Un atto di diffida è stato depositato da un gruppo di cittadini. Destinatari del documento sono il sindaco e i consiglieri del Comune nel quale è prevista la collocazione dell’impianto e quelli limitrofi facenti parte del percorso ciclabile di interesse regionale PCIR 10 Postumia (Vescovato, Sospiro, Malagnino, SESTO, Castelverde, Cremona, Casalbuttano).
La diffida è contro il progetto dell’impianto per la produzione di biometano in località Silvelletta, nel territorio comunale di Pieve San Giacomo.
”La società Granmetano Cremona – si legge in premessa nell’atto – ha presentato un progetto riguardante la realizzazione di un nuovo impianto per la produzione di biometano con capacità produttiva massima di 250 smc/h da digestione anaerobica di biomasse agricole ed effluenti zootecnici in località Silvelletta di Pieve San Giacomo (Cremona), Il Piano di Governo del Territorio rileva che la localizzazione dell’impianto è prevista in area agricola di sensibilità paesaggistica media – classe 3… ”.
Viene evidenziata la vulnerabilità del paesaggio, dal punto di vista idrogeologico e per gli aspetti naturalistici che hanno conservato la loro identità rispetto allo sviluppo storico. A pochi metri si trova ”Località Riposo, nucleo di antica formazione con classificazione paesistica SENSIBILITA’ ALTA… In prossimità dell’area prevista per l’impianto insistono nella omonima frazione Silvella di Pieve SanGiacomo, Cascina Silvella e Cascina Berteri”.
”Cascina Silvella di origini molto remote ha inglobato nel tempo la vecchia chiesetta e l’oratorio di Silvella dedicato a Sant’Antonio. Proprio in questi boschi fitti che caratterizzavano la zona avrebbero nei secoli addietro, più volte trovato riparo le truppe di passaggio nelle diverse occasioni di battaglia del passato… La storia di questo luogo – si legge nell’atto – ci riporta indietro nel tempo di secoli: innanzitutto la posizione geografica, in corrispondenza della centuriazione romana lungo la Via Postumia, che corre a poche centinaia di metri mentre un paio di curve più in là troviamo il borgo di Ognissanti, centro abitato già esistente in epoca romana (in realtà, già dall’età del bronzo, con la civiltà delle terramare)…. ”.
I cittadini sottolineano anche le peculiarità di ”Cascina Torre Berteri, chiesa, casa, scuola in un unico edificio ‘multifunzione’ per coprire le diverse esigenze di quel micromondo che fu Torre Berteri, località di Pieve San Giacomo al confine col territorio di Cella Dati e Sospiro. Questo piccolo borgo, che un tempo fu Comune autonomo, passò di proprietà in proprietà nel corso dei secoli. Come tutta la zona, anche Torre Berteri ha origini molto antiche, risalenti con tutta probabilità alle centuriazioni romane… ”
Pertanto prosegue l’atto ”le destinazioni d’uso compatibili sono quelle accessorie alla conduzione dei fondi agricoli e alla conservazione o rigenerazione dello stato di natura. Di conseguenza, in tale ambito sono ammesse esclusivamente le opere realizzate in funzione delle necessità di conduzione del fondo,… salvo diverso parere espresso specificatamente dagli uffici provinciali competenti, gli allevamenti e le lavorazioni che si avvalgano per almeno il 25% dei prodotti ottenuti dal fondo stesso. In tale zona risultano non ammissibili tutte le altre funzioni non esplicitamente indicate. La realizzazione di nuove costruzioni è subordinata alla preventiva dimostrazione dell’impossibilità alternativa di riutilizzo delle strutture edilizie preesistenti sul fondo”.
Nell’atto di diffida si legge anche che ”l’impianto non è conforme al PGT in quanto è evidente che è una struttura avulsa dal contesto rurale storico e naturalistico di valore paesaggistico tipico padano in cui si collocherebbe, vìola le prescrizioni di tutela contenute nel PGT ispirate a salvaguardarne l’unicità, la tipicità e la funzionalità agricola.…La dimensione e potenza dell’impianto in cui confluiscono 55.600 tonnellate di reflui sono tali da dover sottostare all’obbligo contenuto nel PGT di screening di Valutazione d’impatto ambientale… Si registrerà un notevole aumento di consumo di suolo per la cementificazione e/o impermeabilizzazione di nuovo terreno vergine in violazione della Legge Regionale n.31/2014 sul contenimento del consumo di suolo, peggiorando l’impronta idrogeologica dell’area vulnerabile dal punto di vista idrogeologico esponendo la Pubblica Amministrazione a un crescendo di spesa pubblica”…
Inoltre ”l’impianto non è conforme al PGT in quanto si collocherebbe dentro la fascia di rispetto di 600 metri dagli allevamenti”.
Infine ”l’impianto non è conforme al PGT perché si colloca in ambito contiguo a insediamenti urbani esistenti e in previsione dell’espansione degli impianti sportivi posti a nord ovest e in violazione delle distanze del regolamento d’igiene”.
Destinatari del documento sono il sindaco e i consiglieri del Comune nel quale è prevista la collocazione dell’impianto e quelli di Cremona, Bonemerse, Castelverde, Gerre de’ Caprioli, Pieve d’Olmi, San Daniele, Sesto ed Uniti, Spinadesco, Stagno Lombardo.
La diffida è stata inviata anche alla Provincia, al presidente della Regione e ai consiglieri regionali, all’Ats Valpadana, all’Arpa, al Consorzio di bonifica Dunas, all’Ufficio d’Ambito, alla Soprintendenza Archeologica di Cremona Lodi e Mantova, all’Utr Valpadana, al Prefetto, al Comando Militare Esercito Lombardia, al ministero delle Imprese e del made in Italy, al Procuratore della Repubblica di Cremona, all’Istituto Superiore di Sanità, al ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica, al ministero della Salute.
