Premio Arte & Salame a ‘Cibo’ Pier Paolo Spinazzè

7 Ottobre 2023

Nella seconda giornata della Festa del Salame in programma fino a domenica 8 ottobre nel centro di Cremona viene consegnato il premio “Arte & Salame” allo street artist Pier Paolo Spinazzè in arte Cibo. Una kermesse che celebra il salame in tutti i sensi e nel viaggio multisensoriale del salame non poteva mancare la vista, attratta in moltissime città dalle opere di Cibo, lo street artist che da oltre quindici anni copre con la sua arte i messaggi d’odio e violenza che frequentemente appaiono sui muri delle città. Il soggetto delle sue opere sono i prodotti e i piatti che caratterizzano la gastronomia italiana, ma pochi sanno che, quando tutto è partito, i suoi primi graffiti riproducevano proprio dei salami.

“Il mio primo intervento è nato in modo spontaneo per cancellare simboli d’odio perché ero stanco di vedere simboli fascisti, svastiche nella mia città e ho deciso di iniziare a coprirli con murales.  – spiega Pier Paolo Spinazzè – ho iniziato a disegnarci sopra del cibo che evoca la tradizione del territorio in cui lo realizzo di volta in volta diverso. Non è solo funzionale, togliendo le scritte d’odio e rendendo più bello e colorato un muro, oltre a raccontare una storia. Cercavo un simbolismo che mi permettesse di sensibilizzare sul tema attraverso immagini che arrivassero a tutti. Il tema CIBO per noi italiani è molto importante, rappresenta parte della nostra cultura, cerco di portare l’attenzione sul tema della discriminazione e affrontare tematiche spesso complesse ma in maniera leggera e comprensibile a tuttiTecnicamente in Italia io ho la stessa colpa di chi fa le svastiche, ma fortunatamente i giudici riescono a capire che io lascio il muro molto meglio di come l’ho trovato.

“La festa del Salame 2023 omaggia il salame in tutti i sensi, e non poteva mancare la vista – spiega Stefano Pelliciardi di SGP Grandi Eventi – siamo contenti di premiare Pier Paolo Spinazzè per le sue opere artistiche che si possono ammirare sui muri delle città che raccontano una storia e vogliono, in modo espressivo, cancellare l’odio”.

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