Termovalorizzatore sì, no, ni: vicenda sgangherata, la politica faccia chiarezza

16 Marzo 2024

Si accendono sempre di più la polemica e il tormentone sul termovalorizzatore o inceneritore che
dir si voglia: alcuni giorni fa, si era iniziato con una conferenza programmatica dell’amministratore delegato di A2A, Mazzoncini, che pronosticava di tenere in funzione l’impianto almeno fino al 2035 (lèggasi quell’almeno come 2040) grazie ad adeguati ammodernamenti ed operazioni di revamping; seguivano le proteste dei comitati contrari all’operazione a cui rispondeva lo stesso ad, rivendicando il diritto dell’azienda a perseguire i suoi progetti e tacciando i comitati di essere soggetti alla sindrome “Nimby”, “not in my backyard”, di quelli che cioè sono contrari ad ogni insediamento di impianti del genere nel proprio territorio.

Mentre l’Amministrazione comunale tentava di dare una risposta più o meno congruente per bocca dei suoi capigruppo, irrompeva nella polemica l’on. Luciano Pizzetti, in qualità di promotore della lista “Virgilio sindaco”, ribadendo il concetto secondo cui A2A non può fare del territorio quello che vuole e deve rispettare la salvaguardia del bene comune, non potendo agire solo “per scopo di lucro” (e mi verrebbe da dire: “ma si tratta di un’azienda che punta a un profitto, non è un ente di beneficenza!”).

Ora, le ragioni addotte da Pizzetti possono essere condivisibili ma omettono una questione fondamentale, e cioè che, con la vendita di AEM ad A2A per una quota superiore al 50% di quasi dieci anni fa, l’azienda milanese ha di fatto il diritto di imporre qualsiasi decisione in tutto l’ambito dell’ex comparto AEM, avendo la maggioranza assoluta delle quote azionarie.

Fin dall’inizio, avevo giudicato quella scelta dell’amministrazione sbagliata e a maggior ragione lo penso ora; e queste sono solo le conseguenze di quella decisione. E oggi arriva su “La Provincia” del 15 marzo la lunga replica delle opposizioni e la chiamata in causa dell’ad di A2A. Alla fine, per quanto il povero lettore si sforzi, non ci capisce più nulla; quindi, si chiede a tutti i protagonisti di questa sgangherata vicenda di chiarire definitivamente, anche in vista delle prossime elezioni amministrative, qual è la loro posizione sulla vicenda in modo che tutti si sappia di quale morte si debba morire e soprattutto quali siano i progetti reali di tutti i protagonisti sul territorio a livello di impianti che hanno un impatto notevole sulla vita e sulla salute dei cittadini.

 

Vincenzo Montuori

6 risposte

  1. Domanda: chi ha sponsorizzato la vendita, imponendo questa scelta all’amministrazione comunale? Sbaglio o ancora una volta non è mancato lo zampino dell’ex onorevole Pizzetti?

  2. Le perplessità di Montuori sono più che mai condivisibili.
    La sensazione, ancora una volta , è quella dell”impotenza della collettività.
    La mistificazione resa possibile mettendo in campo riferimenti amministrativi o economico -legali vorrebbe mettere a tacere le istanze legittime di chi pagherà sulla “propria pelle. Un liberismo.smisurato, non limitato da una visione liberale della società, approda a monopoli che si ergono come dominatori. Ci si chiede: solo pochi sindaci sono a presidio del bene comune? Coloro che da sempre sono simbolo di ideologie sconfissano se stessi o rivelano la propria natura?

    1. Visto che lei è candidata nella lista di centrodestra, solleciti il suo sindaco in pectore Alessandro Portesani a esprimere chiaramente il suo pensiero su questo argomento e sui molti altri che stanno mobilitando la città! Nuovo ospedale ( mi sembra che lei faccia parte del Movimento contro la costruzione del nuovo e distruzione del vecchio ), BiometaNo, smog e inquinamento a livelli stratosferici con conseguenze sulla salute dei cittadini. Ho un dubbio: come può una persona come lei che ha idee e opinioni personali che potrebbero non coincidere con quelle del candidato sindaco e dei partiti che lo appoggiano convivere politicamente nella stessa lista? Lo sa il signor Portesani che il sindaco è il primo responsabile della salute dei suoi cittadini? È al corrente della gravità della situazione a livello epidemiologico?

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