato a favore della ristrutturazione del vecchio ospedale, attaccatevi al tram! Questo è il Pizzettipensiero. Avete osato eleggere Fontana e compagni che non stanno dalla parte del PD ma che in questo caso fanno gioco. Fontana ha promesso ( peraltro aveva promesso più volte, insieme all’assessora Moratti che Cremona avrebbe ottenuto il DEA di secondo livello di cui non si parla più perché è finito a Mantova!) qualcosa che appoggia la sua posizione del nostro ex onorevole, quindi in questo caso va “democraticamente” ringraziato per la sua disponibilità e per le risorse che generosamente ha concesso a Cremona.

  3. Deve vincere il buon senso non la millenaria piaga delle mazzette, appalti preferenziali gestione manageriale che tiene conto dei profitti che mai si troveranno e dove saranno andati. Se i Cremonesi apaticamente accetteranno nel bisogno non dovranno aprire bocca e vivere sulla propria pelle il risultato di una operazione finanziaria non di sanità per tutti.

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