Vi racconto la mia esperienza nella sanità privata

12 Settembre 2023

Ecco la mia recente avventura nella sanità privata religiosa convenzionata. Il medico ecografista che mi fatto la diagnosi di frattura del tendine sovraspinato della spalla qualche anno fa in clinica convenzionata mi aveva consigliato di non farmi operare perché, data l’età, il tendine si romperebbe nuovamente dopo una inutile fisioterapia. Al dolore, se diventa insopportabile, mi ha consigliato che è meglio intervenire tramite un ciclo di infiltrazioni. Da lì in avanti, presso la stessa clinica, con impegnativa ho fatto diversi cicli fino alla sospensione del servizio (non ne conosco il motivo).

Apprendo che a settembre il servizio riprende e la clinica mi informa che con la lista d’attesa siamo ad ottobre. Però (e qui viene il bello) prima devo fare una visita dal loro ortopedico, con ovviamente altri tempi d’attesa che mi allungherebbero anche quelli del ciclo di infiltrazioni. Rispondo: cosa mi visita a fare? La diagnosi me l’hanno fatta loro. Faccio presente che l’infiltrazione (che dura 10 secondi) viene fatta da un ortopedico. Sarebbe oltretutto un doppione. Niente da fare.

Risultato il Servizio Sanitario Nazionale paga 2 volte la clinica (con i nostri soldi). La stessa cosa, nella stessa clinica mi è successa mesi fa con l’otorinolaringoiatra, per una visita per acufeni. Prima mi guarda l’orecchio (3 minuti), poi mi prescrive con impegnativa la misurazione dell’udito. Sempre un doppione e noi paghiamo perché lo Stato siamo noi.

Non cito il nome della clinica per evitare false smentite. Verba volant. Il nome lo farò se ci sarà un magistrato che me lo chiede o al responsabile del controllo della spesa pubblica sanitaria se c’è e se dovesse convocarmi (?).

Farò pubblicare la presente nota sui mezzi di informazione. Viva il privato religioso che fa business sulla nostra pelle e viva la sanità italiana che paga sempre. Si limitassero ad attività ambulatoriale e di degenza in modo corretto ed onesto, ma lì operano e non c’è nemmeno il servizio di rianimazione. Se succede qualcosa ti portano all’ospedale maggiore, se ci arrivi. Non c’è nemmeno il pronto soccorso, tutti servizi costosi e non remunerativi. Quelli vanno solo al pubblico, paga Pantalone. Per il resto paga tu e ti fanno tutto subito e senza storie. Che schifo.

 

Ettore Manes

2 risposte

  1. A maggior ragione lottiamo per mantenere e potenziare il nostro ospedale, utilizzando ogni risorsa economica per dotarlo di personale e di attrezzature!!!

  2. La politica sceglie di buttare gli ultimi soldi nel progetto Nuovo ospedale che sarà bellissimo e costerà tantissimo tanto costruirlo che provvedere alla sua manutenzione ma sarà prevalentemente dedicato a patologie complesse per cui la maggioranza dei pazienti cremonesi dovrà cercarsi assistenza fuori provincia o presso strutture private. Intanto mancano i soldi per tenere in piedi il Servizio Sanitario nazionale e ci dovremo pagare le cure .Ristrutturare il Maggiore è’ fattibile, costerebbe centinaia di milioni di meno ,eviterebbe una nuova impattante cementificazione e sarebbe accessibile per qualunque tipo di patologia. Per questo noi del Movimento per riqualificare il Maggiore ci battiamo contro istituzioni sorde e colluse con gli interessi dell’imprenditoria che punta a investire nella Sanità privata.

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