Tarip. FdI: ‘Nessun risparmio e Cremona sempre più sporca’

3 Giugno 2023

Sono arrivati gli avvisi di pagamento della tassa rifiuti (Tarip) per il 2023 e purtroppo le sorprese non mancano. In Comune ci avevano assicurato che, aumentando la raccolta differenziata e producendo meno secco indifferenziato, da quest’anno avremmo tutti risparmiato, ed invece le cifre da pagare sono uguali, se non addirittura superiori al passato.

Ad esempio, per un ufficio di 100 mq ad analizzare gli avvisi si scopre che la tariffa si compone di tre quote, di cui una variabile calcolata sul numero di sacchetti blu preassegnati ad ogni utenza in base al numero dei componenti del nucleo famigliare (utenze domestiche) o alla tipologia di attività (utenze non domestiche).  Per la quota variabile, che conteggia dunque i sacchi, sono già stati addebitati nell’avviso di pagamento tutti i sacchi preassegnati per il 2023. Tuttavia si legge che – qualora l’utenza utilizzasse più sacchi di quelli preassegnati – nel 2024 verranno addebitati a conguaglio il maggior numero di sacchi blu effettivamente utilizzati, e quindi la Tarip 2023 aumenterebbe ulteriormente.

Se quindi per il Comune vale la regola che chi produce più rifiuti paga di più, per equità dovrebbe valere anche l’inverso, ovvero che chi produce meno rifiuti indifferenziati avrà uno sconto. Come mai nell’avviso non è specificato? In cosa consiste l’incentivo per i cittadini che differenziano meglio, se in ogni caso si paga sempre una soglia minima in base al numero di sacchi preassegnati e non a quelli effettivamente usati?

Il risultato della introduzione della Tarip, di cui l’amministrazione si fa enorme vanto, al momento è questo: maggiori costi per i cremonesi (che aumenteranno con i calcoli a conguaglio), nessuna riduzione per chi produce meno rifiuti indifferenziati, case dei cittadini le cui terrazze, cantine e sgabuzzini sono pieni di sacchi blu maleodoranti in attesa di essere conferiti, oltre ad una città più sporca perché gli incivili abbandonano i rifiuti domestici nei cestini pubblici.

Sarebbe questa la buona amministrazione della città che offre il centro sinistra?

 

Il gruppo consigliare a Cremona di Fratelli d’Italia

2 risposte

  1. Confermo questa è la realtà! Tariffe realmente aumentate , iniquità per chi differenzia meglio e produce meno indifferenziata (chi si azzarda a farlo addirittura è passibile di multa se il numero di sacchi restituito è inferiore a quello genialmente calcolato e penso ai poveri pensionati soli costretti a “produrre” rifiuti). Sacchi maleodoranti anche pieni di “pannolini) parcheggiati sui balconi o nelle cantine in attesa della sospirata raccolta “ben” mono-settimanale! Una pazzia degna di chi l’ha istituita. In compenso strade sporche e clima bulgaro ed atteggiamento persecutorio verso chi ha dubbi al ritiro od osa non presentarsi allo stesso. Un altro grande esempio di Democrazia spazzatura!

  2. Confermo questa è la realtà! Tariffe realmente aumentate , iniquità per chi differenzia meglio e produce meno indifferenziata (chi si azzarda a farlo addirittura è passibile di multa se il numero di sacchi restituito è inferiore a quello genialmente calcolato e penso ai poveri pensionati soli costretti a “produrre” rifiuti). Sacchi maleodoranti anche pieni di pannolini parcheggiati sui balconi o nelle cantine in attesa della sospirata raccolta “ben” mono-settimanale! Una pazzia degna di chi l’ha istituita. In compenso strade sporche e clima bulgaro ed atteggiamento persecutorio verso chi ha dubbi al ritiro od osa non presentarsi allo stesso. Un altro grande esempio di Democrazia spazzatura!

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