Paola Moglia a Mantova cerca il dialogo col Mantegna

11 Dicembre 2023

Creare tra realtà e sogno. Materia e spiritualità nell’opera di Paola Moglia: questo è il titolo della personale dell’artista cremonese inaugurata il 7 dicembre scorso a Casa del Mantegna, a Mantova. L’esposizione chiuderà il 28 gennaio 2024

Paola è di Cremona e per la prima volta ha l’occasione di farsi conoscere e apprezzare anche nel capoluogo virgiliano. L ‘opera materica di Moglia cerca un dialogo con Andrea Mantegna, il grande maestro del Rinascimento, non nel segno dell’emulazione – impossibile -, ma nel segno della sospensione fra reale e sogno, laddove la realtà è il gesto pittorico dell’artista e il sogno è l’intuizione creativa che lo muove e l’esito che produce.

In questo senso l’opera di Paola Moglia e i suoi lavori sono un braccio di ferro fra realtà e irrealtà. Le foglie, gli elementi materici, l’acciaio, i tessuti diventano altro e costruiscono un’altra realtà, assumono un’altra funzione, raccontano un nuovo stare nello spazio. Al tempo stesso quegli elementi materici che caratterizzano l’atto creativo assurgono ad un anelito spirituale, laddove lo spirito sta nella volontà di cogliere il respiro autentico degli elementi che si riflette nell’anima del pittore creatore.

Sfogliando il catalogo che accompagna la mostra, si capisce perché Paola stia in questo spazio magico. Aver scelto la Casa del Mantegna come luogo della sua prima esposizione in terra mantovana conferma la tensione di Paola Moglia nel leggere e abitare gli spazi con le sue opere, trasformandoli e non rendendoli solo palcoscenico della sua creatività. E dopotutto lo stesso Mantegna dimostra come il portato della tradizione classica, la precisione della rappresentazione e delle proporzioni coesistano con una lettura personale dell’antico in cui la linea, la luce e il colore si inseriscono nello spazio prospettico e nelle ambientazioni anticheggianti determinando suggestive atmosfere, rafforzandosi insieme per rendere emotivamente percepibile l’immagine rappresentata. La suggestione del cortile circolare che si inserisce in una forma quadrata di una casa costruita con rigore ed eleganza classica regala una sorta di spirituale perfezione, un’armonia che il corpo del visitatore percepisce muovendosi negli spazi della casa del Mantegna, un omaggio o un semplice richiamo alle antiche domus romane, secondo i dettami di Leon Battista Alberti.

Agli inizi della sua carriera artistica, Paola Moglia incontra il maestro Giorgio Mori con il quale prosegue un lungo periodo di pittura figurativa. E’ stata Art Director presso alcune agenzie pubblicitarie prima a Milano e successivamente a Bologna.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *