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Ospedale, parto senza dolore: dal 7 giugno nuovo percorso

31 Maggio 2024

Da venerdì 7 giugno all’ospedale di Cremona sarà attivo un nuovo percorso per il parto senza dolore. Le future mamme avranno a disposizione un percorso dedicato per valutare la possibilità di intraprendere la scelta della partoanalgesia, con il supporto degli specialisti. Come spiega Aldo Riccardi (direttore Dipartimento materno infantile, nella foto centrale con la sua équipe): «Sino a oggi la valutazione anestesiologica per il parto era inserita nelle agende del prericovero chirurgico. Dal mese giugno si cambia: le donne in gravidanza avranno una linea preferenziale all’interno degli ambulatori di ostetricia e ginecologia. Con questa scelta si è deciso di integrare e rafforzare il percorso di presa in carico della donna durante la gravidanza, offrendole uno spazio unico e famigliare e una migliore organizzazione del servizio. Ad oggi, nella nostra struttura – conclude riccardi – il 30% delle donne che scelgono il parto naturale, optano per la partoanalgesia. Una possibilità che sentiamo di promuovere perché – pur riducendo il dolore – preserva l’essenza di questa esperienza unica e irripetibile per la donna e l’intero nucleo famigliare».

IL BENESSERE DELLA DONNA AL PRIMO POSTO

Il percorso è frutto della collaborazione multidisciplinare fra area sanitaria e amministrativa che ha coinvolto i reparti di Ostetricia e ginecologia, la Gestione operativa, l’Area accoglienza – Cup, la Direzione assistenziale delle professioni socio sanitarie, la Direzione medica e la struttura di Anestesia e rianimazione.

«Si tratta di una iniziativa tesa al benessere delle donne – sottolinea Enrico Storti (Direttore dipartimento emergenza urgenza). Uno degli scopi è quello di garantire loro un ambiente più confortevole da non condividere con i pazienti che hanno problemi diversi. Il colloquio con l’anestesista, inoltre, offre alle future mamme la possibilità di affrontare dubbi e gestire eventuali ansie, soprattutto di conoscere le diverse possibilità per affrontare l’evento parto con la massima tranquillità. È anche un modo per iniziare a prendere confidenza con il luogo e per entrare in relazione con gli operatori e le operatrici che si occuperanno della neomamma e del neonato».

COME SI ACCEDE AL SERVIZIO

Per ricevere la valutazione di idoneità alla partoanalgesia e poterla programmare prima del parto, è necessario fissare un appuntamento dalla 30^ alla 35^ settimana di gravidanza, telefonando al numero 0372 405638, dal lunedì al venerdì, dalle 12.00 alle 13.30.

Il percorso di valutazione alla partoanalgesia è gratuito e non serve l’impegnativa del medico.

COSA FARE IL GIORNO DELL’APPUNTAMENTO

Il giorno dell’appuntamento la futura mamma dovrà recarsi, fra le 7.00 e le 7.30 del mattino, agli sportelli Cup dell’Ospedale di Cremona. Gli operatori la inseriranno in lista d’attesa e genereranno la cartella clinica. Una volta conclusa l’accettazione, dovrà rivolgersi agli ambulatori di ostetricia (7° piano, ascensori lato destro). Qui verranno fatti gli esami del sangue (emocromo e coagulazione), l’elettrocardiogramma (ECG) e la valutazione anestesiologica che consiste nella visita e nel colloquio informativo con l’anestesista.

PARTOANALGESIA, SCELTA INDIVIDUALE

«La percezione e la tolleranza del dolore sono fattori variabili da persona a persona, pertanto la scelta di affrontare l’esperienza parto senza dolore è del tutto individuale – precisa Michele Cataldo (Anestesista, Ospedale di Cremona). Va ricordato che il dolore da parto ha delle caratteristiche specifiche: una durata limitata e un epilogo di gioia per la nascita del proprio figlio o figlia. Fare una valutazione di idoneità per una eventuale anestesia durante il parto non è vincolante, si può sempre cambiare idea. Per noi, raccogliere con anticipo tutte le informazioni sulla di salute della donna è molto utile, consente di accelerare l’applicazione della procedura al momento del parto».

La tecnica utilizzata per eliminare il dolore è l’epidurale, «con questa procedura il dolore diminuisce sensibilmente – commenta Cataldo – ma rimangono inalterate sensibilità cutanea, capacità motoria e soprattutto la percezione delle contrazioni uterine».

L’epidurale prevede un’anestesia locale a livello della zona lombare (schiena) a cui segue l’introduzione nello spazio peridurale lombare di un sottile catetere attraverso un apposito ago.

Il catetere rimane posizionato per tutta la durata del travaglio per la somministrazione ripetuta di anestetico locale associabile a piccolissime dosi di oppiacei.

In allegato: fotografia del gruppo di lavoro sul percorso partoanalgesia in ostetricia, da sx Aldo Riccardi, Paola Parma, Naike Marcotti (Ostetricia e Ginecologia), Enrico Storti (Anestesia e rianimazione) ed Elena Botteselle (Gestione Operativa)

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