Troppa acqua per produrre un chilo di carne? Due conti sui consumi idrici

7 Dicembre 2023

Si legge troppo spesso che per produrre un chilogrammo di carne bovina sono necessari quindicimila litri di acqua, magari dimenticando che questa quantità rappresenta soprattutto l’acqua piovana, dei fiumi, dei fossi necessaria all’erba e al mais per crescere. Nessuno invece che denunci il consumo di acqua necessario alla preparazione di una pizza margherita (1260 litri) e dei quasi mille litri che servono alla produzione di mezzo chilo di spaghetti. Il cioccolato poi rappresenta il massimo dello spreco idrico, visto che per produrne un chilo servono diciassettemila litri di acqua (fonte: waterfootprint.org). Il bello è che magari tutte queste preoccupazioni per lo stato di salute del pianeta e la crisi idrica sorvolano sul fatto che dalle nostre parti ogni individuo utilizza almeno 220 litri di acqua ogni giorno che passa (se poi abusa della doccia i consumi diventano incalcolabili) per un totale di almeno ottantamila litri all’anno a persona, tutti destinati agli scarichi, tranne quelli inutilmente dispersi nell’ambiente da chi si ferma a fare pipì ai lati della strada. Anche il lavaggio auto non delude, visto che servono almeno centocinquanta litri di acqua per abbattere un ciclista/pedone con una vettura lucida e scintillante.

Va inoltre considerato che questi sono consumi singoli e quindi debbono venire moltiplicati per gli anni di vita e per l’intera popolazione. Il lettore in grado di fare questi calcoli resterà sbalordito dal totale di acqua impiegata e però va segnalato che tutta quest’acqua non produce nemmeno un etto di carne da mangiare, visto che il cannibalismo è diventata una pratica del tutto residuale. Tuttavia, nel contesto del pensiero unico e denso di certezze che caratterizza i nostri anni, non c’è dubbio che affrontare con soddisfazione una bistecca alla fiorentina (cottura al sangue – rare/medium rare) possa venire considerato un comportamento “politicamente non corretto”, riprovevole e magari degno di punizione.

A questo punto le soluzioni sono solo tre: o nutrirsi esclusivamente di fichi secchi e uva passa, oppure ricorrere alla carne coltivata, oppure ancora passare in clandestinità e aderire al gruppo extra-parlamentare delle “Costate Rosse”.

 

OCTOPUS

4 risposte

  1. I cereali integrali e i legumi garantiscono un apporto proteico adeguato e meno pericoloso per la salute;la carne è buona ( io la mangio) ma il suo consumo andrebbe limitato soprattutto quando non si è più giovani o si conduce una vita sedentaria.

  2. Vorrei venisse fatto il calcolo dei litri d’acqua che servirebbero per bagnare tutti i giardini pensili del futuro Ospedale (speriamo di no) ma è vero, è stata chiusa la fontana di Porta Po per non sprecare acqua………..

  3. Faccio presente che tutta l’acqua usata per i cibi , quindi anche per pizza e spaghetti come dite, scorre nei fossi per far crescere verdure e frumento. Per ridurre il” consumo” di acqua si dovrebbe attuare un ” rientro dolce” (di Marco Pannella) dell’umanità nei limiti consentiti dalle risorse del pianeta.

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