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Scrittore, poeta, politico, giornalista (senza tesserino), ma anche esperto di geopolitica, opinionista no vax. Infine, medico. Luca Nascimbene è balzato agli onori della cronaca per essersi venduto come dottore, sospeso dopo meno di un giorno di attività. È successo a Vizzolo Predabissi in provincia di Milano, alcuni giorni fa. Il nuovo medico di base si è insediato, ha ricevuto alcuni pazienti che lo avevano scelto dopo il pensionamento dei propri dottori, ha firmato alcune ricette. Poi sono arrivati i Nas dei carabinieri che hanno sospeso il medico “per mancanza di requisiti mentre sarebbero in corso ulteriori accertamenti”.

Attraverso poche e brevi ricerche il quadro è apparso piuttosto chiaro. Sui social Nascimbene non ha mai pubblicato una foto in camice bianco, nessun cenno alla sua attività o agli studi in medicina. Molte, invece, le immagini che lo ritraggono in altri panni: le foto con la maglia dei carabinieri, quelle con la polo dell’esercito, le immagini che parlano di politica. Qualche anno fa si presentava come giornalista e scrittore.

Insomma, non è chiaro quale sia il mestiere di Nascimbene. Di certo non è iscritto all’ordine dei medici (e nemmeno a quello dei giornalisti). Interrogato da diverse testate, il falso dottore ha spiegato che si è trattato di un equivoco, di avere sempre detto di avere una laurea in Irlanda. Su Facebook, invece, spunta un ulteriore titolo: “Laurea in Giurisprudenza con titolo honoris causa presso University of California per aver difeso gli emarginati, indifesi, gli invisibili, i disagiati, gli animali e per aver contribuito facendo informazione vera e per scopi non di business”.

Luca Nascimbene ora è indagato per esercizio abusivo della professione medica. Ma i quesiti e le preoccupazioni sono tante: come ha fatto a scavalcare i controlli del sistema sanitario della Lombardia? Era la prima volta? E, soprattutto, è un caso isolato? La sindaca di Vizzolo Predabissi, Luisa Salvatori, si è detta preoccupata, il Comune “si ritiene parte lesa in merito alla recente assegnazione, effettuata dall’ASST Melegnano Martesana”, si legge in una nota. La stessa prima cittadina, insieme ai carabinieri, ha girato le farmacie comunali per ritirare con urgenza le ricette emesse da Nascimbene.

“Il Comune di Vizzolo Predabissi ha messo a disposizione tutti gli strumenti necessari per favorire l’arrivo dei medici nel nostro territorio, come il supporto logistico e l’offerta di spazi attrezzati, e continua a impegnarsi affinché i cittadini possano avere un’assistenza sanitaria adeguata e tempestiva – si legge ancora nella nota -. A maggior ragione, quindi, errori come quello verificatosi non possono essere tollerati, soprattutto in un ambito così importante per la nostra comunità”.

Nicola Di Marco (capogruppo M5s Lombardia): «Diventare medico di base grazie a una sola autocertificazione? Nella Lombardia di Fontana e Bertolaso, dove il centrodestra ha deciso di abbandonare il servizio sanitario regionale in uno stato di “anarchia”, è possibile. È successo a Vizzolo Predabissi (Milano) dove un presunto dottore avrebbe esercitato la professione prescrivendo farmaci e terapie ai pazienti, fino all’intervento dei NAS. È sconcertante come sia stata sufficiente una banale autocertificazione, per far sì che l’ASST di Melegnano Martesana (Milano) procedesse alla regolare assegnazione del ruolo secondo normativa. Motivo per cui, alla prima occasione utile, ho voluto interrogare l’assessore Bertolaso per conoscere quali siano attualmente le procedure di controllo in atto su questo tipo di documentazione. È evidente, infatti, che le dovute verifiche andrebbero svolte prima di permettere, a chi non ne possiede i titoli di prescrivere esami e terapie che possono compromettere la salute dei cittadini. Le difficoltà della Regione Lombardia nel potenziare l’organico dei medici e pediatri di base sono sotto gli occhi di tutti, in particolare di tutti quei cittadini che vivono nella difficoltà di non averne assegnato uno, ma consentire a chiunque di esercitare la professione medica non è una soluzione. Pretendiamo maggiore attenzione, nei confronti della sanità pubblica»

Così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Lombardia, annuncia il deposito dell’interrogazione a risposta immediata “Criticità riguardanti l’esercizio abusivo della professione ordinistica medica: caso del finto medico di base a Vizzolo Predabissi” che sarà discussa durante il Consiglio regionale in programma martedì 14 gennaio.

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