Ventura: ‘Agroalimentare da tutelare al di là delle ideologie’

16 Dicembre 2022

Mai come negli ultimi anni alla parola socialità si associa il cibo; il cibo è sì cultura, ma da sempre anche politica…ci sono fior di testi, ricerche multidisciplinari che coinvolgono antropologi, storici etc. che evidenziano il legame tra cibo e società, in particolare come appartenenza culturale … Fin qui tutto bene, ma quando il cibo diviene ideologia la cosa non va bene. Ed in questo, come ho evidenziato nel mio lungo intervento del novembre 2021 in merito al FOOD POLICY, la nostra Amministrazione comunale è campione di ideologia.

Il 1° dicembre ho avuto il piacere di essere a CremonaFiere con il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida accompagnato dal nostro senatore Renato Ancorotti. Il Ministro tra i vari argomenti trattati ha ribadito il secco NO al cibo sintetico ed al Nutri-score (a me piace chiamarlo etichettatura nutrizionale a semaforo). In particolare, il Nutri-score, nonostante gli obiettivi che si pone, è certamente uno strumento fuorviante in Italia ed in particolare nel nostro territorio; abbiamo la necessità di preservare sia il modello agricolo che rappresenta la nostra storia e la nostra economia, sia lo sviluppo del nostro territorio, (specie della città) partito dalle industrie alimentari: oleifici, industrie dolciarie, salumifici, molini ed impianti di trasformazione dei cereali, consorzi, fiere ed in provincia molti caseifici…tutt’ora presenti. Per Cremona la filiera produttiva successiva è associata alla produzione primaria, e insieme all’industria agro zootecnica costituiscono elemento vitale per il comparto produttivo del territorio; è evidente che un sistema come quello dell’etichettatura a semaforo sarebbe estremamente penalizzante per la nostra provincia e non solo in termini economici …

Ho sempre sostenuto che sulla salute non si scherza e mi oppongo quando le indicazioni sono sicuramente fuorvianti; l' Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, un organismo parte dell’OMS, ha inserito ufficialmente le ‘carni trasformate’ nella categoria cancerogene, i formaggi per alto contenuto di sale e grassi espongono i cittadini a rischio di malattie cardio vascolari, renali, obesità etc….; ma da qui ad accostare il consumo di salumi, formaggi ed olio d’oliva all’amianto o al fumo di sigaretta, in modo da scoraggiarne comunque il consumo perché ‘il fine giustifica i mezzi” è veramente deprecabile.

Bene la notizia della temporanea esclusione (solo per il 2023) di carne e vino dalla lista degli alimenti ritenuti dannosi per la salute, previsti dal“ Regolamento (UE) N. 1144/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 relativo ad azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi e che abroga il regolamento (CE) n. 3/2008 del Consiglio” . Questa decisione è un grande risultato per l’agricoltura italiana e nello specifico per la nostra provincia dove unitamente alla provincia di Mantova è rappresentato il 40% del patrimonio zootecnico della Lombardia; infatti non solo sono presenti su questo territorio molte tra le più importanti ditte inerenti la filiera del latte, ma anche la quasi totalità dei grandi macelli di suini (98% della macellazione Lombarda).

E’ evidente quindi l’importanza della realtà agro-zootecnica alimentare che rappresenta il nostro territorio non solo a livello nazionale ma oserei dire europeo. Il Reolamento di cui sopra è inoltre discriminante per alimenti che fanno parte a pieno titolo della dieta mediterranea; infatti a fine ottobre, Bruxelles aveva inserito criteri e requisiti stringenti in merito ad azioni promozionali per varie categorie di prodotti tra le quali la carne rossa, salumi vino etc. A mio avviso il grosso nodo da sciogliere rimane quello della corretta informazione / comunicazione, che specie nel settore alimentare è molto complessa, in quanto da una parte abbiamo consumatori sempre più attenti e consapevoli, dall’altro organi di informazione che pur non esponendosi a rischio di “false dichiarazioni” riportano le notizie affinché vengano recepite in un modo o in un altro. Esempio tipico di quanto affermato è il pandemonio che si scatenò in rete con il “monossido di idrogeno”, sostanza chimica che forma un liquido incolore e viene indicata come pericolosissima, nonostante sia ampiamente diffusa in fiumi laghi etc….la cui astinenza ti porta a morte certa, ma che è presente in cellule cancerogene, Coca Cola; è stata tolta dal latte dei bambini ed è addirittura in grado di guastare motori ed impianti elettrici……… Tutto vero. Leggendo, come minimo un consumatore decide di non bere più Coca Cola…. Certo. Peccato che il monossido di idrogeno non sia costituito che da un atomo di ossigeno e due atomi di idrogeno H2O cioè l’acqua.

Questo per far capire che l’informazione è fondamentale; non vorrei che le indicazioni date dall’OMS per percentuali di grassi, sale etc…. siano riferite a n. e come sempre nelle varie indicazioni lascino anche la discrezionalità agli Stati membri su come applicarle ed eventualmente per quali prodotti o aspetti variarne i limiti, chiedere deroghe etc. come pare sia successo con il pacchetto igiene (REG 852/04 853/04 ex 882/04 ora REG (UE)2017/625 etc) dove l’Italia non ha accolto le opportunità di semplificazione, e quindi le nostre aziende rispetto ad analoghe di altri Paesi son sottoposte a maggiori obblighi da rispettare nell’ ambito dei controlli ufficiali con tutto quello che ne consegue…

Pertanto a mio avviso dovremmo batterci facendo sistema oltre le ideologie, ed unitamente a tutte le associazioni di categoria presenti sul territorio, al fine di non soggiacere a informazioni sbagliate finalizzate principalmente ad affossare le nostre eccellenze e pretendere anche che il consumatore venga veramente messo in condizioni di effettuare scelte consapevoli…. Soprattutto tenere alta la guardia affinché il nuovo Regolamento europeo che verrà redatto nel 2023 non sia castrante per le nostre eccellenze e la nostra economia.

 

Marcello Ventura
Fratelli d’Italia
Capogruppo
Consiglio Comunale
Membro Assemblea Nazionale

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