Saper fare liutario, piano di salvaguardia 2024

24 Marzo 2024

Capire la storia conoscere il presente. È questo il tema conduttore per il 2024 delle attività del Piano di salvaguardia del saper fare liutario cremonese, patrimonio immateriale dell’Umanità – UNESCO dal 2012. Gli studi e l’impegno di quest’anno saranno – focalizzati sulle vicende della liuteria cremonese dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi anni del XXI secolo – sono stati illustrati nel corso di un incontro, tenutosi a Palazzo Comune, presente il sindaco Gianluca Galimberti, affiancato da Chiara Bondioni, dirigente del Settore Cultura e Turismo del Comune, al quale hanno partecipato, in qualità di esperti, Fausto Cacciatori, conservatore delle Collezioni del Museo del Violino, Marco Malagodi, responsabile del Laboratorio Arvedi di diagnostica non invasiva (Università di Pavia), Fabio Antonacci, responsabile tecnico del Laboratorio di acustica musicale (Politecnico di Milano), Fabrizio von Arx, direttore artistico della Fondazione Casa Stradivari, e Davide Sora, liutaio e docente masterclass della Fondazione Casa Stradivari. 

Le attività previste saranno dedicate sia alla formazione, con seminari e workshop di approfondimento, destinati a pubblici diversi, sia allo studio delle fonti d’archivio. Obiettivo principale: riscoprire e recuperare conoscenze sul periodo storico individuato, iniziando dal patrimonio materiale delle collezioni museali, dagli insegnamenti della Scuola Internazionale di Liuteria e, per quanto riguarda i tempi più recenti, dalle attività di ricerca promosse dall’Ufficio per l’Unesco in collaborazione con il Museo del Violino, il Laboratorio Arvedi di diagnostica non invasiva dell’Università di Pavia e quello di acustica del Politecnico di Milano. 

Lo studio multidisciplinare, che ha qualificato l’attività di questi ultimi anni, riguarderà gli strumenti delle collezioni museali del periodo storico in esame. La restituzione alle comunità prevede, come in passato, la contestualizzazione storica, gli aspetti organologici, la presentazione dei risultati delle indagini eseguite presso i laboratori, partendo dalla conoscenza derivata dallo studio degli strumenti cremonesi dei secoli precedenti. Le sessioni si concluderanno con l’esame diretto degli strumenti da parte dei liutai e dei diversi studenti di liuteria e del Conservatorio presenti a Cremona.

Si conferma così l’importanza di documentare e tramandare il saper fare liutario attraverso lo studio del patrimonio materiale delle collezioni museali, nonché attraverso le attività di ricerca, archiviazione e disseminazione promosse dall’Ufficio per l’Unesco in collaborazione con il Museo del Violino, il Laboratorio Arvedi di diagnostica non invasiva dell’Università di Pavia e quello di acustica del Politecnico di Milano, l’Archivio di Stato e la Biblioteca Statale.

Restituire la storia della liuteria alle comunità come bene condiviso

Questo importante lavoro, che mira a restituire alle comunità l’interezza del patrimonio storico culturale di questa arte, si concentrerà sullo studio delle collezioni sotto diversi aspetti: quello storico, ma anche quello materiale degli strumenti stessi con l’esame degli elementi organolettici durante laboratori specifici. Saranno diverse le sessioni di studio che coinvolgeranno diversi attori, tutti all’opera per la realizzazione del Piano di Salvaguardia, oltre al Comune di Cremona, alla Fondazione Museo del Violino, e alla Fondazione Casa Stradivari, il Laboratorio Arvedi dell’Università di Pavia, il Laboratorio di acustica del Politecnico di Milano, con il coinvolgimento della Scuola Internazionale di Liuteria e di Cr.Forma. Uno studio multidisciplinare – declinato in forma seminariale per i liutai, e per la prima volta anche per gli studenti della Scuola Internazionale di Liuteria, di Casa Stradivari, del corso di tecnico del restauro, del corso di laurea in conservazione e restauro di strumenti musicali, strumentazioni scientifiche e tecniche, del Conservatorio – attraverso il quale sarà possibile esaminare a fondo gli strumenti delle collezioni museali del periodo storico. In particolare, i lavori si concentreranno sui seguenti violini storici: 

Nicolò Amati Hammerle 1658c.

Francesco Rugeri 1680c.

