“Ed inoltre a selezionare, ai fini dell’assegnazione, alloggi che presentino uno stato di conservazione tale da rendere sostenibili gli interventi di recupero, evitando il ricorso a immobili che richiedano opere strutturali o investimenti sproporzionati rispetto alle finalità sociali dell’iniziativa”, continua Portesani.
Nella mozione si chiede anche di privilegiare, nella valutazione delle proposte progettuali, quelle che promuovano percorsi strutturati di accompagnamento all’autonomia delle persone accolte e che inseriscano l’intervento abitativo all’interno di un progetto sociale complessivo e individualizzato, con obiettivi verificabili nel tempo.
E di prevedere modalità di affidamento che favoriscano la diversificazione dei soggetti affidatari degli immobili e la messa in rete delle competenze del terzo settore, anche attraverso partenariati o progetti condivisi, al fine di affrontare in modo integrato situazioni complesse di accompagnamento all’autonomia.
“Chiediamo infine – conclude Portesani – di valutare, sulla base degli esiti della sperimentazione, la possibilità di stabilizzare nel tempo tale modalità di utilizzo del patrimonio comunale e di promuovere analoghi strumenti di collaborazione anche con altri soggetti pubblici proprietari di patrimonio abitativo sul territorio, quali Aler e Fondazione Città di Cremona”.


























