Tokyo 2020. Morelli e Alberti alle Paralimpiadi

23 Agosto 2021

Prenderanno il via domani 24 agosto e dureranno fino al 5 settembre i Giochi Paralimpici  di Tokyo 2020. L’Italia sarà rappresentata da una delegazione formata da 113 atleti, di cui 61 donne, impegnati in 15 discipline, tra cui per la prima volta anche il sitting volley femminile. La più numerosa di sempre. Nell’edizione precedente di Rio de Janeiro le medaglie conquistate dall’Italia furono 39 (10 ori, 14 argenti, 15 bronzi).

Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, dichiara: ‘Prenderemo parte ai Giochi non solo con l’obiettivo di rappresentare un’eccellenza sportiva, ma anche per continuare ad alimentare quella rivoluzione culturale che sta contribuendo a cambiare la percezione della disabilità nel nostro Paese e nel mondo’.

L’ombra del covid continuerà a insistere su Tokyo 2020, e le misure di controllo saranno ulteriormente potenziate, con l’obbligo di tamponi quotidiani e limitazioni strettissime degli spostamenti. Nonostante questo si sta lavorando per consentire la partecipazione come pubblico di giovani studenti per sensibilizzarli al tema della disabilità, mantenendo i più alti standard di sicurezza. Anche televisivamente saranno le Paralimpiadi più seguite di sempre. Le novità previste riguarderanno l’introduzione del badminton e del taekwondo. In quest’ultima disciplina sarebbe stata in gara Zakia Khudadadi, prima donna a rappresentare l’Afghanistan ai Giochi. Ma ovviamente non ci sarà, così pure come tutto il resto della delegazione afghana.

Anche Cremona sarà rappresentata a Tokyo. Dopo il forzato ritiro di Esteban Farias, campione di canoa che purtroppo non potrà essere presente per problemi di salute, e che si spera possa partecipare ai prossimi Giochi di Parigi per completare l’ampia collezione di successi, restano due cremonesi. Efrem Morelli, medaglia di bronzo a Rio nei 50 m rana, detentore attuale del record mondiale sulla distanza, alla sua quarta partecipazione consecutiva alle Paralimpiadi,  nuoterà nei 100 m rana e nei 200 misti. Con lui a rappresentare Cremona a Tokyo c’è Pierangelo Alberti allenatore di pararowing.

La nostra città ha da molti anni dimostrato sensibilità nei confronti delle persone disabili. Lo testimonia la scritta ‘Cremona città del baskin’. Si tratta del gioco sportivo inventato proprio a Cremona nel 2003 alla scuola media Virgilio dall’insegnante di Educazione Fisica Fausto Capellini e da Antonio Bodini.  Una disciplina che è ormai conosciuta e praticata in tutta Europa, alla base della quale sta l’inclusione e la cooperazione tra giocatori con disabilità più o meno gravi e giocatori normodotati. Inoltre non dimentichiamo l’importanza che da anni rivestono a Cremona i progetti coordinati da Alceste Bartoletti e Roberto Bodini, portati avanti alla Canottieri Baldesio dai Rotary Club per la diffusione e la pratica del tennis in carrozzina.

 

 

 

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