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In Lombardia il servizio sanitario regionale è talmente in crisi che non riesce nemmeno a rispondere a tutte le prestazioni più urgenti. È quanto emerge da alcuni accessi agli atti avanzati all’assessorato al Welfare della Regione Lombardia. La richiesta di informazioni riguarda prescrizioni ed erogazioni di esami diagnostici e visite specialistiche effettuate all’interno del sistema sanitario regionale lombardo nel primo semestre 2025, dal primo gennaio al 30 giugno. In questo periodo il sistema ha prescritto oltre 17 milioni di prestazioni (17.093.556), suddivise nelle diverse classi di priorità: urgenti (da effettuarsi entro 72 ore), brevi (entro dieci giorni), differibili (entro 30 giorni per le visite ed entro 60 per le prestazioni strumentali) e programmabili (entro 120 giorni). Se queste ultime, le programmabili, sono la stragrande maggioranza, tre su quattro, le urgenti, quelle per cui il medico ravvisa la necessità di avere un responso nel più breve tempo possibile, sono appena l’1,55% del totale (nel periodo indicato 264.704).

Il dato veramente rilevante è che il sistema sanitario regionale non riesce a soddisfare nemmeno questa piccola frazione di prescrizioni. Per la precisione, solo quattro prestazioni urgenti su dieci (41,3%) vengono erogate entro le 72 ore. Se consideriamo anche quelle che vengono effettuate oltre la soglia delle 72 ore arriviamo a meno di 6 su dieci (56,6%).

Chi eroga queste prestazioni? Quasi tutte le strutture pubbliche. Considerando le 109.246 effettuate entro la soglia delle 72 ore, il 71% trova risposta nel pubblico e solo il 29% nel privato (sempre tramite il servizio sanitario regionale).

Che cosa ne è delle quasi 115mila prescrizioni urgenti che spariscono dai radar? È plausibile pensare che la gran parte venga effettuata in regime di solvenza, cioè pagando la sanità privata, ed è anche possibile che chi non ha soldi a sufficienza addirittura rinunci a questi esami urgenti, mettendo a repentaglio la propria salute e magari la propria vita.

“Abbiamo scoperto – dichiara il consigliere regionale Matteo Piloni – che anche nel primo semestre 2025 le liste d’attesa crescono, anche per le prestazioni più urgenti, cioè quelle che dovrebbero essere erogate in 72 ore. Le lombarde e i lombardi non trovano risposta nel sistema sanitario regionale in sei casi su dieci. È un dato allarmante perché dietro le prestazioni urgenti ci sono anche prestazioni salvavita o che possono permettere di salvare la vita. Cade quindi qualsiasi alibi da parte della Regione Lombardia sul fatto che i numeri delle prescrizioni siano particolarmente alti e non consentano una risposta da parte del sistema, perché abbiamo dimostrato oggi che il sistema va in affanno anche su una quota molto piccola, appena l’1,6% del totale. In una regione come la Lombardia a una richiesta di 260.000 prestazioni si dovrebbe rispondere senza problemi e nei tempi giusti, e invece questo non avviene”.

“Tutto ciò per noi è inaccettabile ed è per questo che pensiamo che vada riorganizzata radicalmente la sanità nella nostra regione ed è necessario ripartire dalla centralità della sanità pubblica dal sostegno ai medici, agli infermieri. Stiamo portando avanti una proposta di legge sostenuta da oltre 100 mila lombarde e lombardi e che martedì 21 ottobre arriverà finalmente in aula consiliare per un confronto vero” aggiunge il consigliere dem.

Piloni conclude annunciando che “stamattina al mercato di Casalmaggiore e nel pomeriggio in via Mazzini in centro a Crema, come già è stato fatto a Cremona, saremo presenti con un presidio per incontrare i cittadini e raccontare le proposte a cui abbiamo lavorato e che martedì discuteremo in Consiglio regionale”.

PRESCRIZIONE PER PRIORITA’
Priorità Totale  
Urgenti 264.704 1,55%
Brevi 1.150.023 6,73%
Differibili 2.975.485 17,41%
Programmabili 12.703.344 74,32%
Totale 17.093.556  
Prescrizioni urgenti primo semestre 2025
Erogazioni entro 72 ore 109.246 41,3%
Erogazioni oltre 72 ore 40.546 15,3%
Non erogati dal sistema sanitario regionale 114.912 43,4%
Totale 264.704  

Qui la proposta di legge di iniziativa popolare: https://conlasalutenonsischerza.it/wp-content/uploads/2025/09/Proposta-Iniziativa-Popolare.pdf

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