Progetti dell’ospedalino, tempi record (ignoti i contenuti)

11 Maggio 2023

E’ bastato un mese, vacanze di Pasqua comprese, per la redazione e presentazione dei progetti edilizi del nuovo ospedalino di Cremona, all’avanguardia della sanità mondiale, quando per quello relativo alla ristrutturazione di una villetta il geometra di fiducia ci mette molto, molto  più tempo. E’ bello pensare di risolvere in così breve tempo il problema della progressiva marginalizzazione del sistema sanitario pubblico  (migrazione di massa verso il privato, prestazioni fruibili solo a pagamento, compagnie assicurative che hanno fiutato il business della sanità, liste d’attesa infinite, personale demotivato, dimissioni di medici e infermieri, mancata sostituzione dei posti vacanti,  medici di medicina generale sempre più scarsi…), con la costruzione di un nuovo ospedale a Cremona.

E’ fantastico accorgersi di un progetto edilizio che non sembra basato sulle esigenze della popolazione cremonese (nessuno sa esattamente quali e quanti cittadini si rivolgono ad altri ospedali, pubblici e privati; nessuno è in grado di sapere per quali malattie;  nessuno si preoccupa di analizzare quella che in gergo si definisce “mobilità in uscita”; a nessuno interessa una programmazione a medio-lungo termine; nessuno si preoccupa di conoscere le esigenze sanitarie del territorio; a nessuno sembra interessare la progressiva perdita di pazienti e attività, oltre che di professionisti) ma sulle esigenze di chi ci potrebbe guadagnare dalla sua costruzione (i cosiddetti stakeholders), delle categorie produttive (e ci mancherebbe altro) e dei politici cremonesi senza eccezioni.

A questo proposito si segnala una recente classifica USA relativa alla percezione dell’onestà e dei comportamenti etici  delle professioni e dei professionisti: al primo posto sono classificati gli infermieri, al secondo i militari, al terzo gli insegnanti, al quarto i medici, mentre in fondo alla classifica troviamo i lobbysti, preceduti dai venditori di auto, dai politici, dagli uomini d’affari, dagli avvocati. D’accordo, siamo di là dall’oceano e non sarebbe corretto trasferire i risultati del sondaggio Gallup ai Paesi europei e tantomeno all’Italia, che invece vede una classifica invertita, nella quale le professioni di insegnante, infermiere e medico sono malpagate, guardate con sufficienza e soggette alla disapprovazione pubblica, quando non ad atti di violenza. Al contrario le professioni ultime classificate nella graduatoria statunitense  godono in Italia di grandissimo prestigio e considerazione: chi non apprezza infatti l’onestà, l’integrità morale, i comportamenti virtuosi, l’etica del politico e del venditore di auto?  Però in fondo chi vende auto fa il suo mestiere, mentre resta da definire quale sia il mestiere di chi non manifesta alcun dubbio sul destino della sanità pubblica (magari sostenendo la costruzione di muri senza pensare che poi sarà necessario riempire gli spazi) e neppure si pone il problema di quello che serve davvero: l’aggiornamento tecnologico, la soddisfazione del personale e dei pazienti, i servizi, la riduzione delle liste d’attesa, una riflessione sulla qualità dell’aria, una politica sanitaria non limitata ai proclami……

Tuttavia, dal momento che il taglio del nastro è lo sport preferito di chi governa sanità e territorio (ultimo esempio Area Donna pubblica vs Area Donna privata) è comprensibile l’entusiasmo di chi attende una prossima occasione per potersi esibire in quest’arte sopraffina. Spiace però rilevare che per il nuovo ospedalino sia programmabile solo la posa della prima pietra. Il taglio del nastro, se tutto va come deve andare, lo vedranno i nostri nipoti.

 

Pietro Cavalli

4 Responses

  1. Era tutto già preparato? Se penso che ll Sindaco, questo Sindaco ha avallato il progetto contro l’opinione, tra l’altro mai sentita, dei cittadini mi viene una rabbia…….Ma adesso ha altro a cui pensare…Game over.

  2. ….fai bene a spenderti in spiegazioni semplici ed efficaci! Ma chi ti ascolta?….le voracissime api sono troppo impegnate nel roteare attorno al succulento miele della torta……

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