Parcometri, entrate -30%. FI e Viva Cremona attaccano

11 Novembre 2022
Nel corso della commissione di Vigilanza del 3 novembre scorso i vertici di Aem S.p.A. hanno illustrato i dati economici relativi all’attività di gestione della sosta a pagamento (strisce blu), ad essa affidata, relativi al quadriennio 2019-2022. Nonostante il numero degli stalli a pagamento gestiti da Aem sia aumentato nel corso degli ultimi anni di 231 unità, (da 1.323 nel 2019, a 1.445 nel 2020, fino a 1.554 nel 2021), la società del Comune di Cremona ha registrato un autentico crollo dei ricavi (circa il 30%). Infatti nel 2019 i ricavi provenienti dalla gestione degli stalli blu sono stati di 1.262.000 euro, nel 2021 di 861.000 euro e nel 2022 vengono prudenzialmente stimati da Aem in 980.000 euro. Se quest’ultima previsione venisse confermata nel 2022 ci troveremmo di fronte ad una riduzione di ricavi di oltre 280.000 euro rispetto a quanto incassato da Aem S.p.A. nel 2019 (periodo pre-pandemia).
In conseguenza dell’incremento dei costi del personale, dei costi esterni e dei costi di ammortamento per investimenti, la gestione caratteristica della sosta a pagamento da parte di Aem è passata da un utile di 477.000 euro nel 2019 ad una perdita presunta di 41.000 euro nel 2022.
Questi dati confermano, senza prova di smentita, quanto da noi sostenuto in Consiglio Comunale e sui media nei giorni scorsi e precisamente che:
1. La riduzione delle auto in città è già in corso in modo consistente, ben prima cioè che le ultime discutibili iniziative assunte della Giunta Comunale provocassero i loro effetti negativi sul tessuto economico. Essa riguarda le zone centrali (ad esempio piazza Roma, via Platina, via Aselli, via XI Febbraio, via Bonomelli), e in misura più significativa le zone più decentrate (ad esempio via Ghisleri e via Mantova). Le percentuali di occupazione degli stalli blu nel 2021 sono di poco superiori rispetto al periodo più difficile della pandemia, come ha chiaramente riferito il presidente Siboni. Grazie alle scelte della Giunta Comunale il processo di desertificazione già in atto è destinato a peggiorare ulteriormente nel prossimo futuro.
2. La città di Cremona è sempre meno attrattiva per chi lavora. Le persone che nel 2019 venivano in città ora scelgono destinazioni alternative. I numeri sono impietosi.
3. L’aumento delle tariffe orarie per la sosta all’interno delle strutture comunali, la riduzione ad una sola ora della sosta gratuita a metà giornata e l’istituzione dei permessi a pagamento per i possessori di auto residenti del centro, non sono dettate da una esigenza di ridurre il traffico in centro ma solo da ragioni economiche, cioè fare cassa. La pretesa del Comune di Cremona avanzata all’Aem S.p.A., già in deficit nella gestione caratteristica della sosta, di versare entro l’anno in corso 800.000 euro, è la prova più evidente. Quale imprenditore responsabile e avveduto utilizzerebbe in questo modo la propria azienda?
4. La scelta dell’Amministrazione comunale di istituire nuovi parcheggi a pagamento nelle zone periferiche della città in assenza di analisi scientifiche e di un serio Piano della Sosta, si è rilevata fallimentare per le casse di Aem S.p.A. chiamata a curarne la gestione tramite il contratto di servizio. Tra i tanti esempi vogliamo evidenziare il caso del parcheggio di via Macello, contiguo all’ex mercato ortofrutticolo: i 111 stalli blu hanno fruttato in tutto il 2021 ben 35,65 euro. Ciononostante Aem S.p.A. si appresta a istituire in via Mantova – zona Lucchini – (parcheggio di fonte a San Camillo) nuovi stalli a pagamento, a fronte dei quali Aem S.p.A. ha già dovuto versare nelle casse del Comune di Cremona 1.000.000 di euro.
E’ scontato che, stante i numeri, Aem non rientrerà mai da tale investimento.
5. I provvedimenti estemporanei assunti dalla Giunta Comunale in tema di mobilità e sosta si sono rilevati autolesionistici per la stessa Amministrazione. Oltre a far crollare i ricavi della propria società di diverse centinaia di migliaia di euro all’anno, è necessario verificare se e in quale misura sono calati anche i ricavi di Saba S.p.A. che, oltre all’autosilo di piazza Marconi, gestisce anche alcune centinaia di stalli blu di pregio. Eventuali squilibri del Pef (Piano economico finanziario) previsto nella convenzione tra la società e il Comune di Cremona potrebbero essere richiesti da Saba all’Amministrazione comunale, aggravando la situazione economica dell’ente. E’ per tale ragioni che abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale di conoscere i dati relativi alle gestione degli stalli blu affidati a Saba e le loro eventuali richieste.
6. Da ultimo, l’incompressibile scelta della Giunta Comunale di realizzare il parcheggio di via Dante mediante lotti non funzionali ha di fatto immobilizzato milioni di euro in un cantiere infinito (i lavori sono ancora fermi e stiamo entrando nella stagione invernale), ritardando di oltre 3 anni la possibilità di utilizzare una struttura per la sosta a ridosso del polo intermodale della città.
Quanto fin qui rappresentato ci restituisce un quadro a tinte fosche che rischia di peggiorare ulteriormente se l’Amministrazione comunale dovesse continuare il suo approccio autoreferenziale, confermando l’indisponibilità al confronto e alla collaborazione che da tempo stiamo sollecitando.
Carlo Malvezzi – FI
Federico Fasani – FI
Saverio Simi – FI
Maria Vittoria Ceraso – Viva Cremona

Una risposta

  1. La città si è svuotata di attività e interessi, logico che la cittadinanza sfrutti gli ampi parcheggi dei centri commerciali della cintura. Solo gli uffici pubblici potrebbero far fare cassa, ma il balzello viene evitato con un arrivo in macchina in due e uscita auto. In seguito telefonino per concordare il luogo di incontro. Risultato centro città commercialmente morto.

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