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Un vero miracolo! In pochi mesi e ancora prima dell’inizio dei lavori il costo del nuovo ospedale di Cremona è raddoppiato, visto che adesso viaggia ben oltre i seicento milioni di euro. La speranza di tutti è ormai quella di raggiungere l’ambito traguardo del miliardo intero, tanto si tratta di soldi pubblici e quindi di nessuno: orgoglio cremonese,  tutti felici e contenti. A ben vedere si potrebbe magari trovare qualche medico di base,  ridurre le liste d’attesa, pagare meglio infermieri e medici ma tant’è, l’importante è costruire, mica fornire assistenza. Ospedale nuovo, valanghe di milioni e tanta invidia, anche da parte degli attuali inquilini del Palazzo Comunale, quelli che hanno a disposizione solamente i fondi del PNRR. Ah, se anche loro avessero quelle larghe disponibilità economiche! Con tutti quei soldi a disposizione si potrebbero moltiplicare per seicento i lavori di Largo Moreni, riempiendo di rotonde e corsie ciclabili persino piazza del Duomo.

In alternativa perché non replicare l’entusiasmante prodigio del sottopasso di via Bergamo per altre cinquecento volte, visto che per l’istituzione di un servizio permanente di bagnini per il salvataggio dei poveracci bloccati dalle acque impetuose dei sottopassaggi cremonesi nessuno ha pensato di chiedere l’aiuto di una attuale ministra, eletta entusiasticamente dai cittadini cremonesi? Peccato, visto che si tratta di un personaggio con grande esperienza non solo di bilanci ma soprattutto di attività balneari.

A questo punto non resta che chiedere aiuto alle Autorità ospedaliere, ancora in tempo a modificare il progetto del nuovo ospedale, in modo da dotare la città di una camera iperbarica per salvare dall’annegamento gli automobilisti bloccati nei sottopassaggi urbani.

 

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