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Forse non tutti sanno che la pipì contiene azoto, fosforo, potassio, elementi indispensabili per la crescita dei vegetali  e che in alcuni Paesi africani il suo utilizzo come fertilizzante si è dimostrato non solo efficace per favorire un migliore raccolto, ma anche per tenere lontani gli insetti. Stupiscono quindi le lamentele di alcuni cittadini nei confronti del suo impiego per rinvigorire e proteggere la flora dei giardini davanti alla stazione ferroviaria di Cremona. Sarebbe invece opportuno diffondere questa salutare abitudine anche ai giardini di piazza Roma, specie se non saranno disponibili i denari del risarcimento Tamoil.

Forse il Sindaco e l’Amministrazione comunale ignorano questi dati e quindi, invece di intestardirsi nel lamento continuo per la mancanza di fondi e tentare di appropriarsi di quelli disponibili, potrebbero adoperarsi per favorire l’integrazione dei cultori di questa interessante pratica altamente ecologica.

Magari, tra le mille giornate dedicate all’effimero, anche con l’istituzione della giornata/festa per premiare chi la fa più lontano (nel verde pubblico, non davanti ai portoni).

 

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