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Proseguono i sopralluoghi degli amministratori nei cantieri dove sono in corso i lavori finanziati con i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). In mattinata il sindaco Andrea Virgilio e l’assessore con delega all’Edilizia Scolastica Roberta Mozzi si sono recati alla scuola secondaria di primo grado “Virgilio” di via Trebbia per verificare le opere completate sino ad ora e fare il punto sugli interventi in corso e che si prevede di terminare entro l’estate prossima (foto centrale).

Accolti dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo Cremona Due, Daniela Marzani, di cui la scuola “Virgilio” fa parte, erano presenti al sopralluogo Giovanni Donadio, dirigente del Settore Programmazione Progettazione, Esecuzione e Manutenzione del Comune, nonché responsabile unico di progetto (RUP), Silvia Bardelli, dirigente del Settore Politiche Educative ed Istruzione del Comune, Alessandro Gasparini (direttore lavori), Andrea Guastalli (direttore operativo), Antonio Mantegari (direttore tecnico) e Mirko Dotti (capo cantiere) per l’impresa Edilco Edilizia Coordinata di Milano, e il collaudatore Giovanni Losi.

L’intervento alla scuola secondaria di primo grado “Virgilio” riguarda l’adeguamento sismico, in quanto la struttura esistente non è in grado di assorbire le sollecitazioni del sisma previste dalla normativa vigente. Il complesso scolastico, articolato in sei blocchi, è stato costruito tra metà degli anni Sessanta e Settanta e le norme allora vigenti non contemplavano le azioni sismiche: Cremona è stata classificata dal punto di vista sismico solo a partire dal 2003 quando, a seguito di eventi che hanno interessato l’intera penisola, è stata rivista la mappatura del rischio.

Le misure di adeguamento riguardano l’irrigidimento degli orizzontamenti di piano e il rinforzo delle travi e dei pilastri, l’inserimento di elementi metallici di controvento, in alcuni casi posti all’esterno in facciata, in altri all’interno mascherate con le tamponature e, laddove non possibile dal punto di vista tecnico, lasciati a vista. I lavori, la cui consegna è avvenuta il 3 agosto 2023, avvengono per fasi nei singoli corpi di fabbrica per rendere compatibile l’intervento con l’attività didattica. È stato comunque necessario, d’intesa con la dirigente scolastica, spostare alcune aule in strutture esterne, di cui alcune di proprietà del Comune. L’ultimazione dei lavori è previsto avvenga entro l’estate, tenuto conto delle notevoli difficoltà del mercato del lavoro, nonché della tipologia dell’intervento.

L’intervento di adeguamento sismico è stato reso possibile grazie alla verifica di vulnerabilità sismica avviata diversi anni fa dal Comune con risorse proprie e la successiva candidatura ad un bando regionale per reperire i fondi necessari per effettuare i lavori. Successivamente l’opera è stata finanziata con risorse del PNRR.  Tenuto conto del tempo intercorso tra la prima candidatura del progetto e l’ammissione al finanziamento, durante il quale vi è stata una notevole fluttuazione dei prezzi di mercato dei materiali edili, per garantire l’intervento il Comune ha dovuto implementare la propria quota di cofinanziamento. Il finanziamento complessivo ammonta a .990.968,56 euro di cui per lavori appaltati 3.377.658,63, il finanziamento governativo è pari a 3.596.088.19 euro, il resto, 1.394.880.37 euro, è a carico del Comune. Tenuto conto della dimensione del complesso, delle risorse economiche impegnate, nonché del numero di utenti ai quali, con l’adeguamento sismico, sarà possibile garantire di svolgere le loro attività in sicurezza riveste una notevole rilevanza. Il progetto, che nel gennaio 2024 è stato illustrato in un apposito incontro ai docenti della scuola, è stato curato dallo studio Calvi srl dell’ingegner Gian Michele Calvi di Pavia e dall’ingegner Matteo Moratti di Genova. La verifica è stata fatta dalla società Normatempo Italia srl con sede in Torino.

