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Era originario di Roma Gianluca Di Gioia, 48 anni compiuti il 21 dicembre, morto dopo l’attacco dello squalo. L’uomo lavorava al Servizio europeo per l’Azione esterna, l’ufficio diplomatico comunitario. Ferito, invece, Peppino Fappani, 69enne odontotecnico originario di Genivolta, residente a Soncino, che ha cercato di salvarlo.

L’attacco è avvenuto questa mattina mentre i due turisti italiani stavano facendo snorkeling nei pressi di Marsa Alam, a circa 50 metri dal pontile, nei pressi dell’Hotel Sataya. Fappani è ora ricoverato presso l’ospedale di Port Ghalib, a circa 50 chilometri a nord di Marsa Alam, ma le sue condizioni non destano preoccupazione.

La vittima

Di Gioia si era trasferito da tempo in Francia: aveva lavorato prima presso il centro di ricerca della Commissione europea a Bruxelles e dal 2012 al Servizio europeo per l’azione esterna, l’ufficio diplomatico comunitario. Il 21 dicembre scorso aveva festeggiato il suo compleanno con il viaggio in Egitto dove alloggiava in uno dei resort Alpitour sulla costa, il Sataya. Si sarebbe dovuto trattenere con la moglie, cittadina francese, e alcuni parenti anche per qualche giorno dopo Capodanno.

Dopo l’incidente le autorità egiziane hanno chiuso l’area ai bagnanti per due giorni, specificando che l’attacco è avvenuto in acque profonde e al di fuori dell’area balneabile. Subito dopo è stata ordinata la formazione di un comitato urgente in coordinamento con il Governatorato del Mar Rosso per determinare le cause dell’incidente. A dare la notizia – poi confermata da fonti della Farnesina – che si tratta di italiani è stato il console di Mosca a Hurghada per rassicurare che le vittime non sono russe. Intanto, sono state informate le famiglie dei coinvolti e i diplomatici italiani stanno fornendo assistenza ai parenti del defunto.

L’attacco è avvenuto nei pressi del Sataya Resort, una lussuosa struttura a 5 stelle, tra piscine e diversi ristoranti tra le dune del deserto e il Mar Rosso, con un affaccio su un tratto di spiaggia davanti ad acque cristalline e una barriera corallina ideale per fare snorkeling, proprio l’attività scelta da Gianluca Di Gioia e Peppino Fappani.

Non è la prima volta che gli squali attaccano turisti nel Mar Rosso, ricorda al Jazeera. Alcune spiagge affacciate su quelle acque furono chiuse nel luglio del 2022, dopo che una turista austriaca di 68 anni era stata uccisa da uno squalo. Nel giugno del 2023, un turista russo fu divorato da un pescecane che fu poi catturato in un’area vicino a Dream Beach, nella città di Hurghada. Nel settembre dello stesso anno uno squalo strappò un braccio a una donna egiziana nelle acque davanti alla spiaggia di Dahab, nel sud del Sinai.

Centinaia di migliaia di turisti arrivano  a Marsa Alam ogni anno. Molti tra questi fanno immersioni o snorkeling in aree dove gli squali sono di «casa», tuttavia non tutti sanno o vengono informati della loro presenza e dei pericoli che corrono. Dopo i tanti incidenti le autorità egiziane avevano annunciato l’installazione di dispositivi di monitoraggio collegati ai satelliti per tracciare i movimenti e il comportamento degli squali con l’obiettivo di adottare misure precauzionali per proteggere sub e bagnanti dagli attacchi.

Il Governatorato del Mar Rosso ha obbligato gli hotel della zona a posizionare reti in mare lungo le spiagge private per determinare la distanza di sicurezza consentita per nuotare e immergersi, così da impedire ai predatori di avvicinarsi.

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