Pnrr, la Corte dei Conti boccia tutti i Comuni lombardi

2 Gennaio 2023
I Comuni vengono invitati a correggere “le difformità” in relazione ai conti che non tornano “anche al fine di consentire un accurato monitoraggio da parte delle Amministrazioni centrali titolari e gli interventi da parte della Corte dei Conti”. Gli ‘scostamenti’ tra le somme riferite ai magistrati e quelle inserite nel Regis sono di qualche milione per ciascuna provincia, chi più chi meno. In qualche caso, i Comuni sono esortati ad “aggiornare le procedure di gara per rispettare il termine per il conseguimento degli obbiettivi” come indicato dal cronoprogramma datato 2021. Sulla governance della Città Metropolitana di Milano, la Corte dei Conti “si riserva di valutare l’efficacia del modello scelto” che prevede una “cabina di regia, organo di governo e di indirizzo che si rapporta direttamente all’organo politico, ovvero al sindaco metropolitano, in grado di assumere decisioni strategiche”.
Non si salva nessuno. La pagella della Corte dei Conti su come i Comuni lombardi stanno gestendo i fondi del Pnrr è severa. Numeri che non tornano, figure di controllo che mancano, informazioni poco trasparenti. Nei giorni scorsi, i magistrati contabili hanno emesso le delibere che analizzano la gestione del ‘tesoro’ messo a disposizione degli enti locali. E praticamente per tutti è arrivata la strigliata di fine anno. I rimproveri per i Comuni nelle delibere ‘fotocopia’ sono sempre gli stessi: non hanno costituito una “specifica struttura di controllo né indicato un dirigente per il coordinamento e il controllo dei programmi, progetti e interventi del Pnrr”, “le informazioni sull’espletamento delle gare sugli affidamenti acquisite in corso di istruttoria, su altre banche dati e quelle reperibili sul sito del Comune non sono soddisfacenti”, “sono emerse significative discrasie tra i dati sull’amministrazione dei progetti comunicati alla Corte dei Conti dal Comune e quelli tratti dalla piattaforma Regis”, sulla quale, per disposizione del Mef, va comunicato passo dopo passo l’andamento della distribuzione dei soldi.

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