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Una partecipazione massiccia, oltre ogni aspettativa, ha fatto registrare l’iniziativa ”Sosteniamo le partenze della Global Sumud Flotilla” che si è tenuta ieri pomeriggio a Cremona nel parco che costeggia il Po. Questa manifestazione si è tenuta dopo quelle organizzate a Cremona, Mantova, Bassa Bresciana e di sabato scorso a Bozzolo. “Da ogni Fiume ad ogni Mare”: così è stata denominata questa campagna, che oltre ad accompagnare simbolicamente la partenza delle ultime imbarcazioni, avvenuta ieri dai porti siciliani, dopo le oltre 50.000 persone accorse a Genova per la partenza delle prime barche italiane della Global Sumud Flotilla, chiede il coinvolgimento di ogni città, in qualsiasi luogo pubblico vicino a uno specchio d’acqua, fiume o lago perché l’azione sia visibile e significativa.

In prima linea ieri a Crema c’era il gruppo di donne di “Cessate il fuoco” che ha aderito all’appello insieme con la Tavola della pace di Cremona, la coalizione Movimento 5 Stelle e Cremona Cambia Musica, il Gruppo Restiamo Umani della bassa Bresciana, Donne Paladine per la Palestina e centinaina di manifestanti svincolati da organizzazioni che con la loro presenza hanno voluto testimoniare il loro sdegno per il massacro della popolazione palestinese nella Striscia ad opera dell’esercito israeliano.

Il corteo è partito alle 18 dal parcheggio di fronte alle Colonie Padane in via Del Sale per poi proseguire a piedi sul Lungo Po Europa, con una sosta durante la quale sono stati letti brani e comunicati nella zona dell’anfiteatro del parco. Il serpentone ha terminato il suo percorso nell’area sottostante il ponte sul Po dove alle 19 si è conclusa la manifestazione.

Questi gli obiettivi della mobilitazione:
– La restituzione del mare a Gaza e il diritto del popolo palestinese ad accedervi.
– Il sostegno alle resistenze dei popoli indigeni nel mondo, in particolare del popolo palestinese.
– Lo stop da parte del Governo italiano  della vendita di armi a Israele e un embargo e sanzioni adeguate ai crimini contro l’umanità commessi (come indicato dalla Corte di Giustizia Internazionale).

 

 

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