Le principali opere previste nel progetto e appaltate sono le seguenti: posa di controventature in acciaio che hanno la funzione di assorbire e distribuire in fondazione le azioni sismiche orizzontali; rinforzo con materiali compositi in fibre di carbonio delle travi e dei nodi travi/colonne non verificati; inserimento di nuovi setti sismici realizzati in conglomerato cementizio armato; posa di reti e profili metallici per evitare il ribaltamento, in caso di sisma, delle pareti di tamponamento e di alcuni elementi interni; irrigidimento dei solai per garantire il piano rigido in caso di sisma, realizzato con la posa di una soletta in calcestruzzo; realizzazione di setti sismici in calcestruzzo esterno con relativi micropali di fondazione; opere complementari e di finitura interne ed esterne che hanno riguardato il rifacimento delle pavimentazioni dei bagni, in alcuni casi, e la tinteggiatura. Ad oggi i lavori completati riguardano il primo e secondo piano dei blocchi 3 e 6, la zona segreteria e l’aula magna al piano terra, le due palestre e sono stati avviati i lavori nel blocco 1.

Le travi di cui si è scritto sui media locali sono strutture antisismiche che uniscono le colonne portanti poste all’interno dell’edificio. Queste travi non si trovano in mezzo alle aule, ma su un lato, a poca distanza dalle finestre, in asse con i pilastri, vista la sporgenza dei piani superiori rispetto al piano terra. La conseguenza della presenza di queste strutture è semplicemente una minima riduzione dello spazio fruibile all’interno dell’aula; per questo motivo, in queste aule, sono state collocate classi con un numero di alunni compatibile con i parametri di sicurezza previsti per l’occupazione degli spazi scolastici. Della necessità di ridurre il numero medio di alunni per classe a seguito della ristrutturazione antisismica era già stato informato anche il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, Imerio Chiappa”, ha dichiarato nel corso del sopralluogo la dirigente scolastica Daniela Marzani.

Le strutture sono state messe completamente in sicurezza con misure di rivestimento antiurto e strutture anti scavalcamento, concordate dall’Amministrazione comunale con la Direzione dei Lavori e approvate dal Responsabile della Sicurezza (RSPP) dell’Istituto Comprensivo Cremona Due. È proprio grazie a tali strutture che la scuola ‘Virgilio’, una volta completati i lavori, sarà tra le poche scuole in Italia completamente antisismiche, garantendo perciò il massimo livello di sicurezza agli alunni e al personale della scuola e rappresentando un esempio di eccellenza a livello nazionale. Ricordo poi che il progetto dell’adeguamento antisismico dell’edificio è stato illustrato dal progettista, ingegner Matteo Moratti, ai docenti della scuola che avevano voluto presenziare all’incontro appositamente organizzato”, ha infine sottolineato la dirigente Marzani.

Gli interventi di adeguamento sismico per la messa in sicurezza delle scuole sono particolarmente delicati e impegnativi, anche dal punto di vista economico. Quello alla scuola ‘Virgilio’ è stato finanziato prevalentemente con fondi del PNRR e cofinanziato dal Comune per un valore complessivo di quasi 5 milioni di euro. Stiamo gradualmente programmando cantieri di questo tipo nelle scuole, perché prioritaria rimane sempre la sicurezza dei nostri ragazzi e dei nostri studenti”, ha tenuto a sottolineare il sindaco Andrea Virgilio.

Il Sindaco ha poi risposto alle polemiche sollevate da due consiglieri comunali di FdI perché in alcune classi c’è la presenza di travi giudicate, a loro dire, troppo invasive dal punto di vista estetico: “Ai consiglieri Marco Olzi e Chiara Capelletti, che hanno presentato un’interrogazione sulla presenza delle travi in alcune classi criticando il lavoro di professionisti chiederei di occuparsi di cose serie, di non improvvisarsi ingegneri e di rispettare le competenze e il lavoro dei tecnici. Piuttosto direi di prendere carta e penna e scrivere a chi sta governando a livello nazionale per chiedere più risorse per i Comuni. Questo sarebbe un approccio più costruttivo, perché penso sia scandaloso che interventi come questo sull’antisismica debbano essere finanziati con fondi PNRR e non da leve ordinarie. Dovrebbero occuparsi di questo e non fare opposizione da salotto”.

