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MENTRE LE ISTITUZIONI TACCIONO, NOI CONTINUIAMO A VIGILARE E AGIRE PER LA TUTELA DEL TERRITORIO

Il Comitato Biometano Soresina rende noti gli ultimi sviluppi delle proprie attività, a fronte del perdurante silenzio delle istituzioni in merito alla diffida presentata nei mesi scorsi contro il progetto di impianto di biometano.

Metanodotto: osservazioni e criticità

A metà luglio sono stati inviati gli avvisi di esproprio ai proprietari dei terreni e dei fondi agricoli attraversati dal tracciato del metanodotto di collegamento all’impianto.
Come previsto, il percorso si estenderà lungo il sud e l’est della città, collegandosi al nord, per una lunghezza complessiva di circa 6 km.
Si tratta di un’opera rilevante, destinata esclusivamente a servire l’impianto di biometano, con una pressione di esercizio prevista di 75 bar.
Grazie alla collaborazione di alcuni proprietari coinvolti, si sono potute presentare osservazioni formali, evidenziando diverse criticità:

– il progetto avrebbe dovuto essere presentato congiuntamente a quello dell’impianto, ma ciò non è avvenuto;
– il metanodotto servirà esclusivamente l’impianto, rendendo incoerente la dichiarata pubblica utilità e urgenza;
– il tracciato interferisce con quello della futura tangenziale sud, compromettendone la realizzabilità e interferendo con un’opera pubblica già parzialmente finanziata;
– la vicinanza a strutture sensibili, come il polo sanitario Nuovo Robbiani, solleva ulteriori preoccupazioni in termini di sicurezza.

– i possibili rischi che tale opera potrebbe comportare una volta in esercizio, dato che si troverà al di sotto di campi coltivati e corsi d’acqua, con ripercussioni sul centro abitato; infatti, sono molte le esplosioni e gli incendi verificatisi negli ultimi anni su impianti analoghi, con forti danni nel circondario (ad es. gasdotto Rimini – San Sepolcro).

Il progetto è stato depositato il 25 maggio 2025, mentre gli avvisi sono stati recapitati a metà luglio. Considerando i 30 giorni utili per la presentazione delle osservazioni, la scadenza cadeva a metà agosto.
Siamo tuttora in attesa di ricevere un riscontro ufficiale, previsto per legge.

Intervento della Prefettura

Nel mese di settembre il Comitato ha informato il Vicario del Prefetto di Milano, responsabile dell’Albo dei Segretari comunali, affinché venga valutata la possibilità di un intervento in merito alle irregolarità procedurali emerse nell’iter autorizzativo dell’impianto. Tali irregolarità, secondo il Comitato, potrebbero incidere sui diritti dei cittadini e sugli obblighi di trasparenza della Pubblica Amministrazione. Pochi giorni fa, ci hanno comunicato che «è stata interessata la Prefettura di Cremona, alla quale sono stati trasmessi tutti gli elementi utili alle valutazioni di competenza».

Iniziative legali e nuove azioni

A seguito delle irregolarità riscontrate dal legale incaricato, sono in corso di definizione nuove iniziative giudiziarie finalizzate a far luce sulle responsabilità dei soggetti coinvolti.

Parallelamente, il Comitato sta pianificando ulteriori attività di sensibilizzazione e coinvolgimento degli enti competenti, con l’obiettivo di stimolare un’azione concreta a tutela della collettività e del bene comune.

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