Parkinson, modello di cura integrativa: convegno il 10

8 Dicembre 2022

“MODELLO DI CURA INTEGRATIVA”
UN CONVEGNO MULTIDISCIPLINARE PER PARLARE DI PARKINSON

E CURA CON GLI SPECIALISTI DEL TERRITORIO
Appuntamento sabato 10 dicembre alle ore 10 al Museo Civico di Cremona
L’iniziativa è organizzata dalla Confederazione Parkinson Italia

e dedicata al neurologo Luciano Abruzzi
Terapia farmacologica, attività fisica e nutrizione per rallentare la malattia e favorire l’efficacia delle terapie

Sabato 10 dicembre alle ore 10 si terrà a Cremona presso la sala Puerari del Museo Civico di Storia Naturale (via Ugolani Dati 4) il convegno “Modello di cura integrativa”, dedicato alla malattia di Parkinson. L’iniziativa è organizzata dalla Confederazione Parkinson Italia, in collaborazione con l’associazione “La Tartaruga onlus” e ASST di Cremona.

Il progetto “Modello di Cura Integrativa” si fonda sui “tre pilastri della cura”: la terapia farmacologica, l’attività fisica e la nutrizione che, integrati fra loro, rappresentano una garanzia di efficacia terapeutica nel tempo per la persona con malattia di Parkinson. I tre argomenti saranno trattati da diversi professionisti, tra cui tre specialiste di Asst Cremona, che avranno così occasione di approfondire diversi aspetti del percorso integrato di cura e riabilitazione attivo presso l’Ospedale di Cremona.

L’incontro sarà moderato da Stefania Mattioli (responsabile Comunicazione e relazione esterne Asst di Cremona).

Al termine dei lavori, seguirà un momento dedicato a domande e risposte.

FARMACI E FISIOTERAPIA

Tra i relatori dell’Asst di Cremona che prenderanno parte al convegno, la neurologa Valentina Puglisi (che con la collega Valeria De Giuli gestisce l’Ambulatorio Parkinson) tratterà “La terapia nelle diverse fasi della malattia”. «Il primo approccio terapeutico è di tipo farmacologico – spiega – volto ad ottenere il massimo dell’efficacia già nelle prime fasi e consentire successivamente l’adozione di soluzioni più avanzate, come la neurostimolazione, l’infusione intraduodenale o sottocutanea».

Letizia Pezzi, fisiatra all’ospedale maggiore di Cremona, illustrerà in seguito l’importanza della riabilitazione nella malattia di Parkinson. «La fisioterapia – afferma – è parte essenziale del percorso: se praticata con costanza e intensità adeguate può incidere sulla plasticità neuronale, consentendo di agire sul sistema nervoso centrale. Purtroppo, non possiamo arrestare la malattia né farla regredire, ma possiamo cercare di rallentarla il più possibile».

L’IMPORTANZA DELLA NUTRIZIONE

Tra i temi trattati non può mancare l’alimentazione, che nella malattia di Parkinson può influire in modo significativo sull’assorbimento dei farmaci e sul benessere del paziente. «La cura inizia da una buona alimentazione – commenta Flavia Cornacchia, nefrologa ed esperta di nutrizione clinica all’ospedale di Cremona – Dal punto di vista nutrizionale, la gestione del paziente con Parkinson esige un piano alimentare adeguato: numerosi studi dimostrano come la dieta mediterranea possa contribuire sensibilmente a rallentare la progressione della malattia».

Un altro capitolo è legato all’interazione degli alimenti con i farmaci per il Parkinson: «Occorre sapere che ci sono alimenti – in particolare quelli proteici – che riducono l’assorbimento del farmaco e lo rendono inefficace. Ridistribuirli nell’arco della giornata in base all’assunzione dei medicinali è molto importante per rendere la terapia efficace senza sbilanciare l’alimentazione del paziente», prosegue Cornacchia.

«Per quanto riguarda la gestione dei sintomi caratteristici – disturbi intestinali, urinari, disfagia – possono essere gestiti dando ai pazienti informazioni nutrizionali utili a mantenere il benessere quotidiano, tenendo sempre presenti le condizioni generali della persona, al di là della malattia». Per questi motivi, il nutrizionista dovrebbe essere consultato già alla prima diagnosi, e seguire il paziente per tutta la durata del percorso di cura. «Intervenire fin dall’inizio con un’educazione alimentare adeguata – conclude Cornacchia – può incidere in modo significativo sull’ avanzamento della malattia e migliorare la qualità di vita di chi la affronta».

MODALITÀ DI ACCESSO

Il convegno è a partecipazione libera e gratuita.

Si potrà seguire l’iniziativa anche sulla piattaforma Zoom, cliccando al seguente link:

https://us06web.zoom.us/j/88567450541?pwd=WVdKelJmUlZSY0UybGJ0Z0ZlNmcxUT09

ID riunione: 885 6745 0541

Passcode: 774256


Per informazioni

email: latartarugaonlus@hotmail.com

IL PROGRAMMA

Ore 10.00

Francesca Mancini e Michele Gennuso

Neurologi

Saluti di apertura e commemorazione del Dottor Luciano Abruzzi

Ore 10.10

Valentina Puglisi

Neurologa

La terapia nelle diverse fasi della malattia

 

Ore 10.20

Francesca Mancini

Neurologa

“Telemedicina: Contributo al modello di cura integrativa per la malattia di Parkinson

 

Ore 10.30

Letizia Pezzi

Fisiatra

Riabilitazione nella malattia di Parkinson: una necessità

 

Ore 10.40

Gianluca Rossi

Fisioterapista

La tua fisioterapia su misura

 

Ore 10.50

Flavia Cornacchia

Nefrologa e Nutrizionista

L’importanza dell’alimentazione nella malattia di Parkinson

IL PARKINSON

Il Parkinson colpisce 5 milioni di persone nel mondo, di cui poco meno di 400 mila solo in Italia.  «In provincia di Cremona sono almeno 1000-1500 i pazienti diagnosticati», afferma Bruno Censori, direttore dell’UO Neurologia dell’Ospedale di Cremona. «Ogni anno l’ambulatorio Parkinson segue circa 400 pazienti e conta una ventina di nuovi casi. Si stima che nei prossimi quindici anni ci saranno 6mila nuove diagnosi ogni anno; di queste, 3mila coinvolgeranno persone giovani (under 60). «All’Ospedale di Cremona – prosegue Censori – è attivo un percorso integrato di cura, che tramite l’Ambulatorio Parkinson assicura la presa in carico del paziente in tutte le fasi della malattia».

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