Guarneri del Gesù Stauffer 1734

Enrico Ceruti 1868

Gaetano Antoniazzi 1886

Giuseppe Beltrami 1872

Carlo Bosi 1924

Giuseppe Fiorini 1924

Luigi Digiuni 1933

Ferdinando Garimberti 1937

Gaetano Sgarabotto 1924

Andrea Mosconi 1951

Renato Scrollavezza 1958

Giorgio Cè 

Marcello Ive

Primo Pistoni

Hinsberger 

Francesco Bissolotti 1988

Il calendario 2024 tra formazione studio delle fonti e giornate internazionali di studio

Questo il calendario previsto tra incontri, workshop, tavole rotonde e laboratori tra storia, teoria fino all’analisi dal vivo degli strumenti e all’ascolto. Le attività saranno dedicate prevalentemente alla formazione e allo studio delle fonti d’archivio. 

Formazione – Prima Sessione 

(primo semestre 2024, durata 8h)

Da Enrico Ceruti alla nascita della Scuola Internazione di Liuteria

Sala Raffaele Fiorini MDV (2h) / aula didattica Museo del Violino

18 maggio ore 10-12 (date soggette a ultima verifica nei prossimi giorni)

  1. Cacciatori B. Carlson: Tecniche costruttive e materiali 

Marco Malagodi, G. Fiocco: Vernici e preparazione del legno 

Aula didattica MdV (durata 6h)

20 maggio ore 10-18

Esame diretto degli strumenti: E. Ceruti, G. Antoniazzi, G. Beltrami, C. Bosi, G. Fiorini, L. Digiuni, F. Garimberti, G. Sgarabotto

Auditorium G. Arvedi (durata 4h)

10,11,12 giugno (date da confermare) ore 14-18

Fabio Antonacci, Raffaele Malverni: caratterizzazione vibroacustica* dei violini

Ascolto degli strumenti con Edoardo Zosi

Formazione – Seconda Sessione  (secondo semestre 2024, durata 8h)

(date da definire)

 

Dagli esordi della Scuola di Liuteria al Concorso Triennale Internazionale

Sala Raffaele Fiorini MDV, (durata 2h) /aula didattica

  1. Cacciatori B. Carlson: Tecniche costruttive e materiali 

Marco Malagodi, G. Fiocco: Vernici e preparazione del legno 

 

Aula didattica MdV (durata 6h)

Esame diretto degli strumenti: A. Mosconi, R. Scrollavezza, G. Cè, M. Ive, P. Pistoni, Hinsberger, F. Bissolotti

Auditorium G. Arvedi (durata 4h)

Fabio Antonacci, Raffaele Malverni: caratterizzazione vibroacustica* dei violini

Ascolto degli strumenti

*Gli incontri di analisi della caratterizzazione vibroacustica degli strumenti saranno condotti dal violinista Edoardo Zosi che permetterà, attraverso speciali audizioni, di analizzare anche sotto il punto di vista acustico gli strumenti in esame per le diverse  sessioni

Studio delle fonti. Identificazione e inventariazione in collaborazione con l’Archivio di Stato di Cremona

Il Piano prevede di dedicare ampio spazio allo studio delle fonti e degli archivi. La ricostruzione storica delle vicende biografiche e professionali dei liutai cremonesi, quindi, non può prescindere dall’indagine accurata dei documenti autentici e attendibili. La volontà è rendere disponibile il catalogo dei documenti archivistici già citati in volumi, saggi, articoli di giornale, cataloghi di mostre, dopo averne verificate l’esattezza delle fonti. Uno strumento molto importante e utile che permetterà di disporre in un’unica sede dei dati ad oggi relativi alla liuteria classica. Un progetto che prevede anche la digitalizzazione dello stesso catalogo rendendolo ancora più fruibile. 

Giornata di studi. Promozione e protezione dell’elemento. Identità ed etica. Conoscere i valori, capire il presente

Il 9 maggio, nella sede di Cremona dell’Università Cattolica, è prevista una giornata di studi dal titolo Promozione e protezione dell’elemento. Identità ed etica. Conoscere i valori, capire il presente volta a descrivere e restituire i primi risultati di questa parte di percorso, e dedicata al “patrimonio culturale fra materiale e immateriale”, con un approfondimento del caso della liuteria. Sarà ospite la delegazione italiana permanente presso l’UNESCO. 

 

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