Rifiuti abbandonati. ‘La causa non è la tariffa puntuale’

23 Giugno 2022

‘L’abbandono di rifiuti nei cestini stradali è purtroppo, come si rileva da, numerosi articoli e servizi pubblicati dai media locali un fenomeno presente anche nella provincia d1 Cremona’. Lo ammette l’assessore comunale Maurizio Manzi nella risposta scritta all’interrogazione del consigliere comunale Alessandro Zagni.  ‘Un segno di inc1v1ltà e di non rispetto del prossimo che deturpa l’ambiente e il paesaggio, a scapito dell’igiene, del decoro e dell’jmmagrne cittadina. – scrive l’assessore -. Attribuire alla tariffa puntuale questi comportamenti è errato. Questo triste fenomeno era presente a Cremona anche prima dell’introduzione della tariffa puntuale e della raccolta porta a porta; si ricorderanno certamente i sacchetti di ogni tipo dr rifiuto e gli oggetti ingombranti accatastati accanto a1 cassonetti distribuiti sul territorio cittadino. Ci si interroga quale sia l’origine e da cosa derivano questi comportamenti messi in atto da alcuni cittadini_ Analizzando i rifiuti lasciati nei cestini gettacarte stradali si osserva che non si tratta di rifiuto indifferenziato, ma di ogni frazione di rifiuti domestici· plastica, carta, vetro, lattine, umido. Segno evidente che la causa del fenomeno è da imputare agli utenti che non hanno ancora adottato la raccolta differenziata, a coloro cioè che erano abituati a collocare ogni tipologia di rifiuto nei sacchi (grigi} per la raccolta dell’indifferenziato collocati nei locali condominiali ‘metodo’ che ora non è più possibile utilizzare perchè i sacchi non conformi non vengono ritirati dal gestore del servizio_ La tariffa puntuale ha fatto emergere questi errati comportamenti, che sono comunque da attribuire a pochi utenti e la prova ne è la percentuale d1 raccolta differenziata che, dopo l’introduzione della misurazione puntuale, si è assestata al 79%, un netto balzo ,n avanti rispetto al 73% precedente. Le motivazioni d1questi comportamenti sono diverse e vanno dalla mancanza del rispetto delle regole, alla indifferenza ai temi ambientali, dalla pigrizia ad effettuare la separazione dei materiali, alla maleducazione e scarso senso c1v1co, sino alla errata convinzione che non conferendo alcun sacco azzurro con tag, peraltro da utilizzarsi solo per il rifiuto secco indifferenziato, si verrà dispensati dal pagamento della tassa per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti TARI. Si conferma che quest’ultima convinzione non ha nessun fondamento ed anzi questi utenti potranno essere penalizzati per non avere contribuito. come la maggior parte dei cittadini ed imprese, a conferire materiali riciclabili, determinando un danno economico a tutti gli utenti del servizio. La tariffazione puntuale rende effettivo un incentivo economico che si determina con la riduzione del rifiuto indifferenziato conferito. Ugualmente l’1ncenttvo economico spinge verso la separazione dei rifiuti e l’aumento delle raccolte differenziate. ponendo le premesse per l’avvio a riciclo delle stesse e per la loro valorizzazione. A tal fine si rammenta che il sacco azzurro utilizzato nell’applicazione della tariffa puntuale mira a costruire un contesto che sfrutti la sens1b1hta dei cittadini affinché la ricerca della sostenib11ita divenga un agire automatico. Si tratta di una tecnica denominata ‘spinta gentile’ che può aiutare a migliorare i comportamenti difficili da osservare, come ad esempio l’impegno profuso nella differenziazione der rifiuti nelle abitazioni, da cui dipende la qualità delle raccolte differenziate e la loro valorizzazione. Il numero complessivo di cestini stradali presenti sul territorio di Cremona è pari a 1.100 ed attualmente quelli che si sono rilevati più critici sono quaranta, distribuiti in diverse zone della città, meglio descritti nell’elenco allegato. che riporta ubicazione e tipologia. Il Comune si fa carico di svolgere una costante raccolta, attuando, mediante l’intervento del gestore del servizio (Linea Gestioni), anche svuotamenti straordinari, soprattutto per quelli oggetto di maggiore abbandono. Si tratta, come rilevato in precedenza. di abbandono di rifiuti domestici vari non differenziati, un illecito la cui individuazione del responsabile, nonostante gli sforzi. è difficile, tranne che in caso di flagranza o in presenza di testimone oculare. Per l’accertamento dell’illecito è necessario ricorrere alla videosorveglianza o all’ispezione sul contenuto dei rifiuti stessi, utile per poter risalire. in modo inequivocabile con indizi certi, al trasgressore. In collaborazione con il Comando di Polizia Locale s1 è intervenuti con specifici controlli nelle zone in cui si sono riscontrati gli abbandoni più frequenti di rifiuti domestici utilizzando le telecamere, che sono state installate a rotazione in diverse zone della città, in particolare sui cestini più critici. I verbali redatti nel 2021 dal Comando di Polizia Locale, per abbandono di rifiuti privati nei cestini pubblici, sono stati 5 per un importo totale di 425 euro. resi possibili grazie all’utilizzo delle suddette telecamere, a frequenti monitoraggi operati sul posto dagli agenti ed anche mediante attività di verifica ‘abbandono’ che ha consentito di individuare i responsabili in solido’.

 

 

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