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A pochi giorni dalla nostra ultima lettera del 14 giugno il direttore generale dell’Asst di Cremona, Ezio Belleri, (foto centrale) ci offre un nuovo  spunto per dibattere sulla sua “strategia della comunicazione” riguardante il progetto dell’ospedale  di Cremona. Vorremmo tramite il suo giornale informare i cremonesi dell’ultimo incontro della dirigenza  dell’Asst con i rappresentanti dei quartieri per sapere che, come si legge nell’invito pervenuto ai presidenti   e consiglieri di quartiere, “Il piano di comunicazione dell’ASST di Cremona finalizzato a promuovere la  conoscenza del nuovo ospedale di Cremona si fonda sulla condivisione del progetto con professionisti  sanitari, portatori di interesse, rappresentanti dei cittadini e cittadini”. 

Esaurito il lungo elenco manca solo l’incontro con i cittadini. Si farà mai? 

Attualmente secondo le dichiarazioni del dottor Belleri (da La Provincia pagina 7 del 23 giugno) ”abbiamo  condiviso questa presentazione con 1.400 persone”. Sarebbero state di più se fosse stato coerente con il suo stesso invito all’incontro del 17 giugno che recitava “si propone la data del 17 giugno 2025 alle ore 18  presso l’Aula Magna Magda Carutti dell’Ospedale di Cremona “ … 

L’Aula Magna può contenere più di 200 persone… perché l’incontro è stato retrocesso alla sala riunioni della Direzione Generale con capienza di 25 posti? Forse si temeva che l’invito, oltre ai rappresentanti di  quartiere, potesse essere accolto anche da qualche centinaio di cittadini poco inclini a essere sempre  considerati dei “creduloni” ! 

Se lo scopo dell’incontro,, sempre riportato nell’invito, era “ offrire a chi lo desideri l’opportunità di  conoscere il progetto e di farsi un’opinione basata su elementi oggettivi ed evidenze concrete, ottenere  un confronto, anche critico, con punti di vista diversi e rispondere ai quesiti che i partecipanti riterranno“ in realtà è stato un fiasco, e una opportunità mancata per i molti che avrebbero voluto partecipare. E’  successo altre volte… incontro con data, ora e luogo… si va.. e si scopre che la sala dell’incontro  annunciato è vuota! Ma stendiamo un velo pietoso. 

I cittadini che avrebbero avuto l’opportunità di venire informati sulle caratteristiche e soprattutto sui costi  del nuovo ospedale e di conoscere anche un’altra “campana”, un’altra proposta com’è quella del  Movimento per la riqualificazione dell’attuale lspedale, forse avrebbero posto delle domande imbarazzanti al dottor Belleri che per quanto abile nel gioco delle carte non avrebbe potuto dire nulla, giocando a carte scoperte e davanti all’evidenza dei numeri. 

Nell’incontro in oggetto, come è accaduto anche negli altri incontri, è stato distribuito e compilato un questionario per valutare quanto i convenuti fossero rimasti convinti delle informazioni ascoltate, e forse,  non lo sappiamo, è stata data l’opportunità di scrivere qualche critica o osservazione puntuale. 

Sempre e ovunque il nostro Belleri ha dichiarato, ma non ha mai messo a disposizione le schede raccolte,  che tutti sono stati “folgorati” dalla presentazione del nuovo ospedale. Già dal punto di vista statistico la  cosa risulta “impossibile” a meno che già ora nel nostro ospedale sia presente una rete di connessione tra i neuroni del Direttore Generale e i cervelli dei partecipanti all’incontro, con poteri, sembra ora non tanto  fantascientifici, da “convincere” tutti, che quanto viene detto è la “verità”. Le procedure adottate già sono  di per sé unidirezionali. Nessun contraddittorio su tesi diverse, in quanto non c’è mai stata alcuna  presentazione fatta da parti terze di dati tecnici ed economici di soluzioni diverse dalla costruzione di un  nuovo ospedale. 

Nel cercare di evitare questo paradosso tra l’oste che mesce il vino e l’ospite che non può che dire che è  eccellente, il Movimento ha inviato una mail a tutti i presidenti di quartiere affinché fossero resi noti a tutti  i consiglieri alcuni documenti della nostra proposta di un progetto di riqualificazione dell’attuale ospedale… 

Ecco un esempio, per dimostrare che

1) si può fare con le stesse caratteristiche tecnico funzionali sanitarie del  progetto Cucinella

2) riqualificare costa meno del nuovo. 

Abbiamo inviato i nostri documenti qualche giorno prima dell’incontro e forse i consiglieri di quartiere non  hanno avuto tempo di leggerli. Non ci risulta che qualcuno abbia fatto domande di comparazione tra le due  ipotesi: c’era solo il vino della casa, e questo è risultato eccellente per persone che dovevano decidere tra le ore 18, inizio dell’incontro, e le ore 19,30 (?) con gli applausi finali, se scontentare l’oste chiedendogli se tutto era gratis o se doveva “pagare un conto di verità” spiegando perché non si può riqualificare l’attuale ospedale, perché il nuovo è stato ridotto da 9 piani a 7 , perché sono diminuiti di più di 150 i posti letto rispetto al primo progetto Cucinella ecc.. C’era il rischio di saltare la cena… 

Chiederemo nuovamente un incontro ai rappresentanti dei quartieri, per ribadire che esistono alternative  e che prima di decidere è doveroso conoscerle.  

 

Enrico Gnocchi

Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona

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