Patologia neonatale, donati un respiratore e una lampada

27 Giugno 2022

L’associazione TINsieme ha donato all’Unità Operativa di Patologia Neonatale dell’Asst di Cremona un respiratore per la ventilazione neonatale non invasiva e una lampada per la fototerapia, destinati alla cura dei piccoli pazienti. Stamattina all’Ospedale di Cremona è stata formalizzata la consegna del materiale, in presenza Rosario Canino (direttore sanitario), Bruno Drera e Verena Bolchi (rispettivamente responsabile e coordinatrice UO Patologia Neonatale).

Come ricordano la presidente di TINsieme Sonia Ballestriero e la segretaria Monica Ravani, l’associazione è nata otto anni fa per volontà un gruppo di mamme e dell’ex direttore Carlo Poggiani. Dal 2014 ad oggi si è adoperata per sviluppare progetti a favore dei neonati prematuri, raccogliere fondi e tradurli in donazioni.

OGNI ANNO 200 BAMBINI SEGUITI IN UTIN

Il direttore sanitario Rosario Canino ha ringraziato i volontari, «che sono sempre stati presenti, e vicini al reparto con iniziative importanti e di grande sensibilità». Ogni anno nel reparto di Ostetricia e Ginecologia – diretto da Aldo Riccardi – nascono circa 1200 bambini. Di questi, 200 hanno bisogno di essere seguiti in Patologia neonatale; la ventilazione non invasiva riguarda il 20-30 per cento dei piccoli degenti, per diverse patologie.

RESPIRO SPONTANEO E NON INVASIVO

«I dispositivi donati da TINsieme sono di ultima generazione – spiega Drera – Il respiratore “Giulia” è un ventilatore per neonati in terapia intensiva, in grado di garantire diverse tipologie di ventilazioni non invasive. Questa metodica permette di lasciare in respiro spontaneo il neonato, che viene aiutato tramite una pressione positiva, riducendo la fatica respiratoria e migliorando gli scambi di ossigeno e gas nel sangue.

Ciò consente inoltre di ridurre i rischi legati all’intubazione nella ventilazione meccanica invasiva. «Nella stagione epidemica autunnale – prosegue Drera – le neonatologie si fanno carico anche di neonati con la bronchiolite, che porta ad un’impennata di ricoveri. Nei prossimi mesi questa macchina ci verrà in aiuto per garantire ai piccoli degenti una ventilazione migliore e più confortevole».

NUOVE TECNOLOGIE E FORMAZIONE

La donazione comprende anche una lampada “Elios”, progettata per integrare la fototerapia intensiva e il trattamento termico dei neonati. «Questo strumento ci permette di ampliare la gamma di lampade che già abbiamo – aggiunge Drera – In particolare, quest’ultima emette una luce ultravioletta fredda adatta alla terapia per l’ittero ed è dotata di un sistema di autoregolazione della temperatura, che avviene tramite una sonda a contatto con il neonato sottoposto alla fototerapia».

TINsieme ha supportato anche la formazione dei neonatologi dell’ospedale di Cremona: «Il nostro impegno continua» affermano le referenti Sonia Ballestriero e Monica Ravani. «Noi ci siamo, e siamo a disposizione per supportare come possibile il reparto».

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