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Pregiatissimo senatore Renato Ancorotti,

mi presento: sono Emilio Guida, segretario regionale del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) – Lombardia, e Le scrivo in merito al recente dibattito sulla questione della sicurezza nella provincia di Cremona.

Stiamo seguendo con interesse la dialettica politica sviluppatasi sul tema, che ci trova concordi nella sua declinazione più alta: la sicurezza non ha colori politici, ma costituisce un diritto inderogabile dei cittadini. Tuttavia, desideriamo portare all’attenzione Sua e dell’opinione pubblica un aspetto che riteniamo centrale per garantire uno standard adeguato di sicurezza sul territorio. Abbiamo ascoltato proposte di vario genere: dagli interventi di carattere educativo rivolti a giovani e immigrati, alla richiesta di impiego dell’esercito nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, con particolare riferimento alla vigilanza di aree sensibili come la stazione ferroviaria di Cremona. Sebbene apprezziamo lo spirito propositivo di tali idee, riteniamo doveroso sottolineare che la vera soluzione, in tema di prevenzione e sicurezza pubblica, risiede nella presenza strutturale e continuativa di più pattuglie di polizia sul territorio. Gli strumenti alternativi, per quanto possano concorrere al miglioramento della sicurezza, presentano limiti evidenti: l’esercito non è la polizia, né può sostituirla in termini di
competenza, prontezza operativa e coordinamento; le attività formative ed educative sono certamente fondamentali, ma producono effetti solo nel medio-lungo termine.

Va inoltre chiarito che un’eventuale pattuglia dell’esercito dovrebbe operare congiuntamente al personale della Polizia di Stato, sotto il coordinamento delle centrali operative. Ciò comporterebbe un ulteriore aggravio sull’organico già ridotto, impegnato nei molteplici
servizi istituzionali, inclusa la gestione dell’ordine pubblico.

Per queste ragioni, riteniamo che l’unica risposta realmente efficace sia l’ampliamento dell’organico della Questura di Cremona, con l’aggiunta di almeno 10 unità (al netto dei trasferimenti e dei pensionamenti) e un adeguato numero di ufficiali di polizia giudiziaria. Questo consentirebbe di ripristinare stabilmente un secondo equipaggio operativo h24, attualmente assente da anni. Un secondo equipaggio che in passato ha garantito una presenza costante sul territorio, con effetti positivi evidenti in termini di prevenzione e tempestività degli interventi.

In conclusione, la nostra posizione si fonda sul principio della competenza e della specializzazione – elementi alla base dello sviluppo civile – ma anche su quello della ragionevolezza. In presenza di una carenza di personale specificamente formato per la sicurezza, appare prioritario potenziare il numero degli agenti di polizia, piuttosto che ricorrere ad altre soluzioni, per quanto ben intenzionate, che dovrebbero avere solo un ruolo accessorio.

Permetta un esempio semplice ma efficace: in un ospedale in cui manchi un ortopedico, non avrebbe senso inviare ulteriori infermieri o una nuova automedica. Analogamente, per affrontare le criticità della sicurezza, servono più poliziotti, non surrogati.

Chiediamo dunque che ragionevolezza e competenza guidino le scelte politiche, affinché il territorio cremonese possa ricevere risposte adeguate e i poliziotti che rappresentiamo possano svolgere il proprio delicato compito nelle migliori condizioni possibili.

Con viva stima,

Emilio Guida
vice segretario regionale SAP – Lombardia

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