Gli dei mitologici rivivono nel moderno Olimpo. Si credono immortali?

26 Agosto 2023

Ricordo che quando ero ragazzino mi domandavo spesso che fine avessero fatto gli antichi dei. Dico questo perché amavo la mitologia, al punto che queste divinità avevano finito con l’essere parte delle mie fantasie quotidiane; le loro figure mi
facevano compagnia mentre leggevo e rileggevo le loro gesta sui libri che fortunatamente riempivano gli scaffali della biblioteca di casa. La domanda che sovente mi chiedevo “che fine avranno fatto?” ha trovato risposta solo in questi anni, grazie ai telegiornali. Attraverso i notiziari ho visto la trasformazione scenica di questi “immortali” che hanno buttato alle ortiche peplo, mantello e calzari e sono scesi dall’Olimpo in elicottero – protetti da scherani in doppio petto e occhiali scuri – , fanno bagni di folla elargendo gesti benevoli fra un oceano di fazzoletti sventolanti e mani che si sporgono sperando nell’elemosina di un loro sorriso.

È frequente vedere alcuni di questi che si concedono alle domande dei cronisti – a volte appropriate, a volte al limite del gossip – in ottemperanza ad una democrazia sempre più esangue. È bene precisare che vi sono “divinità vere” che raramente appaiono sul piccolo schermo e che hanno responsabilità di ordine planetario; come vere divinità sanno
di non godere di molte simpatie, ma la cosa non li riguarda; loro conoscono tutte le pene degli uomini senza patirne alcuna.

Accanto a queste, vi sono “divinità minori” che sembrano avere il dono dell’ubiquità; sono onnipresenti tanto nelle trasmissioni che vanno in onda di primo mattino che negli ultimi programmi notturni, non mancano brevi comparse all’ora dei pasti (non si sa mai che qualcuno abbia la memoria corta). C’è da chiedersi se hanno tempo di fare altro, come cambiarsi e fare toilette. Quanto al loro impegno lavorativo, non deve essere particolarmente pesante, probabilmente è anche ripetitivo, infatti dicono sempre le stesse cose!

I primi, i veri dei, lavorano tanto perché devono reggere le sorti del mondo, mentre ai secondi, i minori, è demandata la chiacchiera i cui argomenti ricorrenti sono: riforme , opere pubbliche, giustizia sociale, controllo dell’immigrazione e altro. Tutti argomenti che ci vengono offerti con toni vivaci, talora gridati, cui segue un silenzio imbarazzante per tutti meno che per loro che infatti riprendono a concionare con dovizia di particolari sugli eterni problemi irrisolti.

A questo punto la domanda sorge spontanea: ma questi personaggi sanno di essere solo uomini o pensano di essere davvero immortali? Hanno il senso e del futuro, visto che dimostrano di vivere in un eterno, effimero presente?
Forse vale la pena di ricordare a questa piccola gente le parole di Leonardo: ”L’acqua che tocchi nei fiumi è la prima di quella che viene e l’ultima di quella che se ne va; così è il tempo presente”.

 

Giuseppe Pigoli

3 risposte

  1. Bravo Beppe. Hai colto molto bene ed in pochi passaggi il livello di piatta mediocrità tanto degli “dei” maggiori quanto dei minori. A scuola ci hanno insegnato: si parva licet magnis comparare….Purtroppo non si vedono oggi molti “magni” cui paragonarsi e da cui trarre esempio.

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