Cremona, Sistema scolastico meno studenti più dispersione

15 Marzo 2024

Si è tenuta questa mattina, nella Sala della Consulta del Palazzo comunale, la presentazione del documento Il sistema scolastico e formativo nel Comune di Cremona – Rapporto per l’anno scolastico 2023/2024, esito del secondo anno di attività dell’Osservatorio del Sistema scolastico cremonese, educazione di qualità e prevenzione della dispersione promosso dal Comune di Cremona.

Sono intervenuti l’assessore all’Istruzione del Comune di Cremona, Maura Ruggeri, la dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale (UST) di Cremona, Filomena Bianco (in collegamento da remoto) e Giovanni Gagliardi, vice presidente della Provincia di Cremona. I tre enti (Comune, UST, Provincia), hanno infatti siglato un protocollo d’intesa nel 2023 che formalizza il reciproco impegno alla costruzione di sinergie sempre più efficaci, volte ad aumentare la qualità e la tempestività nella raccolta dei dati relativi al contesto scolastico cittadino e alla successiva redazione di un documento annuale che, attraverso un contributo scientifico universitario, ne restituisca un’analisi quali quantitativa in grado di approfondirne il significato. Presenti, inoltre, per l’Amministrazione comunale, l’assessora alle Politiche Sociali Rosita Viola, e Silvia Bardelli, dirigente del Settore Politiche Educative e Istruzione.

Il report, che sarà pubblicato sul sito del Comune, è uno strumento di lavoro al servizio della comunità locale, che consente di consolidare il rapporto di collaborazione con gli istituti scolastici e con il terzo settore in tema di educazione, istruzione e formazione, con uno sguardo specifico all’educazione di qualità e alla prevenzione della dispersione.

L’Amministrazione – ha dichiarato in apertura l’assessore Maura Ruggeri – ritiene una priorità saper leggere la complessità della realtà di oggi con strumenti adeguati dal punto di vista scientifico e questo secondo report offre molti dati oggettivi su cui riflettere. Innanzitutto, conferma le tendenze demografiche che indicano una diminuzione della popolazione scolastica a partire dalla prima infanzia, e che certamente incideranno progressivamente sugli altri livelli di scuola”. I dati sull’incidenza degli alunni di origine migratoria, con particolare riguardo a quelli nati in Italia – ha proseguito l’assessore – confermano il profilo multiculturale del sistema scolastico cittadino, mentre i dati relativi alla presenza e alla distribuzione nelle scuole di studenti con disabilità, di studenti con disturbi specifici di apprendimento o con bisogni educativi speciali, sono importanti per offrire approfondimenti e occasioni di riflessione al mondo della scuola ed a tutti i soggetti interessati. I dati inerenti agli studenti non promossi, ai ritardi scolastici ed ad altri fenomeni che possono intervenire a creare situazioni di dispersione scolastica, sono riportati per offrire elementi di conoscenza utili al rafforzamento delle azioni di prevenzione e contrasto della dispersione e dell’insuccesso scolastico. L’Osservatorio si conferma dunque quale riferimento prezioso e utile per tutta la comunità educante così da permettere di dare una risposta sempre più organica e continuativa a livello territoriale a fenomeni che hanno caratteristiche plurali e strutturali e che richiedono sempre più alleanze educative ed un lavoro di sistema”.

Il Comune di Cremona ha affidato all’Università Cattolica del Sacro Cuore l’analisi e la rielaborazione dei dati raccolti, nonché la realizzazione del documento di sintesi. L’équipe designata, di cui hanno fatto parte Cristina Lisimberti e Gianluca Battilocchi, è stata coordinata dal professore Pierpaolo Triani, ordinario di Pedagogia generale e sociale, che ha poi illustrato e commentato alcuni dei numerosi dati contenuti del report. Il Settore Politiche Educative e Istruzione, parallelamente, ha seguito tutte le fasi dell’intero processo: dalla raccolta dei dati al coinvolgimento dei diversi attori in un’ottica di sviluppo di rete e per garantire la continuità della prassi nel tempo. 

La presenza di Filomena Bianco, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, dimostra come abbia creduto sin da subito nell’importanza di questo progetto, confermando per il secondo anno il sostegno alle attività dell’Osservatorio tramite l’apporto dei propri collaboratori, ma soprattutto facendosi garante del coinvolgimento dei dirigenti scolatici, individuati come campione rappresentativo delle diverse realtà scolastiche cittadine, della cabina di regia istituita lo scorso anno, con lo scopo di mantenere un dialogo costruttivo e collaborativo con tutte le scuole del territorio.

Il vice presidente della Provincia Giovanni Gagliardi ha ribadito il valore di questa esperienza di operatività congiunta, a cui anche il personale del proprio ente ha contributo fattivamente, ha inoltre manifestato apprezzamento rispetto alla valorizzazione che viene fatta nel report dei documenti provinciali già esistenti e che trovano nel report un collocazione adeguata per la lettura del contesto.

Il professore Pierpaolo Triani, dopo essersi soffermato sulle finalità dell’Osservatorio scolastico, sul metodo di lavoro seguito, ed avere elencato le tappe che hanno scandito il lavoro stesso, ha illustrato alcuni dei dati più significativi che emergono dal report. Come nell’anno precedente il Report è strutturato in tre parti: la prima contiene uno sguardo complessivo sulla popolazione scolastica e l’offerta formativa, la seconda riguarda approfondimenti specifici e la terza l’orizzonte dell’alleanza educativa. I nuovi aspetti presi in considerazione sono gli studenti con cittadinanza italiana nati in Italia, il numero di piani di studio personalizzati, i percorsi personalizzati degli atleti ad alto livello, la richiesta di iscrizione alle scuole durante l’anno scolastico. Nel repor sono inoltre presenti un focus sul C.P.I.A. (Centro Provinciale Istruzione Adulti) di Cremona, sui progetti del territorio in tema di dispersione attivati con i contributi del fondo PNRR, sulle azioni per l’orientamento scolastico e sui piani personalizzati per gli studenti con “bisogni educativi speciali” (BES). 

La costruzione di un osservatorio permanente, ha infine sottolineato l’assessora Maura Ruggeri, ha lo scopo di garantire adeguati strumenti per accompagnare nel tempo la comunità educante, approfondendo di volta in volta l’analisi di tematiche di interesse e contingenti, in modo da realizzare una governance cittadina efficace e aderente alle specificità del territorio.

Il sistema scolastico e formativo nel Comune di Cremona Presentazione

 

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