È una soddisfazione vedere una scuola che, intervento dopo intervento, rinasce dal punto di vista della sicurezza, senza però rinunciare all’estetica. Un altro sforzo dell’Amministrazione che trova forma e restituisce ai nostri studenti più bello e sicuro un luogo importantissimo, come lo è la scuola”, è infine il commento dell’assessore Roberta Mozzi.

 

Ed ecco la replica di Marco Olzi e Chiara Capelletti, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia.

Caro Sindaco,
se c’è un metodo che non mi appartiene è “l’opposizione da salotto”. Che peraltro non ne capisco nemmeno il significato … non faccio opposizione da casa seduta sul divano, ma onoro gli impegni che mi sono assunta in consiglio, in commissione, parlando con le persone in carne e ossa, partecipando agli appuntamenti con rispetto.
Ti cito: “Piuttosto direi di 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐚 𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐧𝐚 𝐞 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐚 𝐜𝐡𝐢 𝐬𝐭𝐚 𝐠𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚 𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐬𝐞 per i Comuni. Questo sarebbe un approccio più costruttivo, perché penso sia scandaloso che interventi come questo sull’antisismica debbano essere finanziati con fondi Pnrr e non da leve ordinarie”.
Trovo scandalosa questa replica: 𝐩𝐞𝐫 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐨𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐚? Non vorrei sottolineare l’ovvio, ma ad ogni osservazione ci state rispondendo così … 𝐄 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐯𝐨𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐞 𝐝𝐨𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐞𝐥𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐑𝐨𝐦𝐚?
Ti ricordo che prima del governo Meloni c’era il governo Draghi di cui il PD era parte, prima ancora il governo Conte2 di cui il PD era parte. Fiumi di soldi allora? No! Diciamola ogni tanto la verità. E la verità è che è da tempo immemore che non arrivano fiumi di soldi da Roma, con ogni governo di ogni colore. Quindi direi anche basta con questa “tiritera”.
La verità è che questo è un lavoro con un pessimo risultato. Benissimo la messa in sicurezza della scuola, ma le aule con le travi (anche se ai lati) – al di là dell’agibilità e del rispetto dei parametri igienico-sanitari – 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐞𝐜𝐨𝐫𝐨, 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐞𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐢𝐠𝐧𝐢𝐭𝐚̀, 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐮𝐧𝐧𝐢 non dovrebbero essere destinate a quella funzione.
Ma chi a casa propria avrebbe accettato una soluzione simile? Se davvero sono state esplorate tutte le possibili soluzioni ingegneristico-architettoniche e quella era l’unica opzione che avrebbe reso l’edificio sicuro, sarebbe sufficiente arrivare a dire che non è rispettoso per le persone “lavorarci”, inteso sia per i ragazzi che per i professori. E’ una bruttura!
Fino a quando non considereremo il patrimonio pubblico con la stessa cura e la stessa attenzione che presteremmo come se fosse “casa nostra”, non avremo nulla di bello e di sicuro da lasciare in eredità alle prossime generazioni. Vi concentrate su progetti avveniristici tipo “Giovani in centro” ma lasciamo che i ragazzi vadano in aule attraversate da travi (peraltro nemmeno esteticamente decorose). Io trovo questo scandaloso. Trovo scandaloso non ammettere che quelle stanze debbano diventare altro (magazzino, archivio, sala riunione per brevi incontri, … ) e non debbano essere la quotidianità degli alunni e professori.
Il salotto si fa quando si vive staccati dalla realtà e io non lo sono.
Marco Olzi
Chiara Capelletti

 

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